Nel tentativo di fermare l’avanzata dell’epidemia da Covid-19 il governo ha varato un nuovo Dpcm, che contiene misure più stringenti in tutto il territorio nazionale: resteranno aperti solo i servizi essenziali farmacie, alimentari ed edicole. Si potrà uscire solo per fare la spesa o per gravi motivi sanitari. Rimodulati i trasporti.
Il blocco totale in tutto il territorio nazionale, che il governo italiano aveva preannunciato nelle ultime ore, è arrivato: tecnicamente si chiama “lockdown”, e stabilisce che nessuno, nei prossimi 15 giorni (prorogabili di altri 15) può più muoversi da casa, se non per uscite contingentate per fare la spesa o per gravi motivi sanitari.
Misure drastiche nel tentativo di fermare i contagi di coronavirus. Solo i servizi essenziali rimarranno aperti. Chiusi del tutto dunque i centri commerciali, i mercati rionali, le attività artigianali, i bar, i pub e i ristoranti.
Dopo la richiesta avanzata dalla Lombardia, che con una lettera firmata dal governatore Fontana aveva chiesto misure molto più stringenti, il governo ha deciso di estendere il provvedimento a tutto il territorio. Restano chiaramente operative le farmacie, discount, ma non quelli dei centri commerciali, le forze dell’ordine, medici, ospedali e Vigili del fuoco e le edicole.
Del resto il presidente del Consiglio Conte lo aveva anticipato questa mattina con una nota da Palazzo Chigi: “In ordine alla richiesta di introdurre misure di contrasto del contagio ancora più severe, che contemplino una serrata generale, il presidente Conte non ha escluso affatto la possibilità di adottare misure più restrittive, ove necessarie”. E le misure più dure sono arrivate.
Dopo il decreto ‘Io resto a casa’, varato due giorni fa, con cui l’Italia è stata dichiarata ‘zona protetta’, eliminando le distinzioni territoriali tra zone rosse, gialle e verdi, è stata prorogata della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, il divieto di spostamenti (se non per lavoro, salute o necessità) il divieto di assembramenti, la sospensione di qualsiasi evento e manifestazione pubblica, lo stop agli eventi sportivi fino al prossimo 3 aprile, ora anche i trasporti pubblici verranno ridotti in base alle esigenze, mentre le imprese limiteranno le proprie attività.