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Genova. Niente turn over ma cambi attesi comunque per l’undici iniziale di Ballardini. Squalificato il capitano Domenico Criscito e lasciato per precauzione a riposo Zappacosta, uscito nel finale con la Juventus in non perfette condizioni, il tecnico ritrova Strootman, che torna a guidare la mediana dopo lo stop di un turno, e Czyborra che ha recuperato dai problemi fisici che lo avevano fermato domenica scorsa. In difesa ballottaggio Biraschi -Goldaniga per sostituire il capitano, con Ghiglione candidato a centrocampo se Biraschi giocasse in difesa. Ra-dovanovic in vantaggio su Zapata come centrale nonostante la diffida, mentre in attacco la coppia di partenza dovrebbe essere quella composta da Destro e Scamacca, con Shomuro-dov però segnalato in crescita.

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Il Parma, con la sola eccezione del cambio forzato in attacco dove Leao giocherà al posto dello squalificato Ibrahimovic. Nel reparto arretrato, invece, Pierre Kainiti ha vinto nuovamente il ballottaggio con Diogo Dalot per il ruolo di terzino destro mentre non verrà cambiata la coppia di difensori centrali formata da Kjaer e To-mori, con Romagnoli che dunque andrà così in panchina per la seconda volta consecutiva per scelta tecnica. Alle spalle di Leao agirà il trio formato da Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic. Rossoneri che dovranno stare atten -ti anche ai cartellini gialli poiché Calhanoglu, Castillejo, Dalot, Hernandez, Rebic, Saelemaekers sono tutti nelLelen-co dei diffidati e un giallo gli farebbe scattare la squalifica in vista della partita di mercoledì, alle 18:30, contro il Sassuolo sempre a San Siro quando si rivedrà anche Davide Calabria*

Dalla Figc mantengono ancora il basso profilo e preferiscono parlare di “trattative ancora in corso” e non di accordo raggiunto. Ma le indiscrezioni si accavallano e il sito Footyheadlines.com sostiene che il divorzio sia ormai compiuto: la Nazionale cambierà il proprio sponsor tecnico. Il prossimo anno, infatti, la Federazione si affiderà all’Adidas e saluterà la Puma dopo una collaborazione iniziata nel 2015* Nella sua scuderia l’Adi-das vanta, tra le altre, anche la Nazionale di Germania,

Rafael Leao sarà il terminale della fase offensiva del Milan stante la squalifica di Zlatan Ibrahimo-vic (lo svedese rientrerà oggi a Milano dalla Svezia, non è certa la sua presenza allo stadio visto l’orario delle 12:30). La scelta era abbastanza scontata, poiché Mario Mandzuldc non ha i 90 minuti nelle gambe, ma potrebbe trovare spazio nel corso della partita in un’ipotetica staffetta tra i due.

Leao, in gol contro il Parma, sarà chiamato ad una nuora prova di maturità in un ruolo dove ha alternato cose buone ad altre meno esaltanti, mentre quando ha agito da esterno offensivo ha fatto vedere in maniera più marcata le sue doti. Fare il centravanti al posto di Ibrahimo-vic non è missione facile, ma per incamerare ancora punti all’interno della corsa ad un posto in Champions League, sarà necessaria una prestazione importante da parte di Leao, che contro il Parma ha siglato il gol del definitivo 1-3 in contropiede, ma al quale mancano gol pesanti da tanto, troppo tempo.

In poche parole, l’ambiente gli chiede una domenica “da Ibrahimovic’:’ Il suo movimento costante e imprevedibile dovrebbe togliere diversi punti di riferimento alla difesa del Genoa e la sua interscambiabilità con Rebic sarà un possibile fattore sul quale vorrà puntare Pioli. L’allenatore milanista, nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara, ha parlato così di Leao: «Sono convinto della crescita di Leao, mi trovo a schierale un giocatore molto migliorato rispetto alla passata stagione per la volontà che mette dentro la partita. Sa svariare bene sul fronte offensivo» per poi aggiungere: «Leao ha la qualità importante di entrare bene a partita in corso ma ha fatto anche buone partite dall’inizio.

Le sue qualità di subentrato possono essere utili alla squadra. Vedo un giocatore molto più attento sia nel quotidiano che in partita, può crescere ancora e questo fa parte del processo di crescita* Dalot si allena molto bene così come gli altri componenti della squadra. Questo è importante». Spostando il focus sulla partita, Pioli ha ammesso: «Abbiamo un grande obiettivo da raggiungere etutti siamo sotto esame. Devi essere preoccupato, così prepari meglio l’esame e io ho visto una squadra preoccupata».

Il Milan non vince in casa dal 4-0 rifilato al Crotone lo scorso 7 febbraio. Oltre 70 giorni nel corso dei quali, tra le mura amiche, soni arrivati o pareggi o sconfitte. Un trend che i rossoneri vogliono invertite perché nel rush finale della stagione, sarà fondamentale fare punti sia in casa sia fuori e questo, Pioli, lo sa bene: «Vogliamo tornare alla vittoria a San Siro, dopo tanto tempo. Dovremo farlo con scelte precise, cercando di avere più qualità nell’ultimo quarto di campo» e quando gli viene chiesto se ci sarà un atteggiarli ente} diverso rispetto alle ultime partite casalinghe, Pioli dichiara: «Abbiamo valutato le nostre prestazioni in casa. Abbiamo affrontato avversari diversi con diversi atteggiamenti. Dobbiamo essere più concentra ti nell’ultimo quarto di campo e attaccare con più convinzione e qualità». Il fatto che dopo Milan-Genoa vi siano Atalanta-Juventus e Napoli-ìnter, veri e propri scontri diretti per i posti Champions, non smuove l’allenatore milanista: «C’è Milan-Genoa, pensiamo solo alla nostra partita e ai nostri avversari. Dobbiamo essere pronti a affrontare un avversario di grande qualità e che con il nuovo allenatore ha fatto molto bene* Dovremo avere molta determinazione».

E’ innegabile che le ultime settimane del Milan siano state costellate da notizie legate ai rinnovi e ad alcune “Ibrate” ma anche su questo tema, Pioli è serafico: «Per noi le distrazioni non ci sono. Continuiamo a lavorare secondo i nostri principi. Vedo una squadra detenninatae vogliosa.

Siamo alla metà della salita e finché non si vede la cima bisogna continuare a pedalare». La buona notizia è stata anche quella relativa alla scelta di Mandzukic cìi devolvere i 300 mila euro del suo stipendio di marzo a Fondazione Milan: «Mario ha sofferto tantissimo di non essere a disposizione nei mesi scorsi – racconta Pioli – E’ amrato con grande entusiasmo. Sulle sue qualità morali e tecniche non ho mai avuto dubbi. Ci aiuterà da qui alla fine»* Infine la chiosa su Donnarumma: «Gigio sa quanto è importante la partita di domani così come la squadra. Perle altre situazioni ho la fortuna di avere una società molto attenta. Maldini ha parlato sabato scorso in maniera opportuna prima della partita».

Se le partite durassero solo i primi quarantacinque minuti, il Milan sarebbe primo in classifica con 60 punti. Primo da solo grazie a 17 vittorie, nove pareggi e solo 4 sconfitte. Primo davanti alla Roma di Fonseca e all’Atalanta di Gasperini con 55 punti. Quarta poi sarebbero la Juventus e il Napoli con 51, solo sesta l’Inter di Antonio Conte con 49. Un rendimento che rispetta anche il “fastidio” di giocare a San Siro* Anche selezionando solo i primi tempi il Milan fa meglio lontano da casa dove non avrebbe addirittura mai perso una sola partita. Numeri incredibili: 12 vittorie e tre pareggi con sedici reti fatte e appena due subite. In casa qualche fatica in più: cinque successi, sei pari, quattro partite finite male, senza punti. Ma le partite durano novanta minuti e il non mollare mai fa spesso la differenza. La fa sicuramente per i colori nerazzurri che oggi comandano il campionato di Serie A con 74 punti. Lo comandano grazie ai secondi quarantacinque minuti di gara. È lì che il Milan spesso cala, subisce a volte l’avversario senza avere la forza di recuperare e far sua la partita. E successo in alcune partite, soprattutto nella seconda parte di stagione* e bisogna migliorare. Lo sa bene Stefano Pioli* Nei secondi tempi esce quindi l’Inter che comanda la classifica con 69 punti. Poi c’è la Juventus di Andre Pirlo con 54 e il Napoli (53) di Rino Gattuso, un altro per intenderci che Ringhia tanto, fino alTultimo secondo prima di arrendersi* Poi la Lazio (52), l’Atalan-ta (51) e il Sassuolo (48). Il Milan è settimo, subito dietro con 46 lunghezze* Fuori dalla Champions League. La media punti da un tempo all’altro per i rossoneri cala da 2 punti a gara a 1,53* Cambiano anche i risultati naturalmente: 11 vittorie, 13 pareggi e sei sconfitte

Una difficoltà che si ripete in casa come in trasferta Cinque le vittorie a San Siro contro 6. Stesso discorso per i pareggi 6 a Milano contro 7* Infine anche le partite perse sono simili: quattro tra le mura amiche contro due lontano dal proprio stadio. È successo con la Roma in casa alla quinta giornata con la rete del 3-3 di Kumbulla, è successo anche con la Juventus ancora a San Siro lo scorso 6 gennaio. Brutta da digerire anche la rete di Politami a inizio ripresa lo scorso 14 marzo. Poi è capitate} anche a Spezia: zero a zero il primo tempo, poi Maggiore e Bastoni per un clamoroso e imprevisto ko.