Filippo Magnini a sorpresa si rimette in gioco. L’obiettivo è Tokyo 2021

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Gia gli ha dato la forza e il coraggio. Ed ecco qui la dimostrazione che fare un bambino vale come prendere un master. A poco più di un mese dalla nascita della prima figlia avuta con Giorgia Palmas, Filippo Magnini ha deciso di ricominciare a gareggiare in vasca. «I’m back», sono tornato: ha annunciato così la sua intenzione di riprendere a quasi tre anni dall’addio al nuoto. «Non è stata una scelta facile, ma ho deciso di ripartire», spiega l’atleta, due volte campione del mondo nei cento metri stile libero nel 2005 e nel 2007.

E lo fa con un colpo di teatro che è pari a quello di quando ha mollato tutto nel 2017. «Sono passato attraverso il buio, ho quasi toccato il fondo», dice sinceramente riferendosi alle accuse di doping dalle quali è stato definitivamente assolto a febbraio. «Ma tutto questo al posto di buttarmi giù mi ha dato la giusta motivazione per lottare, per vincere, per tornare a gareggiare dimostrando quello che è sempre stato il mio valore sportivo. Oggi il mio sport sta soffrendo e non posso rimanere a guardare.

Io torno in acqua, per me, per la mia famiglia per il mio Paese. È ufficiale… ci vediamo ai blocchi di partenza». In primavera, davanti al pancione della sua compagna, Magnini aveva già fatto balenare l’idea, buttava lo sguardo a Tokyo dopo il rinvio dei Giochi di un anno per la pandemia. Tra i tanti trofei gli manca infatti solo una medaglia olimpica individuale, avendo vinto il bronzo nella staffetta di Atene del 2004.

Intanto dovrà superare le qualifica zioni battendosi contro atleti molto più giovani di lui. Ma il suo spirito appare indomito. Per accompagnare il clamoroso annuncio l’ex campione ha realizzato un video abbinato a parole potenti: «Ci sono momenti nella vita dove nulla sembra avere più senso. Tutte le certezze vengono improvvisamente spazzate via da qualcosa che è totalmente fuori controllo e quello che hai costruito inizia a sgretolarsi.

Ti senti lentamente sprofondare, centimetro dopo centimetro, aspetti solamente di toccare il fondo, accasciarti a terra, chiudere gli occhi e trattenere il respiro, nella speranza che tutto passi nel più breve tempo possibile. In quei momenti capisci veramente chi sei e hai solo due possibilità: lasciarti andare e accettare le cose come sono oppure riprendere a lottare e dimostrare chi sei veramente.

Un vincente che non si ferma davanti a niente e nessuno. Per te, per la tua famiglia, per i figli, per poterti guardare allo specchio senza paura di incrociare il tuo stesso sguardo. Nessun avversario è troppo forte per essere sconfitto, nessuno obiettivo è troppo grande per essere raggiunto. Non importa il tempo che impiegherai, non importa quanto ti costerà, la cosa essenziale è arrivare sempre fino in fondo.

Nella mia carriera ho vinto tanto, ma lascia che ti dica una cosa: le vittorie più grandi sono quelle senza podio, senza medaglie. Quelle dove vincere significa arrivare al traguardo e non tagliarlo per primo. L’unico modo che hai per perdere è di rifiutare di combattere. Non permettere mai a nessuno di decidere il tuo destino. E anche quando ti danno per sconfitto non mollare, anche quando ti viene voglia di lasciare ricorda che c’è sempre chi fa il tifo per te. Io ho scelto di tornare in acqua da vincente perché dentro ho già vinto tutto. Sii padrone della tua vita, costruisci il tuo destino».

Ci piace pensare che il merito di questa rinascita sia in gran parte di Mia, la principessa, come Filippo ama chiamarla. «Ho trascorso 27 anni in vasca, ho vinto tanto, ma sono piccole cose rispetto a questo miracolo », aveva detto Filippo della figlia in occasione dell’uscita del suo libro, La resistenza dell’acqua (Sperling&Kupfer). «Il 2020, nonostante tutto quello che è successo, sarà l’anno più bello della mia vita. Con Giorgia c’è un rapporto speciale, c’era lei nei momenti più duri e abbiamo tanti progetti insieme ».

Come la nuova casa acquistata a Milano dove, alla vigilia di Natale, è arrivata la proposta di nozze, e il matrimonio, appunto, inizialmente programmato per fine marzo, rinviato per via del coronavirus e che ora sperano di celebrare a dicembre.