“Non mangiate questa carne”, allerta e chiamo alimentare dal Ministero della Salute

E’ arrivata in queste ultime ore, un nuovo allarme lanciato anche questa volta dal Ministero della Salute. “Non mangiate questa carne“, sarebbero state queste le parole apparse sul web. La nuova allerta alimentare riguarda alcuni lotti di Battuta di Fassone, carne che sarebbe stata ritirata dal mercato per rischio microbiologico. A quanto pare, sembra che già in passato fosse accaduto qualcosa del genere ed il richiamo era avvenuto, sempre per mano del Ministero della Salute, ma per la presenza di salmonella all’interno di alcune salsicce. Questa volta però il motivo è stato diverso. Sulle confezioni pare vi fosse stampata una data di scadenza sbagliata ed è stato proprio questo il motivo che ha portato al richiamo del prodotto in questione che è il 5439496 e contiene 160g di pregiata carne di Fassone Piemontese.

Per chi non la conoscesse, la Battuta di Fassone è una carne piuttosto delicata ed anche molto gustosa e questo è quanto indicato anche sulla confezione. Per un’ottima preparazione, si consiglia di aprire una confezione e lasciarla per qualche minuto a temperatura ambiente. Lo chef consiglia di conservarla ad una temperature compresa tra 0°C e + 4°c. Ad ogni modo, così come avviene per ogni richiamo alimentare, a scopo precauzionale, nel caso in cui abbiate acquistato una confezione di questa carne, rivolgetevi al punto vendita dove l’avete acquistata e sarete rimborsati oppure potrete cambiare la confezione vecchia con una nuova.

Battuta di Fassone, richiamo alimentare di due lotti

Come abbiamo visto, è stato pubblicato un avviso di richiamo di due lotti di carne “La battuta di Fassone“, marchio Formento, prodotta da Mec Spa di Montanera (CN). Il prodotto in questione è commercializzato in confezioni da 160 grammi con una data di scadenza indicato in 21/10/2019, ma in realtà la data di scadenza di reale è il 21/09/2019. I lotti in questione sono i seguenti: I lotti incriminati sono i seguenti: 5439321, 5439496.

 Ovviamente non è la prima volta che un prodotto viene ritirato dal mercato, per un problema relativo alla data di scadenza. Proprio lo scorso mese era accaduta la stessa cosa ed era stato diffuso un richiamo alimentare per lo stoccafisso reidratato dell’azienda Tagliapietra. In passato, lo stesso era accaduto per due lotti di aringa dolce affumicata Naturaqua da parte di Naturasì ed anche alcune confezioni di estratto di verdure. In questi casi si era parlato di un ritiro a titolo precauzionale da parte della grande distribuzione Carrefour, per via di un errore nell’etichettatura.