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Parma Fiorentina in diretta

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Il Parma torna al Tardini, dove finora ha ottenuto Tunica vittoria della stagione (1-0 contro l’Hellas Verona), e finalmente può contare su quasi tutta la rosa a disposizione. Liverani può sorridere: «Da mercoledì siamo riusciti a fare 2-3 allenamenti con il gruppo squadra – ha spiegato i Itecnico – e ho visto uno spirito bello, cattivo, aggressivo, di entusiasmo, che mi ha trasmesso qualcosa di bello. Ad oggi dobbiamo fare un percorso veloce per trasformarci da gruppo a squadra».

La difesa è il reparto che registra i rientri più importanti (Bruno Alves, Laurini e Osorio) e questo potrebbe far ritornare il tecnico al modulo 4-3-1-2, sebbene il 3-5-2 utilizzato contro l’Inter abbia sortito effetti positivi (2-2): «Eobietti-vo nostro è quello di tornare velocemente ad un modulo con una difesa a4 e i 3 calciatori davanti». Parole che non escludono a priori la possibilità di continuare con la difesa a tre anche contro la Fiorentina. Ad ogni modo al centro della difesa è certo il rientro dal primo minuto di capitan Bruno Alves. A centrocampo Grassi, Brugman e Cyprien si contendono una maglia, mentre in attacco Kucka agirà alle spalle della coppia Gervinho- Inglese. «La Fiorentina ha fatto una campagna acquisti per entrare tra le prime otto, ha preso tanti calciatori bravi costruendo una squadra di livello – continua Liverani -. Probabilmente, come tutti in questo momento, è in cerca della quadratura e di punti».

Dove e come guardare la partita, diretta tv e live streaming

Parma Fiorentina sarà trasmessa questa sera a partire dalle ore 20.45. Tutti gli appassionati potranno guardare il match sui canali Sky e più nello specifico a Sky sport Serie A dal canale 202 del satellite e Sky Sport dal canale 251. Come sempre la partita si potrà anche guardare in streaming gratis, ovviamente per tutti gli abbonati al servizio. Questi dovranno utilizzare l’applicazione Sky Go che dà la possibilità di guardare tutto il calcio di Serie A attraverso i dispositivi mobili. In alternativa si potrà anche guardare Parma Fiorentina attraverso i canali Now TV. Quest’ultimo è il servizio Sky che da la possibilità di poter acquistare l’evento prescelto oppure di sottoscrivere un abbonamento.

Se avessi avvertito intorno a me una  brutta aria da parte del dub o dei giocatori mi sarei dimesso. Non ho mal guardato ai soldi». Orgoglio Iachini. Il tecnico viola esce per un attimo dal suo bunker per inviare alcuni messaggi.

La positività di Callejon al Covidd 19 è un colpo inatteso, die, tra l’altro, ha obbligato la Fiorentina a entrare subito nella bolla come previsto da protocollo sanitario. «Peccato, stavamo lavorando per portare lo spagnolo nelle condizioni fìsiche migliori» spiega. Ma l’assenza di Callejon permette a Iachini di restare aggrappato, più o meno, al suo tradizionale percorso tattico. Senza fare rivoluzioni che lui per primo fatica a digerire in un momento così delicato del campionato. L’allenatore della Fiorentina sa di essere a rischio. E sa che una sconfìtta a Parma taglierebbe quasi certamente anche l’ultimo sottile filo che lo lega a Rocco Commisso.

L’uomo che ha voluto in estate e che lo ha difeso sia dopo il rocambolesco pareggio con lo Spezia, sia dopo la sconfìtta all’Ollmpico contro la Roma. Ma anche il patron sta vacillando Non a caso ha accettato l’idea che i suoi collaboratori si guardassero intorno puntando gli occhi su una figura come Cesare Prandelli.

Per il mondo Fiorentina un vero e proprio padre nobile. Prandelli avrebbe dato il via libera per un contratto fino al 30 giugno 2021. Insemina, in partenza da traghettatore sperando poi di cambiare prospettiva strada facendo. Ma per il momento c’è ancora Beppe in panchina. E la speranza della Fiorentina è quella di uscire da questo momento critico e riprendere la marcia alla conquista di una classifica al margini della zona Europa. Stasera al Tardini una cosa emergerà in maniera chiara: da che parte sta la squadra. Il tecnico Ita accettato a malincuore l’ennesima assenza di capitan Pezzella. uno del suoi fedelissimi. Test di fedeltà «Le voci su di me? Fanno parte del gioco.

In questi momento l’importante è restare con centrati sul lavora Conta l’attaccamento alla maglia». E questo è un messaggio indirizzato allo spogliatolo. Che, al momento, sembra ancora, in grande maggioranza, dalla parte del tecnico viola. Il messaggio successivo è invece in dirizzato alla società. «La presidenza mi è sempre stata attiva. Cerano già voci su di me e la mia panchina nella passata stagione. Io sono orgoglioso di aver fatto crescere del giovani importanti, penso, per esempio, a Castrovllli. Quando sono arrivato alla guida della Fiorentina la squadra era quart’ultima in classifica. Invece abbiamo finito il campionato al decimo posto. Questi risultati forse non sono stati apprezzati a dovere». E il riferimento non è a Rocco Commisso.

A parte tutto resta il problema di una Fiorentina che fatica a trovare una sua identità. Anche se Iachini con testa pure questo tipo di critica. Problema 9 «Slamo la squadra che tira di più in area. Purtroppo ha pesato l’assenza di un leader come Pezzella. che non cl sarà a Parma. E Ribery è sceso spesso in campo in condizioni non ottimali. Per fortuna questa settimana Franck sta meglio. Il problema centravanti? Abbiamo ragazzi giovani e di talento ma nessuno di loro in questo momento è come Batistuta. Vanno aiutati anche sotto l’aspetto tattico. Cl vuole pazienza. Guardate i gol che sta segnando Simeone a Cagliari. Ma pensiamo alla Fiorentina. Pulgar sta meglio, potrebbe partire titolare a Parma». Quindi occhi puntati sul Tardin E’ facile immaginare che ci sarà un filo diretto stasera tra 1 dirigenti viola presenti in Emilia e patron Rocco che seguirà la gara dal suo studio nel New Jersey In attesa del risultato in campo.

In palio stavolta ci sono molto più dei tre punti, c’è il suo futuro professionale anche se più passano le ore più lievita la sensazione che per Beppe facilini sia ormai già scritto: al di là del risultato di questa sera con il Parma – contro cui mancherà Callejon fermato in extremis dal Covid dopo gli ultimi test, è asintomatico e già in isolamento mentre la squadra è entrata in bolla e farà i tamponi quest’oggi – sarà con ogni probabilità lontano dalla Fiorentina dove è pronto a tornare Cesare Brandelli.

Ma è giusto che al tecnico ascolano che ha fatto parte da giocatore della storia del club e del cuore dei tifosi venga concessa un’altra chance questa sera per tirare fuori tutto, orgoglio, carattere, voglia di riassaporare la vittoria nella gara numero 50 della gestione-Commisso, di riscattare la figuraccia di Roma e respingere l’ondata di critiche che in taluni casi sono state oltremodo eccessive. E’ con questo spirito che lachini – pur in emergenza difensiva perché Pezzella è ancora ai box e Martnez Quarta è squalificato, e privo in attacco di Callejon («La sua positività è stata un fulmine a ciel sereno, deve fennarsi proprio mentre era vicino ai suoi livelli») – s’appresta ad affrontare questa delicatissima notte-verità.

«Quanto alle voci sul mio conto, beh fanno parte del gioco, figurarsi che già circolavano in estate quando è ripreso il campionato dopo il lungo stop. Comunque non è vero che i dirigenti mi hanno chiesto di dimettermi, sia la proprietà che la società mi sono sempre state vicino». Rispetto alla settimana seguita al discusso 2-2 con lo Spezia quando lo difese e lo riconfermò direttamente Commisso, nessuno nel clan viola però è intervenuto in questi giorni a parole o per iscritto, solo confronti anche serrati all’interno del Centro sporti-vo…«Non sono il tipo attaccato ai soldi – riprende la chini – e posso dire che se ci fosse stato tutto questo clima negativo non sarei rimasto come pure se non fosse stato giudicato positivamente il mio lavoro. Credo di aver fatto qualcosa di buono, ho raccolto la Fiorentina al quartultimo posto portandola al 10°, forse ciò non è stato apprezzato come avrebbe dovuto essere» sospira.

In ogni caso lui non molla e guarda avanti: «Io penso solo a lavorare e a fare bene, con la convinzione che la squadra mi segue, non fosse così mi arrabbierei (usa in realtà un termine più forte ndc), ma finora non ho mai percepito il contrario. E comunque – chiosa il tecnico – ci sono altre cose ben più importanti adesso del sottoscritto: spingere al massimo, restare concentrati sul lavoro, evitare di ripetere gli errori di Roma, mostrare attaccamento». Tutto il resto – chi giocherà dall’inizio, quale sarà il modulo o di che colore sarà la maglia – conterà il giusto. Fosse anche l’ultima per lui sulla panchina viola la chini farà di tutto perché sia la notte dell’orgoglio e del riscatto.