Streaming Gratis Lilla – Milan, diretta live tv sky o dazn: dove e come vedere la partita

Questo articolo in breve

Dove e come guardare la partita

Lilla Milan si disputerà questa sera, giovedì 26 novembre 2020, alle ore 18.55  La partita sarà visibile sui canali Sky e nello specifico sui canali Sky Sport, sia sul satellite che sul digitale terrestre ed ancora Sky sport Arena al numero 204 del satellite. Ovviamente chi vorrà potrà seguire anche il match in diretta streaming. Gli abbonati potranno affidarsi a Sky Go per poter vedere il match, scaricando l’app su dispositivi mobili quali computer e notebook o ancora tablet e smartphone. Ci sarebbe ancora un’altra possibilità, ovvero guardare il match su Now Tv, il servizio di streaming live e on demand di Sky che da la possibilità di poter assistere ai più importanti incontri di calcio, ovviamente dopo aver acquistato uno dei pacchetti offerti.

Prima giornata di ritorno del gironcino di Europa League e potrebbe già essere il momento di calcoli e conteggi. Il Milan gioca in trasferta, a casa de Lille, ovvero dell’unica squadra che quest’anno l’ha battuto, interrompendo una serie positiva.

Potrebbe anche giocare per un banale pareggio, la squadra rossonera: considerati i sei punti già in tasca e la scarsa consistenza delle altre due squadre del gruppo (Celtic e Sparta Praga), in chiave qualificazione sarebbe più che sufficiente. Ma questo è un Milan differente, è rabbioso e determinato.

E quindi respinge con forza l’idea di potersi accontentare. Ecco Bonera, confermato in panchina per la positività al Covid di Pioli e del suo vice Murelli: «Mi piacerebbe rispondere sì, di puntare a portare a casa un punticino. Ma non siamo capaci. Abbiamo una mentalità con voglia di imporci ovunque, fa parte della storia di questo club. Dobbiamo continuare su questa strada».

Una strada che ha appena portato al successo di Napoli, altro passo verso la piena consapevolezza: «Sicuramente vincere fa bene al morale di tutti. Affrontiamo una grande squadra che ci ha messo in difficoltà, nella partita di andata abbiamo commesso degli errori tecnici e di posizionamento. Cercheremo di non commetterli ancora e di vincere la partita».

Il fosforo

Concetti, quelli di Bonera, che trovano conferma anche nelle parole di Bennacer: «Certo, Napoli è stata una tappa importante perché abbiamo vinto da squadra. Era duro, era difficile, ma eravamo tutti assieme. E’ questo lo spirito». Quello che, evidentemente, è mancato nella partita contro il Lille disputata a San Siro: «E’ stata una sconfitta difficile, abbiamo sofferto contro una grande squadra e abbiamo perso.

Abbiamo lavorato tanto su cosa non è andato bene durante quel match e su cosa non ha funzionato. Ecco perché sono ottimista e penso che abbiamo tutte le carte in regola per prenderci l’immediata rivincita». L’algerino che non vuole farsi condizionare dalla clausola di 50 milioni che potrebbe portarlo via dal Milan senza trattativa («Io non penso a questo, penso al campo. Sto molto bene al Milan, ma non è il mio lavoro pensare ai contratti»), ritiene che nella sua crescita Ibrahimovic abbia giocato un ruolo importante: «Zlatan mi fa diventare un giocatore migliore, chiede sempre molta professionalità.

Parla tanto e mi aiuta tanto. Sono contento perché sto giocando e sto imparando. Se guardiamo a un anno fa ero un giocatore completamente diverso». Ibrahimovic stasera come è noto non ci sarà, e si parla di uno stop di almeno due settimane. Ma Bonera racconta una storia un po’ diversa: «L’ho visto, ma già lunedì dopo la risonanza era carico per poter tornare, ma non è una novità. E’ un grande atleta e un grande uomo, pronto a recuperare per essere al meglio e dare il proprio contributo».

Il Milan, questa sera, dovrà fare a meno di Zlatan Ibrahimovic, Rafael Leao e Alexis Saelemaekers nella prima giornata di ritorno del girone H di Europa League. I tre giocatori sono rimasti a Milanello per proseguire il ciclo di terapie che dovrà portarli a recuperare dai rispettivi infortuni.

Lo svedese sarà sostituito da Ante Rebic, che esattamente come nelle prime gare post lockdown, tornerà a fare la prima punta nel 4-2-3-1 che Stefano Pioli e Daniele Bonera disegneranno sul campo dello stadio Pierre Mauroy – Villeneuve d’Ascq. Il croato, rientrato bene dal problema al gomito, sarà supportato dal terzetto di trequartisti composto da Samu Castillejo, Hakan Calhanoglu e Jens-Petter Hauge, con il norvegese che si prenderà così la prima maglia da titolare da quando è arrivato al Milan.

L’ottimo impatto nella gara con il Napoli, condito dal gol del definitivo 1-3, ha convinto tutti a dargli una chance a discapito di Brahim Diaz, che andrà nuovamente in panchina e potrà tornare utile a gara in corso e magari trovare più spazio in campionato, visto il tour de force che aspetta i rossoneri fino alla sosta natalizia. In mezzo al campo ci sarà la riproposizione del doppio playmaker, con Ismael Bennacer e Sandro Tonali che agiranno in coppia per dare ritmo e qualità alla manovra milanista.

Cambi anche nella retroguardia, dove non ci saranno – per turnover – né Davide Calabria né Alessio Romagnoli. I due, che andranno in panchina, saranno sostituiti da Diogo Dalot e Matteo Gabbia che insieme a Simon Kjaer e Theo Hernandez andranno così a comporre il quartetto davanti alla porta di Gigio Donnarumma che vestirà i gradi di capitano, vista la panchina di Romagnoli. Lo 0-3 di San Siro è ancora vivo nella mente della squadra milanista, che vorrà certamente rifarsi della scontitta interna e riprendere il cammino verso la qualificazione alla fase a eliminazione diretta dell’Europa League.

QUI LILLE

Se nel Milan mancherà Zlatan Ibrahimovic, nel Lille ci sarà l’assenza – pesante – di Renato Sanches in mezzo al campo con André che dovrebbe prendere il suo posto. Christophe Galtier, allenatore dei francesi, in conferenza ha dichiarato: «Sarà una partita diversa rispetto a quella di Milano. La vittoria di San Siro ci ha dato fiducia, ma non dobbiamo cadere nel tranello di sentirci favoriti.

A loro mancherà Ibrahimovic, ma hanno delle soluzioni importanti e sono reduci da una vittoria di spessore in casa del Napoli. Non possiamo permetterci di sottovalutarli». Sull’assenza di Sanches ha ammesso: «Come manca Ibra al Milan, a noi manca un giocatore che faccia bene la pressione in mezzo al campo. Abbiamo lavorato sul modo in cui dobbiamo modificare il nostro gioco. Ha delle qualità uniche, abbiamo altri giocatori che possono fare bene in quella posizione, con qualità diverse». E poi un gesto di classe verso Pioli: «Auguro a Stefano e ai membri del suo staff positivi al Covid di riprendersi presto».

Senza Ibra non è lo stesso, ma funziona comunque. E il bello di questa storia è che quello che somiglia a uno slogan è la realtà: quando Romagnoli e compagni hanno dovuto fare a meno del totemsi sono arrangiati più che discretamente.

Nell’approccio, nella fiducia nei propri mezzi e soprattutto nel rendimento. “Fondamentali” che non potranno mancare questa sera a Lilla: servono punti per riprendere a correre anche in Europa e soprattutto per aprire con il passo giusto la parentesi senza il leader. I francesi saranno un crash test da brividi, e lo 0-3 dell’andata a San Siro – peggior sconfitta interna nelle coppe per il Milan – è lì a ricordarlo: Ibra era regolarmente al suo posto, nel cuore dell’attacco, eppure non riuscì a evitare il tracollo. Ecco perché stasera occorrerà ritrovare lo spirito battagliero delle serate senza il fuoriclasse. Si soffre ma si corre Il peso di Ibrahimovic in questo Milan è ovviamente indiscutibile: allo svedese sono bastati pochi mesi per cambiare volto e ambizioni del gruppo.

Ibra guida con l’esempio e con i gol, moltiplica le soluzioni offensive e potenzia l’autostima dei più giovani. Gli effetti del suo impatto, però, si vedono anche quando non c’è, perché il giovane Diavolo sembra aver assorbito al meglio i suoi insegnamenti: i numeri di questo 2020 raccontano che il Milan dezlatanizzato non conosce sconfitte e che soprattutto fa risultati.

Si è scoperto grande con le grandi proprio quando lo svedese si era fermato sul più bello a tra maggio e giugno – il guaio muscolare al polpaccio destro che lo tenne fuori alla ripresa post lockdown– e in questa stagione ha persino fatto meglio: quando Pioli ha dovuto rinunciare a Zlatan causa coronavirus, la truppa ha tenuto in campionato e centrato la qualificazione ai gironi di Europa League.

Non senza soffrire, certo, ma l’altro Milan si è scoperto clamorosamente efficace, talvolta addirittura più brillante: senza Ibra si alza la percentuale di vittorie e aumenta la media punti, la squadra riesce ad essere più attenta dietro (0,7 gol al passivo contro l’1,2 con Zlatan in campo) e mantiene intatta la mira, con 2,2 gol segnati in media a partita. Esattamente lo stesso passo di quando lì davanti c’è il bomber di Malmoe.

I supplenti Con tutto il rispetto per Bodoe e Rio Ave, però contro Yazici e compagnia sarà un’altra storia, perché il Lilla ha qualità, in Francia corre come i rossoneri e nel primo incrocio di questo girone ha dimostrato di conoscere i punti deboli dei “pioliani” e di sapere come colpire: all’andata il pressing alto e la velocità fraseggio sfoggiati per 90 minuti avevano azzerato ogni punto di riferimento dei rossoneri.

«Allora avevamo sbagliato tanto, sia tecnicamente che tatticamente – ha spiegato ieri Daniele Bonera, che stasera sarà ancora in panchina al posto di Pioli –. Ma la vittoria di Napoli ci ha dato fiducia, andremo in campo con lo stesso spirito del San Paolo». E con gli stessi uomini che hanno trascinato il Milan quando Ibrahimovic è rimasto a guardare: da Donnarumma a Calhanoglu, da Theo Hernandez a Rebic, Pioli e il suo sostituto potranno attingere a un ricco serbatoio di “supplenti” (cui si aggiungerà l’imprevedibilità dei giovani talenti come Hauge).

Leader, Gigio lo è nella percezione dell’ambiente (Maldini lo ha indicato come trascinatore più di una volta) e quanto ad anzianità di servizio: a 21 anni ha sfondato le 200 presenze e indossato con disinvoltura la fascia da capitano. A Napoli, poi, ha ricordato quanto le sue manone possano essere determinanti per le ambizioni da scudetto, anche in una serata marchiata dalle prodezze di Ibra.

Donnarumma è in ottima compagnia, perché davanti a lui Kjaer garantirà esperienza ed equilibrio, mentre tra fascia e trequarti il Milan proverà a compensare l’assenza di Z con la corsa di Theo e le invenzioni di Calhanoglu. Dalle parti di Zlatan, invece, il grosso del lavoro toccherà a Rebic, ancora all’asciutto in questo 2020-21 (tra la squalifica in coppa e la lussazione al gomito gli è mancata continuità) e chiamato a sbloccarsi da centravanti, proprio come era successo contro Lecce e Roma la scorsa estate, quando Ibra applaudiva alla tv. Allora i supplenti stupirono, stavolta dovranno confermarsi. La parentesi senza il totem potrebbe essere anche più breve del previsto, come ha annunciato il diretto interessato: meglio non costringerlo agli straordinari quando tornerà.