Streaming Serie A Milan – Bologna dove vedere Diretta Live Tv Gratis Dazn Sky (Ore 20.45)

Questo articolo in breve

Non ha parlato apertamente di scudetto, ma Stefano Pioli ha fatto ampiamente capire come il Milan, i giocatori rossoneri e lui stesso, abbiano bene in mente quale sia il traguardo finale da raggiungere in questo campionato e che quindi sarà fondamentale stasera sconfiggere il Bologna in un San Siro stracolmo (previsti oltre 65mila spettatori).

Il tecnico emiliano ha visto sia la vittoria del Napoli a Bergamo che la partita fra Juventus e Inter, ma già ieri mattina aveva spiegato bene il suo punto di vista, considerando il vantaggio in classifica del Milan all’inizio di questa 31a giornata: «Le partite degli altri le guarderò di sicuro, ma senza tifare per qualcuno, con molto distacco perché i risultati non ci devono influenzare, non abbiamo tempo per disperdere energie su altro – ha incalzato Pioli -.

Conta quello che faremo noi, con la nostra partita e conta vincerla in ogni modo perché da qui alla fine del campionato non dipende più dagli altri, ma solo da noi stessi». Come detto, non c’è la parola scudetto, ma in quel “dipende solo da noi” c’è tutto il senso.

Anche perché Pioli ha voglia di aggiungere dei trofei alla sua bacheca dove al momento sono presenti, da allenatore, solo un titolo di campione d’Italia Allievi col Bologna nel 2001, i molti gagliardetti delle squadre allenate e ottimi dati da tecnico rossonero.

Ma avere la miglior media punti a Milanello da quando la vittoria in Serie A vale tre punti (2.04) e raggiungere quota 100 panchine in campionato col Diavolo – stasera, complimenti -non gli basta, ovviamente: «Manca qualcosa rispetto ad altri allenatori della sto ria del Milan – ha evidenziato Pioli -. Non è il momento più alto della mia carriera, quello deve ancora arrivare e lavoro per far sì che arrivi il prima possibile». Per questo Pioli, grazie anche al supporto dei dirigenti – ieri a Mila-nello erano presenti Ga-zidis, Maldini e Massa-ra -, sta tenendo altissima la barra nello spogliatoio.

Dove e come vedere il match

Milan Bologna si giocherà oggi lunedì 4 Aprile 2022. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 20.45. Il match sarà visibile su Smart TV grazie all’applicazione di dazn e sarà disponibile anche sulle console di gioco xBox ovvero One, One S, One X, Series S e Series X e PlayStation PS4 e PS5. Sarà anche visibile attraverso i dispositivi come Amazon Fire TV stick Google Chromecast e timvision box. Disponibile anche la diretta streaming di Inter Atalanta sempre su dazn o tramite pc collegandosi direttamente al sito ufficiale e inserendo le proprie credenziali per accedere al catalogo degli eventi. Si potrà assistere al match in diretta streaming, sempre attraverso Dazn collegandosi attraverso dei smartphone e tablet.

Servono i gol, in tutti i sensi. Per vincere e per non allontanarsi ulteriormente nella differenza reti che al momento vede il Napoli davanti, in caso di arrivo al fotofinish. Manca una vita, alla fine del campionato, mancano trappole che non consideri e finte gare difficili che invece si trasformano clamorosamente in autostrade. E quindi, come ha detto giustamente Pioli, meglio pensare all’unica certezza attuale: che lo scudetto, classifica alla mano, dipende solo dal Milan, in primis. E solo se il Milan dovesse cedere, allora gli avversari diventerebbero protagonisti.

La lunga indisponibilità di Zlatan Ibrahimovic, unita all’assenza di una terza punta vera (Pellegri se ne è andato senza rimpianti a gennaio, Lazetic è arrivato sempre a gennaio senza che nessuno se ne sia ancora accorto) ha portato Giroud a giocare con una continuità che forse nemmeno lui si sarebbe aspettato a inizio stagione.

Quella di stasera sarà la sua ottava partita consecutiva da titolare: una serie cominciata all’indomani di Milan-Juve, la gara nella quale lo svedese si è infortunato, lo scorso 23 gennaio, senza essere ancora completamente recuperato.

L’ex Chelsea è subito partito alla grandissima, realizzando la doppietta nel derby che di fatto ha riaperto il campionato. E poi ha segnato la rete decisiva a Napoli, in un’altra sfida scudetta chiusa a favore del Milan. Insomma, il primato attuale è decidamente “figlio” dei suoi gol, che gli hanno dato quell’entusiasmo e quella certezza nei suoi mezzi che gli è poi servita recentemente anche in Nazionale, con i due gol realizzati nelle due amichevoli in cui aveva preso in extremis il posto di Benzema.

Adesso, sempre orfano di Ibrahimovic, il Mialn si affida ancor di più a lui per liquidare la pratica Bologna. Come sappiamo, sono le partite con le “piccole” che spesso, per i rossoneri, nascondono le insidie maggiori. Ieri, a livello di classifica, non è stata una giornata favorevole al Milan.

L’Inter, con il successo a Torino, ha rilanciato alla grande la sua candidatura, un po’ oscurata dalla crisi di febbraio e marzo. Ancor peggio la vittoria, per di più con due gol di scarto, del Napoli a Bergamo che ha consentito un aggancio virtuale al vertice e confermato che la squadra di Spalletti sarà avversaria fino alla fine per il titolo. E il Napoli, lo ricordiamo, è l’unica squadra che, in caso di arrivo finale a pari punti, sarebbe davanti in classifica. Non per gli scontri diretti, finiti con due vittorie in trasferta per 1-0, ma per la differenza gol totale, che vede i partenopei a più 6 rispetto al Milan. Ed ecco che i gol, di Giroud e di tutti gli altri, diventano ancora più fondamentali.

Nove undicesimi della formazione anti-Bologna sono fatti: davanti a Maignan ci sarà la difesa titolare dell’ultimo periodo, quindi con Calabria e Theo Hernandez sulle fasce, Kalulu (preferito a Romagnoli) e Tomori in mezzo.

Davanti Giroud con Messias e Leao sulle fasce; Tonali, prossimo leader anche del centrocampo della rinascita azzurra, è l’intoccabile in mezzo. Ed eccoci ai due posti che mancano e che ballano dunque nel triangolo di centrocampo. Chi affiancherà Tonali? Chi sarà il trequartista davanti ai due mediani? La sensazione è che Brahim Diaz, già tornato titolare a Cagliari e reduce da due settimane di lavoro a Milanello sia favorito per il ruolo alle spalle di Giroud e quindi ecco aperto il ballottaggio fra Bennacer e Kessie a centrocampo. Considerando il rendimento dell’ultimo periodo dell’algerino, autore del gol partita a Cagliari prima della sosta, tutto lascia pensare che tocchi ancora a lui.

Anche perché Bennacer avrà motivazioni forti, vista l’eliminazione dal Mondiale. Kessie, però, non parte battuto, né per affiancare Tonali, né per tornare a giocare trequartista: l’ivoriano non ha disputato la sua miglior stagione, ma Pioli ha sempre fatto molta fatica a escluderlo. Piuttosto, sarà curioso capire come Kessie verrà accolto a San Siro. Perché fischi e contestazioni per lui sono già arrivati, a partire da Milan-Sampdoria del 13 febbraio scorso quando la Curva Sud espose pure uno striscione contro di lui. Rispetto a quel giorno, però, le voci e i rumors sul suo addio al Milan a parametro zero si sono trasformate in certezza, visto che Kessie durante la sosta è diventato a tutti gli effetti un giocatore del Barcellona. Ha svolto le visite mediche per il club catalano a Lugano e ha firmato il contratto da quattro anni a 6.5 milioni più bonus.

L’ufficialità non è ancora arrivata, anche se Busquets nei giorni scorsi ha parlato di lui come futuro compagno; cosa che ha però evitato di fare ieri il tecnico Xavi: «Non voglio commentare il mercato, abbiamo molto in gioco. È vero che la dirigenza sta lavorando per la prossima stagione, ma il mio lavoro è di arrivare al secondo posto». L’addio è certo, Kessie verrà quindi fischiato dai 65mila e passa tifosi presenti a San Siro o verrà ignorato?