Ha imbottito di cocaina il figlioletto di appena un anno e mezzo e poi lo ha picchiato in maniera così violenta fino a rompergli il cranio, protagonista dell’assurda violenza su minore una mamma statunitense di 28 anni, Crystal Steele, arrestata ora dalla polizia con l’accusa di lezioni gravissime e abusi su minore. La scoperta degli abusi solo quando il piccolo è stato trasportato all’ospedale di Latrobe, nello stato della Pennsylvania. Il bimbo infatti è arrivato con vistosi lividi e fratture su tutto il corpo compreso il cranio. In precedenza qualcuno aveva riferito di aver visto la donna picchiare il bimbo e le urla del piccolo.
All’ospedale pediatrico di Latrobe i medici hanno notato quelli che credevano fossero segni evidenti di abuso e hanno avviato la procedura prevista in questi casi con l’interessamento delle forze dell’ordine. La sorpresa è stata ancora più grande quando i medici hanno prelevato un campione di urina da analizzare e sono rimasti scioccati nello scoprire che era sotto l’influenza della cocaina. La madre è stata così fermata e condotta nella prigione della contea di Westmoreland con una cauzione di 270mila dollari.
A causa delle pesanti lesioni il bambino ha rischiato di morire ma ora si sta riprendendo in ospedale. “Il bambino è fortunato ad essere vivo. È stato vicino alla morte. Il bambino era effettivamente sotto l’influenza di droga e aveva la cocaina nel sangue”, ha spiegato un portavoce della polizia locale. La donna dal suo canto ha rigettato ogni accusa sostenendo che il piccolo era caduto da una scala mentre giocava con il cane che poi lo aveva aggredito. In realtà le lesioni non sono compatibili con una caduta né con aggressione del cane a con percosse.