Francesca Chillemi per lei le nozze non sono necessarie

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E più bella oggi di diciotto anni fa, quando di anni ne aveva proprio diciotto e veniva incoronata Miss Italia. Francesca Chillemi di strada ne ha fatta da quando arrivava a Salsomaggiore da Barcellona Pozzo di Gotto, Messima, per vincere il titolo di più bella d’Italia. Una strada, la sua, ricca di impegni e successi. A condurre il concorso nell’anno in cui aveva lei il numero 70, c’era Carlo Conti, che poi l’ha voluta al suo fianco ne I raccomandati.

Regina delle fiction. Il suo sogno, però, è sempre stato quello di recitare. E ci è riuscita subito e pure bene. Ha debuttato come attrice già nel 2004, quando è stata nel cast della fiction di Raiuno Un medico in famiglia. Nel corso degli anni ha avuto esperienze al cinema e in Tv, ma è nella fiction che si sente maggiormente a suo agio e riesce a dare il meglio di sé.

Dopo aver vestito la divisa da carabi-niera su Canale 5, da dieci anni veste i panni fashion di Azzurra in Che Dio ci aiuti, la serie che vede protagonista Elena Sofìa Ricci nei panni di Suor Angela, ma nell’edizione in corso il suo personaggio vive una rivoluzione personale che lascia i telespettatori letteralmente a bocca aperta, diventando una novizia. «Mi sento molto diversa da lei» ha raccontato quando è stata ospite di Francesca Fialdini su Raiuno, nel programma Da noi… a ruota libera. Poco incline a parlare del suo privato, per proteggerlo dal gossip, raramente si lascia andare.

Un anno con Scianna In passato è stata legata al collega e conterraneo Francesco Scianna, ma la loro storia si è interrotta dopo un anno. L’amore vero, quello che le ha permesso di mettere su famiglia, lo incontra nel 2010.

Amore Rosso. Lui è Stefano Rosso, imprenditore “figlio d’arte”. Suo padre, infatti, è Renzo Rosso, titolare della Diesel. Tra loro non c’è stato il classico colpo di fulmine: si sono messi insieme solo quattro anni dopo.

«Stefano mi ha conquistato con la sua purezza» ricordava lei qualche anno fa. «Ha una limpidezza che affascina, è diretto. E la prima persona che non mi ha raccontato balle». Nel 2016 mettono al mondo Rania, che compirà cinque anni tra meno di un mese e che lei non ama esporre sui social. «Sono una mamma responsabile e suo padre è un padre responsabile. Io faccio un lavoro pubblico, suo padre no. Lui viene da un mondo completamente diverso dal mio, dove io ho a che fare con la popolarità. Ci sembra giusto tutelarla e sarà lei a decidere, quando sarà grande, se vorrà fare parte del mio mondo oppure no».

From Bassano to New York. Con il suo compagno la Chillemi ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, dove si era trasferita da Bassano del Grappa, paese di lui. Ha vissuto quel periodo della sua vita all’insegna della libertà, dove nessuno la riconosceva per strada e poteva essere semplicemente “Francesca”. Ma sapeva che si trattava solo una parentesi: «Prima o poi tornerò in Italia perché gli affetti mi mancano» diceva in un’intervista di due anni fa. Così lei e Stefano, ovviamente insieme alla loro piccola, sono tornati in Italia da New York poco prima che scoppiasse la pandemia.

Al sicuro a casa. Lo ha raccontato a Vanityfair.it: «Qui mi sono sentita più al sicuro, non avrei mai affrontato questo periodo così complicato in un paese lontano dal mio dove la sanità non è a porta di tutti». Il periodo di isolamento è stato complicato soprattutto per la sua bambina: «Rania ha capito che qualcosa non andava perché non aveva la libertà di frequentare le amichette: come tutti i bambini del mondo ama stare insieme agli altri coetanei.

E stato difficile. L’unica cosa che ci ha aiutato è farle recapitare con Amazon dei regalini». In questa nuova fase dell’emergenza sanitaria anche l’attrice siciliana sta accusando il colpo: «Soffro questa finta libertà, sono affaticata a livello emotivo e celebrale. Ho bisogno, come tutti, di sentirmi libera, anche se sono consapevole che dobbiamo seguire le regole».

Come la “sua” Azzurra nella fiction, anche nella vita la Chillemi è un’impulsiva. Così, quando ha raccontato dei dettagli della sua bambina a Io Donna, ha detto che fisicamente le assomiglia tanto «ma spero prenda il carattere del padre, uno che sta stare al mondo meglio di me. Io ho faticato tanto, per raggiungere l’equilibrio. Sono un’istintiva, e alle persone istintive a volte va bene, a volte piangono».

Mia figlia Rania, come la Regina A Serena Bortone, che nei mesi scorsi l’ha ospitata a Oggi è un altro giorno, ha raccontato perché ha scelto il nome Rania per la sua bimba: «A me il mio nome piace, ma Francesca è troppo comune e per mia figlia volevo un nome poco comune, così che non servisse aggiungere il cognome. Rania mi è sempre piaciuto perché mi riporta all’immagine della Regina di Giordania, una donna indipendente, bella, elegante e low profile, che non ostenta mai».

Il matrimonio? Bello, non necessario. Così come lei non ostenta la serenità che ha raggiunto grazie alla famiglia che ha costruito. Spesso le chiedono quando andrà all’altare con il suo Stefano e le risponde che il matrimonio lo ambisce, sì. Ma il suo sogno più grande l’ha già realizzato diventando mamma. «Le nozze potrebbero essere una cosa in più. Ma non ne ho bisogno per avere una vera famiglia o per avere un ruolo. Il mio ruolo ce l’ho già come pure una famiglia»