Coronavirus, prostituta e cliente sorpresi in auto per strada nonostante il decreto: denunciati

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Una prostituta e il suo cliente sono stati denunciati, lunedì 9 marzo, a Busto Arsizio (Varese) per violazioni delle disposizioni governative stabilite nell’ultimo decreto. I due sono stati fermati in via Foscolo mentre erano a bordo dell’automobile dell’uomo. Subito, hanno cercato di convincere gli agenti ad essere in giro per motivi validi ma i poliziotti, non credendo alla loro versione, li hanno denunciati per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Il reato comporta il rischio di trascorrere sino a 3 mesi in carcere o il pagamento di un’ammenda di 206 euro.

Nessuna denuncia in bar o ristoranti di Busto Arsizio
Il nuovo decreto entrato in vigore e stabilito dal Governo Conte per arginare l’emergenza Coronavirus, ha già fatto registrare diverse denunce in giro per l’Italia. Le disposizioni impongono che le persone non circolino liberamente nemmeno all’interno dei propri comuni, se non per motivi di salute, per recarsi al supermercato, per lavoro o altri motivi gravi. Sotto controllo anche e specialmente le attività commerciali quali bar e ristoranti, che potranno restare aperti solo dalle 6 alle 18, sempre che dispongano di servizio al tavolo. Su questo fronte, per ora, a Busto Arsizio non si sono registrate denunce, poiché tutti i commercianti stanno rispettando le indicazioni del decreto.

Cosa è vietato fare sino al 3 aprile
Sono invece chiusi i musei e i luoghi di cultura, così come le discoteche e i luoghi in cui è facile creare assembramenti. Resteranno chiusi tutti i cinema, i teatri, le scuole di ballo, le sale giochi, le sale scommesse e le sale bingo. Non si potranno fare manifestazioni, così in pubblico come in privato, comprese quelle religiose. Sono stati poi chiusi tutti gli impianti sciistici e non è possibile creare assembramenti nemmeno in luoghi all’aperto come i parchi.