Il vicegovernatore del Texas Dan Patrick è apparso su Fox New, per parlare dell’emergenza coronavirus negli Stati Uniti. Per il 69enne tenente repubblicano sarebbe meglio morire piuttosto che vedere le misure sanitarie distruggere l’economia americana. Dopo questa forte affermazione ha detto di essere certo che molti anziani nel Paese sarebbero d’accordo con lui:
“Se qualcuno mi chiedesse di scambiare la mia sopravvivenza con la sopravvivenza dell’America per i miei figli e nipoti direi sì”. “Torniamo al lavoro, torniamo a vivere, restiamo lucidi, e quelli di noi che hanno più di 70 anni (che per il Centers for Disease Control sono i soggetti più a rischio), ci prenderemo cura di noi stessi.
Ma non sacrifichiamo il Paese”, ha detto intervenendo al ‘Monday night’, parlando della strategia per affrontare la pandemia globale di coronavirus.
Il vicegovernatore del Texas teme che le restrizioni prese per fronteggiare l’emergenza potrebbero avere ripercussioni fatali sullo stile di vita americano, per questo preferirebbe rischiare di morire per proteggere l’economia, per i suoi figli e nipoti. Se il prezzo da pagare dovesse essere la sua stessa vita sarebbe pronto a sacrificarsi. “Questo non significa che ho un animo nobile o che sono coraggioso, per nulla”, ha aggiunto. “Penso solo che ci sono moltissimi nonni come me in questo Paese”.
Il Centers for Disease Control ha raccomandato di evitare assembramenti di 50 o più persone per 8 settimane, e ha consigluato agli over 65 di stare a casa se possibile. Secondo il centro 8 morti su 10 per coronavirus negli Stati Uniti sono persone di 65 anni o più anziane.
Il numero ufficiale delle vittime, nella sola giornata di lunedì, è superiore a 100, ed è la prima volta che accade. Mentre al momento i focolai sono concentrati in alcune aree del Paese, come New York, gli esperti sono concordi nel ritenere che l’infezione si allargherà. Il Texas ha più di 350 casi confermati di Covid-19, e ha registrato già nove morti.