Le sanzioni e le giustificazioni più assurde: Sesso in macchina e barbecue, cosa hanno fatto i multati

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Le regole di contenimento? C’è una fetta, manco piccola, di italiani che se ne fotte. Fa come se nulla fosse. Passando in rassegna i comportamenti sanzionati negli ultimi giorni, c’è un po’ di tutto. È un catalogo di ignoranza, strafottenza, furbizia, indisciplina. Tanti, ai controlli, dichiarano sinceramente di non sopportare più la convivenza così ravvicinata in famiglia. Altri non riescono a rinunciare alla socialità. Altri ancora abbandonano il domicilio spinti da bisogni basici. Il sesso. Mercenario o clandestino. O la droga. I tossici abitudinari, quelli che si fanno di fumo, erba e coca, stanno impazzendo tra quattro mura.

Quella che segue è una galleria di episodi di cronaca. C’è da piangere. Ma anche un po’ da ridere. Ad Anacapri sette ragazzi stavano facendo una partita di calcetto. Numero dispari oltretutto. Denunciati. A Rimini una coppia è stata sorpresa in un parcheggio che trombava. A Torino due tizi si sono spacciati per fattorini. A Torre Annunziata è stato organizzato un funerale: nei guai il prete e l’agenzia di pompe funebri. A Firenze tre peruviani si sono trovati ai giardinetti per tagliarsi i capelli a vicenda.

Una barberia diffusa. A Bologna, in un appartamento di viale Filopanti, era in corso una festa di universitari italiani e stranieri. Tutti denunciati.Un tizio a Montefiore Conca si è giustificato dicendo che era in giro a cercare asparagi. A Catania quattro ragazzi hanno spiegato agli agenti che erano usciti di casa in cerca di hashish. Macerata: «Devo comprare le scatolette al gatto». Una ragazza è stata trovata a 40 km da casa.Denunciata. Ad Arcore un ragazzo intercettato in strada si è giustificato: «Non resisto più a casa con la mia famiglia ». Un’altra coppia clandestina è stata beccata mentre amoreggiava in macchina in zona Mecenate, a Milano.

Napoli: picnic con sedie e tavolini: “Avevamo bisogno di prendere aria”. Denuncia per dodici. Ischia: camminava con le buste del supermercato in mano. Dallo scontrino è venuto fuori che aveva fatto la spesa due ore prima. Monza: «Sto andando a trovare mia zia, ma non mi ricordo dove abita». Denunciato pure lui. Potenza: «Guardatemi, sono a Codogno!».Un fesso si è fatto un video per strada, in Basilicata, e lo ha caricato su Facebook.

È stato individuato dalla polizia postale e denunciato. Trento: una pattuglia ha fermato degli uomini che sgozzavano una pecora in mezzo alla strada. Busto Arsizio. Cimitero. Due ventenni giravano con il cellulare in mano tra le tombe: «Siamo caccia di Pokemon». A Napoli due parcheggiatori abusivi sono stati bloccati in un centro commerciale mentre prendevano monetine dagli automobilisti. Denuncia. A Roma una cenetta romantica tra lui (74nne italiano) e lei (25enne romena) è stata interrotta dalle forze dell’ordine che hanno fatto irruzione in un’osteria di Prima Porta. A Viareggio anziani inconsapevoli in giro in bici cadevano dal pero: «Quale virus?». Ancora nella Capitale: in cinque beccati all’Infernetto con cappuccio e cornetto in mano. Rometta: «Devo assistere i miei parenti anziani», aveva scritto sull’autocertificazione: ma gli hanno trovato 32 grammi di hashish in macchina. A Patti, in Sicilia, le salsicce di maiale erano quasi cotte quando i carabinieri hanno interrotto il barbecue allestito da quattro ragazzi in strada. A Palermo hanno organizzato un festino dentro al canile municipale. Ripreso e pubblicato su Facebook. Piacenza: «Andiamo a fare la spesa», c’era scritto sull’autocertificazione.

E in effetti al supermercato ci sono andati. Ma nel parcheggio: dove il pusher li stava aspettando con un grammo di droga. Denunciati i primi, arrestato il secondo. A Cassino un barbecue condominiale con trenta persone finisce in rissa. E alla fine i denunciati hanno menato i vicini che avevano fatto la spia. Canicattì: un uomo si è appartato con una prostituta. Poi ha chiamato la polizia perché lei gli aveva fregato il portafogli. Denunciati entrambi. A Caserta un matto ha sputato sulla frutta in un supermercato e ha postato il video su Instagram con la didascalia «Infettiamo!». Beccato, denunciato e smartphone sotto sequestro. E poi ci sono le violazioni degli esercenti. A Frattamaggiore dei geni avevano messo in commercio coppe di reggiseni spacciandole per mascherine. Denuncia per loro e materiale sequestrato.