Streaming Gratis Sassuolo – Inter, diretta live tv sky o dazn: dove e come vedere No Rojadirecta

Questo articolo in breve

Dove e come guardare la partita

Sassuolo Inter si disputerà questa sera, sabato 28 novembre 2020, alle ore 15.00  La partita sarà visibile sui canali Sky e nello specifico sui canali Sky Sport, sia sul satellite che sul digitale terrestre ed ancora Sky sport Arena al numero 204 del satellite. Ovviamente chi vorrà potrà seguire anche il match in diretta streaming. Gli abbonati potranno affidarsi a Sky Go per poter vedere il match, scaricando l’app su dispositivi mobili quali computer e notebook o ancora tablet e smartphone. Ci sarebbe ancora un’altra possibilità, ovvero guardare il match su Now Tv, il servizio di streaming live e on demand di Sky che da la possibilità di poter assistere ai più importanti incontri di calcio, ovviamente dopo aver acquistato uno dei pacchetti offerti.

Subito in campo per cancellare il Real. Antonio Conte si affida all’orgoglio ferito di Arturo Vidal che, dopo rosso, multa e scuse ai compagni, deve dare prova di essere l’anima di questa Inter che si gioca molto tra oggi e martedì a Mönchengladbach. Con il Real, il cileno ha vissuto la notte più fonda da quando è tornato in Italia, perdendo la testa dopo che l’arbitro Taylor non aveva (giustamente) concesso il rigore per l’entrata di Varane ai suoi danni (un rigore per l’Inter c’era, ma nel secondo tempo, quello di Vazquez su Gagliardini).

L’uomo fortissimamente voluto da Conte per cambiare il chip all’Inter proprio nelle grandi notti di coppa, si è trovato nel tritacarne dei social insieme al suo mentore che, peraltro, non ha mai cambiato idea sul giocatore, come provano le parole pronunciate dopo il 4-2 sul Torino: «Sarei soddisfatto di Vidal anche se lo mettessi in porta, per l’importanza che lui ha per noi». Oggi a Reggio Emilia contro il Sassuolo, battuto un campionato fa in una gara da lunapark (4-3 con due gol dei padroni di casa nel finale a far infuriare l’Antonio), è il momento giusto per ricambiare tutto quell’affetto, considerato che pure Conte, nonostante le pubbliche rassicurazioni del club, non ha più tanti bonus da giocarsi.

Tra l’altro Vidal, complice l’assenza di un Kanté da piazzare davanti alla difesa, spesso è stato costretto a rimanere ancorato ai centrali e quindi non ha ancora segnato il primo gol in nerazzurro, altro problema per un’Inter dove soltanto da Brozovic (possibile carta a sorpresa con annesso ritorno al 3-5-2) e Gagliardini sono arrivati gol in questa prima fase di stagione tra i centrocampisti. In tal senso pesa pure l’assenza di Matias Vecino che sta completando il suo percorso di riabilitazione a Barcellona sotto l’egida del professor Ramon Cugat: «Il peggio è passato, adesso mi aspetta lo scatto finale e tornare presto in campo!», il telegramma dell’uruguaiano, operato a luglio al menisco del ginocchio destro e vittima di un’infezione che ha dilatato i tempi di recupero.

big rom con Drogba

Mentre Vidal, anche per la squalifica in Europa, sarà sicuro protagonista col Sassuolo (anche perché a centrocampo Conte ha perso un altro pezzo, ovvero Radja Nainggolan, out per un affaticamento al soleo della gamba destra), il ballottaggio tra Romelu Lukaku e Alexis Sanchez per affiancare Lautaro Martinez è aperto. Ieri Conte ha molto insistito sul cileno che, con il Toro, dopo l’errore che ha favorito lo 0-1, si è riscattato con un gol e un assist. Lukaku sin qui ha sempre giocato e, non va dimenticato, era andato da infortunato in Nazionale. Le scelte di Conte – se l’orientamento della rifinitura sarà confermato – sarebbero all’insegna di una perfetta par condicio con Martinez ai box col Toro, Sanchez col Real e Lukaku col Sassuolo Giovedì intanto “Big Rom” ha incontrato Didier Drogba, suo idolo di gioventù nonché mentore ai tempi del Chelsea, il tutto immortalato sui social.

turnover sulle fasce

Ancor più che in attacco, Conte utilizzerà il bilancino per centellinare le energie degli esterni: quindi a Reggio Emilia partiranno Darmian e Perisic per fare rifiatare Hakimi e Young, titolari in Champions. Dove l’Inter, per coltivare la speranza di avere una chance di qualificazione, martedì con il Borussia non avrà a disposizione altro risultato che non sia la vittoria, anche se la sensazione è che l’ultimo treno sia passato nella notte funerea con il Real, quella che oggi Vidal è chiamato a cancellare.

Una nuova era con scelte sostenibili. Ne è sicuro Steven Zhang, presidente dell’Inter, intervenuto ieri in video conferenza durante l’annuale assemblea degli azionisti del club nerazzurro che ha approvato la chiusura dell’esercizio economico ’19-20: «Siamo sicuri che la stagione scorsa ha posto le basi su cui possiamo costruire il successo del club e assicurare un grande futuro a noi e a tutta la famiglia nerazzurra», uno dei passaggi chiave del discorso di Zhang ai dirigenti e soci della società.

«ANTONIO LEADER»

L’assemblea è iniziata intorno alle 11. Presenti nella sala conferenze dell’Inter i due ad nerazzurri, Alessandro Antonello (per la parte commerciale) e Beppe Marotta (sportiva), insieme ad altri dirigenti del club, mentre erano collegati in video, oltre al presidente Zhang, i notai che hanno redatto l’assemblea e una cinquantina di piccoli azionisti. L’assemblea è terminata intorno alle 12.45 e ha visto prendere la parola, oltre a Zhang, a Marotta, Antonello e Tim Williams (responsabile dell’area finanziaria). C’è stato anche lo spazio per le domande dei piccoli azionisti a cui ha per lo più risposto Antonello dando risposte interessanti per quanto concerne l’impatto economico relativo al rimborso degli abbonamenti (circa 8-9 milioni) e quello che avrà l’eventuale nuovo stadio (le entrate, non per i biglietti ovviamente, raddoppieranno). Il maggiore interesse, però, era per le parole di Zhang. Il presidente, dopo aver ringraziato il personale medico per la lotta al Covid19, ha parlato della situazione politica del calcio italiano ed europeo, ha evidenziato i risultati economici raggiunti dall’area guidata dall’ad Antonello e ha sottolineato quanto manchi il supporto dei tifosi allo stadio. Poi è passato al “campo”: «L’area sportiva, guidata dall’ad Marotta, ha ottenuto risultati molto positivi nel corso della passata stagione. All’inizio dell’anno scorso ci eravamo posti un obiettivo ambizioso: iniziare a mettere solide basi per costruire una nuova era che in maniera graduale deve riportare l’Inter alla vittoria. L’obiettivo della stagione scorsa era quello di iniziare a creare una mentalità vincente, con senso di appartenenza e spirito di sacrificio; poi provare a ridurre il gap con i nostri competitor. In Antonio (Conte, ndr) abbiamo identificato tutte le qualità professionali e umane per compiere questa missione – ha sottolineato Zhang -. Antonio è salito alla guida dell’Inter e da subito ne è diventato un vero leader». Zhang ha sempre appoggiato il tecnico, è stato lui, il 25 agosto, il fautore della tregua fra il tecnico e la dirigenza dopo le incomprensioni dei mesi precedenti: «Abbiamo conquistato il secondo posto in campionato e disputato una finale europea dopo dieci anni. Questo è il livello a cui l’Inter deve sempre competere – ha ribadito -. La vittoria sul campo è l’obiettivo per cui l’Inter deve sempre lottare. Gli obiettivi per questa stagione sono gli stessi: continuare a crescere e stabilizzarsi continuando il nostro percorso. La pandemia avrà sicuramente il suo impatto per tutto questo anno e probabilmente anche su tutto il prossimo ciclo, ma il club si sta preparando, la nostra priorità oggi rimane quella di tutelare la sostenibilità e stabilità della nostra performance sportiva e aziendale. C’è la convinzione di essere sulla strada giusta per raggiungere i nostri obiettivi. Vincere, ispirare e fare divertire i cuori di milioni di persone è la nostra missione, oggi e per sempre».

MAROTTA CONFERMA

A fare eco a Zhang, anche Marotta: «Quella che si è conclusa lo scorso 21 agosto è stata indubbiamente la stagione più difficile della storia dello sport: solamente le due guerre mondiali avevano avuto effetti così sconvolgenti – ha chiosato l’ad -. Stiamo creando un progetto a lungo termine intorno alla visione di Antonio Conte, di cui abbiamo già visto i risultati sportivi e valoriali».

SASSUOLO. (p.s.) «Voglio vedere la mia squadra, spero che saremo i soliti con la voglia di fare la partita. Poi sappiamo che ci saranno momenti in cui dovremo difenderci, ma spero che ci saranno più situazioni in cui potremo fare la nostra partita». Roberto De Zerbi aspetta l’Inter senza timori ma, anche, con la giusta tensione della vigilia di una sfida importante: «Loro sono una grande squadra, una delle più forti d’Italia al di là del momento, noi rimaniamo una squadra che sta cercando di fare qualcosa di più di quello che era nelle aspettative. Voglio vedere però il nostro solito coraggio. Ci saranno occasioni da gol da parte di entrambe le squadre – ragiona il tecnico del Sassuolo -, ora stiamo facendo bene anche dietro. Non abbiamo cambiato il gioco ma l’attenzione. Merito dei miei giocatori che stanno mettendo sempre qualcosa in più su ogni pallone». Le assenze saranno comunque diverse: «Non ci saranno Caputo, Defrel, Haraslin, Federico Ricci e anche Romagna e abbiamo il rischio Chiriches. Ma siamo in grado di sopperire alle assenze, penso a Raspadori e allo stesso Marlon, oltre ad Ayhan». Il finale è sulla situazione generale della squadra neroverde: «Quando io dico che siamo al 60% mi riferisco agli infortunati che abbiamo fuori. Durante la sosta per le nazionali non abbiamo avuto molto tempo per allenarci e questo per noi è un problema. Quando recupereremo tutti e avremo modo di allenarci bene saremo al 100%, che non vuol dire vincere o perdere ma sfruttare tutto il potenziale. Mi aspetto di crescere ma non dirò se saremo cresciuti o meno a seconda del risultato». Probabile che De Zerbi confermi il 4-2-3-1, con Raspadori centravanti o con Djuricic avanzato e Traorè trequartista. In difesa ballottaggio tra Ayhan e Marlon come vice Chiriches, convocato ma probabilmente in panchina.