Da anni la showgirl sarda è legata ai Pinscher nani, a cominciare dall’adorato Piero, scomparso nel 2017 e a seguire con Mia e Megan, quest’ultima salvata da morte certa in un canile statunitense in cui ogni lunedì (come nella maggior parte dei canili americani) si sopprimono i cani che si trovano lì da sette giorni. La Canalis si batte da sempre a favore degli animali, sia con azioni personali che attraverso i social. Nel suo cuore però il posto d’onore è riservato ai suoi Pinscherini, compagni di giochi per lei e per la sua bambina, Skiler Èva.
Questo cane di origine tedesca, derivato dal pinscher standard, ama giocare con i membri della famiglia e con i più piccoli. Ma è diffidente verso gli sconosciuti, per la sua tendenza a difendere il proprietario. Anche se si adatta molto bene alla vita di appartamento, il Pinscher nano è pieno di energia ed ha bisogno di muoversi e giocare.
Quindi le passeggiate quotidiane e un giretto al parco per socializzare con gli altri cani gli sono necessari. Nell’incedere è sempre elegante e sicuro di sé, bello nell’armonia del corpo piccolo ma ben proporzionato. Il mantello è nero, rosso o marrone; al tatto è liscio e compatto, e la perdita di pelo (corto) è minima. Il Pinscher adora la sua famiglia e ha bisogno del contatto fisico col proprietario: spesso infatti vuole dormire vicino a lui/lei, quasi a manifestare insieme il suo affetto e l’istinto di protezione.
Con i bambini è molto giocherellone, ma i piccoli vanno educati a relazionarsi correttamente con lui viste le sue dimensioni ridotte che lo rendono vulnerabile: il suo peso varia dai 2 ai 5 chili. Il Pinscher nano (che nella classificazione FCI è situato nella classe 2 con gli Schnauzer, i molossoidi e i bovari svizzeri) è un cane da guardia infallibile: nulla accade in casa o nelle vicinanze che sfugga al suo controllo e spesso abbaierà per avvisare il padrone. Impara in fretta ma ha un’attitudine ancestrale da cacciatore che talvolta può spingerlo a correre via per inseguire un’ipotetica preda.