Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 10 e 55 a Capitignano, in provincia de L’Aquila ma molto vicino anche ad Amarice, teatro del sisma del 24 agosto del 2016. Il terremoto è stato distintamente avvertito dalla popolazione anche in provincia di Ascoli Piceno, oltre che sull’appennino abruzzese.
La terra trema ancora nel centro Italia. Alle 10 e 55 di questa mattina una scossa di magnitudo 3.2 è stata registrata con epicentro a due chilometri da Capitignano, in provincia de L’Aquila e non molto distante da Amatrice e Accumoli, teatro del sisma del 24 agosto del 2016. Il terremoto è stato distintamente avvertito dalla popolazione non solo nell’area amatriciana e di Campotosto, ma anche sull’Appennino abruzzese e in provincia di Ascoli Piceno.
Una settimana fa terremoto a L’Aquila
La scossa di questa mattina arriva a una settimana esatta da quella del 7 novembre con epicentro a Balsorano, in provincia de L’Aquila, di magnitudo 4.4.
Non è noto tuttavia se quella che si è mossa oggi sia stata la stessa faglia oppure se si tratti dello stesso sistema di faglie della serie sismica iniziata il 24 agosto del 2016 con epicentro nella vicina Accumoli.
Alessandro Amato, dirigente dell’INGV, la scorsa settimana in merito ha commentato: “Si tratta di faglie diverse, tuttavia, hanno delle caratteristiche simili rispetto soprattutto al tipo di movimento e quindi del meccanismo di generazione del terremoto.
Noi le chiamiamo faglie dirette, che rispondono allo stesso processo di estensione dell’Appennino e che quindi fanno allargare la crosta terrestre. Questi ultimi con epicentro a Balsorano sono più profondi rispetto a quelli registrati ad esempio ad Amatrice, qui siamo sui 14 chilometri e in genere più sono profondi più è grande la zona di risentimento”.