Blanco chi è Riccardo Fabbriconi? Età, vero nome, canzoni, carriera, vita privata e fidanzata

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Disinibito, originale, fortemente schierato contro ogni banalità e conformismo, Blanco è il fenomeno musicale del momento. Vero nome Riccardo Fabbriconi, nato il 10 febbraio del 2003 a Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia, il ragazzo impazza da tempo in tutte le radio con i singoli “Mi fai Impazzire“, featuring Sfera Ebbasta, “Notti in Bianco” e “Blu Celeste”, tratto dall’album omonimo.

Per non parlare del più recente singolo “Finché non mi seppelliscono”, altro pezzo forte che sta riscuotendo grandissimi consensi soprattutto tra il pubblico più giovane. Di Blanco si sa soprattutto un fatto, che ama andare in giro senza abiti e farsi riprendere come mamma l’ha fatto anche per i suoi acclamati video: «Io mi sento meglio quando sono nudo», ha rivelato a “Tv Sorrisi e Canzoni”. Non meraviglia, quindi, che il cantante abbia tenuto un’intervista radiofonica trasmessa anche in tv in mutande, davanti agli occhi pieni di curiosità degli speaker.

Come nudo appare sulla copertina del suo cd “Blu Celeste”. Di certo per un ragazzo controcorrente come lui crescere in un paesino piccolissimo come Calvagese della Riviera non deve essere stato facilissimo: «Più che cantare, avevo il desiderio di scrivere. – ha spiegato a “Radio Deejay” – Nel frattempo cantavo come sfogo, così ho unito le due cose». In particolare, parlando della sua adolescenza in un piccolo paese, Blanco ha ricordato che «la disperazione è arrivata quando volevo esprimermi e non sapevo come farlo.

Alla fine però, crescendo ho imparato ad apprezzare quei luoghi ed è lì dove ora voglio rimanere, perché c’è tanto verde. La natura mi aiuta a trovare la giusta dimensione, camminando anche nudo nei boschi, se mi va». I progetti di Riccardo sono importanti e non riguardano soltanto la vetta delle classifiche. Si capisce quando l’interprete commenta il suo brano “Blu Celeste“: «Vorrei solo che ognuno si immedesimasse pensando a qualcuno che ha perso.

Secondo me si muore davvero solo quando le persone si scordano di te. Io per questo non voglio fare musica che magari domani non si ascolta più, ma voglio provare a fare una musica che anche tra cent’anni, quando muoio… magari non sarà più importante per un milione di persone, ma a me ne basta una sola. Quella cosa lì ti fa essere eterno». Ovvio che un tipo così non sia poi così tanto interessato alle cose materiale, ad esempio al denaro: «Se cerchi di vivere la vita in modo naturale come faccio io, poi i bassi sono bassi per davvero, e te e il dolore diventate d’un tratto una cosa sola, e non lo colmi certo con una stupidata.

Le emozioni sono una delle poche cose su cui non puoi avere dubbi: se soffri, soffri. Se sei felice, sei felice. Se bluffassi anche solo un po’, se non fossi uno che ha vissuto certe cose davvero, in modo selvaggio, gliele racconterei tranquillamente», ha detto a “Vanity Fair“, aggiungendo che «i vestiti che portiamo addosso non ci rappresentano. Per come la vedo io siamo nudi, senza casa, senza soldi».

La natura è una delle cose che attrae di più Blanco, che probabilmente grazie a certe atmosfere selvagge trova ispirazione anche per i suoi pezzi, quelli che ultimamente lo stanno rendendo famoso: «Vado nei boschi, mi spoglio, resto con gli occhi chiusi e penso. Il mio culo appoggiato sulla terra fredda, il niente: dovrebbero provarlo tutti. Anche se penso che molti non ce la farebbero a restare lì così, all’intreccio tra vita e morte che poi è il filo conduttore di tutto il mio disco.

Voglio che mi arrivi la verità. La consapevolezza che un Rolex non ti accompagnerà al creatore. Le emozioni invece sì. Quelle te le porti nella tomba». Il racconto delle emozioni è il suo mantra perché sono le emozioni che lo hanno salvato: «Nella musica non ci vogliono schemi. Io ci metto dentro tutte le mie emozioni. Lei è l’unica cosa che mi fa alzare la mattina e pensare ”che bello”. Senza la musica preferirei morire».

Un altro aspetto che lo distingue dagli altri è che, nonostante la sua giovane età, il cantante non è affatto affezionato alle nuove tecnologie: «Siamo in un periodo storico dove tutto è artificiale. Invece ci vuole l’elemento umano. L’unica cosa che la tecnologia non arriverà mai a rimpiazzare è l’uomo». Il suo segreto? Concentrarsi soltanto sulle cose che contano, far parlare i propri sentimenti e non interessarsi di tutto quello che è superficiale o in più. Perché a Blanco di accumulare e di guadagnare, non interessa proprio niente. Per lui per vivere bene bisogna fregarsene «di tutto quello che è in più, del contorno. Quando mi preparo la mia pasta, dico vaffanculo alle patate».