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Questo articolo in breve

Genoa Milan si disputerà, Mercoledì 16 dicembre 2020, alle ore 20.45  La partita sarà visibile sui canali Sky e nello specifico sui canali Sky Sport, sia sul satellite che sul digitale terrestre ed ancora Sky sport Arena al numero 204 del satellite.

Ovviamente chi vorrà potrà seguire anche il match in diretta streaming. Gli abbonati potranno affidarsi a Sky Go per poter vedere il match, scaricando l’app su dispositivi mobili quali computer e notebook o ancora tablet e smartphone. Ci sarebbe ancora un’altra possibilità, ovvero guardare il match su Now Tv, il servizio di streaming live e on demand di Sky che da la possibilità di poter assistere ai più importanti incontri di calcio, ovviamente dopo aver acquistato uno dei pacchetti offerti.

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Pur essendo ancora imbattuto in campionato, questa sera il Milan si trova nella nuova condizione di dover vincere per forza di cose per respingere l’assalto delle inseguitrici. È vero che a San Siro andrà in scena lo scontro diretto tra Inter e Napoli, che occupano rispettivamente la seconda e la terza posizione della graduatoria, ma è la prima volta, dalla mini fuga a +5, che i rossoneri devono vincere per tenere le distanze da chi rincorre.

Uno status che caricherà ulteriormente la partita contro il Genoa, che arriva in un momento in cui l’infermeria di Milanello accoglie pezzi grossi della rosa di Stefano Pioli come Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Ismael Bennacer e Matteo Gabbia. Quest’ultimo, ieri, si è sottoposto ad un nuovo controllo al ginocchio che ha evidenziato la lesione distrattiva di I° e II° grado del legamento collaterale del ginocchio sinistro.

Niente frammenti ossei sul menisco interno (che avrebbe potuto richiedere un piccolo intervento di pulizia) e legamento crociato sano e salvo, il che ha fatto tirare un grosso sospiro di sollievo al difensore milanista, che dovrà star fermo almeno un mese nel corso del quale dovrà sostenere una terapia conservativa.

Un altro momento di emergenza per il Milan, che recupera Alexis Saelemaekers dai problemi influenzali che gli hanno fatto saltare la partita di domenica sera contro il Parma, e che dovrà compattare ulteriormente il gruppo. Ibrahimovic e Kjaer anche ieri hanno lavorato a parte, ma lo svedese potrebbe tornare in gruppo tra domani e venerdì per esserci domenica contro il Sassuolo.

E sul suo stato di forma ha scherzato durante la seduta di allenamento con i clienti dell’app Buddyfit: «Pioli sarà contento che sto tornando in forma». Un bel segnale, mentre Kjaer, se tutto andrà per il verso giusto, dovrebbe tornare a disposizione per Milan-Lazio del 23 dicembre, ma anche qui viene valutato tutto ogni giorno.

La novità più importante della formazione che scenderà in campo questa sera contro il Genoa sarà la titolarità di Rafael Leao nei tre trequartisti alle spalle di Ante Rebic. Una scelta coerente, quella di Pioli, che quando ha avuto a disposizione il portoghese lo ha sempre fatto giocare dall’inizio ed è anche un segnale di come voglia aggredire la partita, con l’obiettivo di metterla sui binari più congeniali al Milan, visto che già domenica contro il Parma i rossoneri si sono trovati sotto 0-2 e bersagliati dalla sfortuna con ben quattro legni colpiti. Leao dovrà anche dare segnali di ripresa a livello di rendimento, visto che negli spezzoni giocati contro Sparta Praga e Parma non è apparso tonico e incisivo. Tornare sulla sua porzione di campo preferita, potendosi scambiare la posizione con Rebic, potrebbe dargli sensazioni positive, quelle di cui ha bisogno per poter tirar fuori il suo talento.

Dietro di lui, a condividere lo stesso binario, ci sarà Theo Hernandez. Il terzino francese, autore della doppietta contro il Parma, ha rilasciato una lunga intervista a El Transitor dove ha emesso un atto d’amore verso il Milan: «Potessi, starei per sempre al Milan. Non vedo un mio ritorno al Real Madrid in futuro. Qui sto giocando abbastanza bene. Penso di essere nel momento migliore della mia carriera fino a questo punto».

E poi lancia il guanto di sfida: «Per molti anni il Milan non è stato competitivo come adesso, penso che possiamo portare via il titolo alla Juventus». Del suo arrivo al Milan ha parlato anche il capo dell’area scouting, Geoffrey Moncada: «L’opportunità di prenderlo è arrivata quando era un po’ in difficoltà al Real Madrid, che aveva appena preso Ferland Mendy. Avevamo visto le sue partita da giovane, i suoi progressi alla Real Sociedad in prestito, avevamo parlato con il suo entourage.

Theo è un treno. Lui distrugge tutta la fascia sinistra. Nel calcio di oggi i terzini sono così e li vogliamo così. Il terzino moderno in una grande squadra deve essere un treno, correre tanto, come un matto. Maldini ha fatto un grande lavoro con lui». Il resto della formazione vedrà Gigio Donnarumma tra i pali, Calabria terzino destro con Kalulu e Romagnoli coppia centrale oltre a Theo a sinistra. In mezzo al campo la coppia Tonali-Kessie con il trio di trequartisti dietro a Rebic formato da Castileljo, Calhanoglu e Leao.

Il Milan si schiera in campo contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione, facendo leva sulla enorme potenzialità del Club di coinvolgere i propri tifosi. Scende in campo guidati da Ivan Gazidis. «Ci impegneremo costantemente per mitigare pregiudizi e discriminazioni di ogni tipo e in ogni circostanza, per coltivare atteggiamenti e comportamenti virtuosi all’interno del nostro settore e della nostra comunità».

Si basa su questo Respact, il manifesto rossonero. Chiaro il riferimento alla campagna sociale dell’Uefa, ma che racchiude in più anche la volontà di agire (Act). Insomma sensibilizzazione, educazione, prevenzione e condivisione sono le quattro direttrici sulle quali si sviluppa il Manifesto che, attraverso azioni concrete, definisce un piano a lungo termine, con l’intenzione di coinvolgere le istituzioni, il Club e i tifosi, a partire dai più giovani.

A breve partirà la campagna Champions of Equity, per fare conoscere le storie di personaggi dello sport che hanno dato un contributo significativo alla promozione della tolleranza e dell’inclusione, a livello internazionale. Iil prossimo 20 febbraio è confermata la seconda edizione del Derby against Racism che, in occasione della gara più emotivamente coinvolgente della stagione, vuole mettere in luce la questione dell’intolleranza nel calcio. In campo educativo AC Milan ripropone il percorso rivolto alle scuole della Lombardia con “Tutti i colori del calcio” che vede ogni anno oltre 2.000 giovani coinvolti, con interventi di esperti, insieme ai giocatori, a ex-calciatori e alla propria dirigenza. Poi c’è la prevenzione contro i contenuti inappropriati sui social media e infine si continuerà a organizzare workshop a Casa Milan sul razzismo.

Oggi potrebbe essere il giorno della verità, quello dentro o fuori, per il rinnovo di Hakan Calhanoglu con il Milan. L’agente del trequartista turco, Gordon Stipic, è atteso presso la sede rossonera di via Aldo Rossi per incontrare Maldini, Massara e Gazidis e anche per capire che margini di trattativa ci sono per innalzare l’ingaggio del suo assistito. Ma Stipic si presenterà a questo incontro con intenzioni meno bellicose rispetto a quella di un mese e mezzo fa, quando chiese 7 milioni netti per sottoscrivere il rinnovo con il Milan. Una cifra esorbitante che non rispecchia la realtà dei fatti e che ha fatto impressione anche alle altre società alle quali era stato proposto Calhanoglu, Manchester United e Juventus su tutte, che hanno strabuzzato gli occhi e congelato – momentaneamente – i loro interessamenti per il numero 10 del Milan. Oggi, dopo settimane di contatti a distanza, ci sarà il faccia a faccia dove le parti dovranno scoprire le loro carte.

Da un lato c’è il Milan che proporrà un rinnovo a 3,5-4 milioni all’anno per i prossimi cinque anni mentre dall’altra parte Stipic giocherà ancora sul fatto che dalla chiusura del mercato invernale in poi, Calhanoglu potrebbe firmare per un altro club con il Milan che lo perderebbe a zero. Il ragazzo, da quanto filtrato, gradirebbe rimanere a Milano, ma è altrettanto vero che vuole un sensibile aumento dello stipendio. La realtà dei fatti è che, per il momento, Stipic e Calhanoglu non hanno accordi di massima con nessun club da poter utilizzare come arma a loro favore per cercare di scalfire la resistenza della dirigenza milanista, che deve operare dentro parametri economici ben precisi.

Ma c’è anche di più, perché il Milan – in quella specifica posizione di campo – ha i radar accesi su diversi profili, tra i quali quelli di Dominik Szoboszlai, che recentemente ha affermato di non aver ancora deciso nulla in merito al suo futuro nonostante le voci su un accordo con il RB Lipsia, e quello del Papu Gomez. Due giocatori diversi, sia per età, ingaggio e stile di calcio, ma che farebbero sicuramente comodo a Pioli e al suo 4-2-3-1. Ovviamente questa mossa è volta a far capire a Calhanoglu e a chi lo gestisce che in caso di rottura, il Milan sarebbe pronto a cautelarsi.

Gomez, salvo interventi della famiglia Percassi, è considerato dalla Dea un suo giocatore fino al 30 giugno 2022. La rottura con Gasperini, ovviamente, lo pone sul mercato tanto è vero che il suo agente, Giuseppe Riso, ieri è stato a Zingonia per fare il punto della situazione. Il Papu piace al Milan, ha una valutazione di 15 milioni che è esattamente quanto dovrebbe versare l’Atalanta ai rossoneri per il riscatto di Mattia Caldara che, tra l’altro, è un altro assistito della GR Sport. Gomez non vuole perdere la nazionale argentina e non vuole nemmeno andare in un club che non lotti per la Champions, ecco perché le piste Milan ed Inter (oltre a quelle estere) sono tra le sue opzioni favorite. Da Bergamo arrivano indiscrezioni secondo le quali Gomez avrebbe chiesto all’Atalanta la lista gratuita per andare via, ricevendo picche. Se i nerazzurri e il Milan dovessero intavolare una trattativa, da questi discorsi sarebbe escluso Matteo Pessina. Senza dimenticare gli interessi sempre vivi dell’Al Nasr, che offrono un ingaggio di 7 milioni, e gli americani dell’FC Cincinnati.

Arriva la capolista e il Genoa prova a invertire la rotta. L’ultima sconfitta del Milan porta la firma rossoblù, ma era un altro Grifone e soprattutto una compagine rossonera che stava ancora carburando. Da allora la squadra di Pioli non ha più perso mentre il Genoa in estate ha cambiato tutto, ma i risultati ancora stentano ad arrivare e i rossoblù questa sfida la affrontano dal fondo della classifica. Eppure basterebbe poco per provare a invertire la rotta.« Siamo consapevoli che un risultato importante potrebbe cambiare il trend in maniera definitiva. Ci siamo andati vicini a Firenze e siamo rimasti aggrappati al risultato con la Juve – ha spiegato Maran -. Se le cose fossero girate in maniera diversa avremmo potuto portare a casa 4 punti e invece… Dobbiamo ripartire però e farlo con compattezza, unita alla voglia di andare a fare male all’avversario senza paura e senza ansia, come è successo subito dopo il gol della Juve. Bisogna avere sfacciataggine ed essere noi stessi senza freno a mano tirato. L’importante è non pensare alla classifica perché rischia di diventare una zavorra, dobbiamo liberarci di questo peso». Impresa non facile, d’altronde la classifica e il momento impongono di crederci e provarle tutte. «Sogno di non far soffrire i genoani», ha dichiarato ieri Maran a chi riportava il sogno scudetto di Ibrahimovic. Nel frattempo la sfortuna non sembra aver abbandonato il Grifone che per la gara di stasera perde per lombalgia Pandev, ma ritrova Criscito e Badelj.