La figura di Nadia Toffa continua a far parlare di sé anche a mesi di distanza dalla sua prematura e dolorosa scomparsa. Nei prossimi giorni, precisamente il 20 dicembre, la città di Taranto le intitolerà in maniera ufficiale, con una cerimonia apposita, il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale ‘Santissima Annunziata’, aperto grazie ad una sua raccolta fondi. Ora la mamma della giovane, Margherita Rebuffoni, è nuovamente tornata a parlare della figlia.
Lo ha fatto al ‘Corriere della Sera’, dove ha toccato diversi argomenti importanti e commoventi. A proposito del libro postumo, ‘Non fate i bravi’, la donna ha detto: “Stiamo portando avanti le sue battaglie. Mi ha insegnato l’autostima. Mi diceva: ‘Mamma, ricordati che esisti. E quando non ci sarò più la tua vita deve andare avanti, perché la vita è sacra. Non sprecarne nemmeno un minuto. Io ti starò accanto’”.
La mamma di Nadia ha confessato di averle raccontato una menzogna a fin di bene: “All’inizio dell’estate le ho raccontato una bugia: le ho detto che ero debilitata, che avevo bisogno di essere ricoverata alla Domus Salutis per delle cure. E le ho chiesto di venire con me, visto che avevamo promesso di non lasciarci. Non sapeva che è una struttura per malati terminali. Lei è venuta a mancare lì, il giorno prima mi sono accorta che era cambiata. Ho cercato di affrontare la sua malattia con rispetto. Quando vuoi vola tesoro mio, le sussurravo”.
La signora Margherita ha continuato: “Ho imparato più in quell’anno e mezzo con lei che in tutta la mia esistenza. Avrei fatto qualunque cosa per accontentarla e lei mi ha permesso di accudirla”. E nonostante siano ormai imminenti i giorni di festa, la donna sente sua figlia ancora vicina: “La sento vicina, credeva nella reincarnazione”.
La mamma di Nadia Toffa si è anche soffermata sul suo stato fisico degli ultimi giorni e sulla sua vita sentimentale: “Lei non lo ammetteva, ma alla fine era molto debole. Non voleva più incontrare gli amici, per non farsi vedere ammalata. Si era innamorata di un uomo dolcissimo, ma poi aveva allontanato anche lui con la scusa che non l’accompagnava a fare la chemio e la radio: non era vero. Lui aveva capito e aveva rispettato la sua decisione”, ha aggiunto Margherita Rebuffoni.