Se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria della scorsa primavera, oggi Luca Ward non sarebbe stato uno dei concorrenti di Tale e quale show. «Carlo Conti mi aveva chiamato per la prima edizione del programma.
O forse era la seconda, ora non ricordo. Ma a quei tempi lavoravo molto a teatro, con le produzioni del Sistina. Quest’anno purtroppo i teatri sono fermi, così come la maggior parte dei set… E dunque: quale occasione migliore per affrontare questa sfida?».
In attesa di tornare a calcare le tavole dei palcoscenici di tutta Italia che l’hanno visto protagonista dei musical più belli degli ultimi anni, l’attore e doppiatore nelle scorse settimane ha dovuto interpretare qualcun altro. «Spero che il pubblico si sia divertito, anche se ho dovuto combattere con un mostro: la mia voce. Ho sempre lavorato con questa. In questo contesto la devo cambiare, quasi rinnegare. Ma è un gioco, a me piace giocare. E allo stesso tempo mi ha aiutato in vista dei miei prossimi impegni».
Ward, considera dunque Tale e quale show come una palestra? «Credo che mi servirà professionalmente. Io faccio musical, vado in scena e canto tutte le sere… Così sono rimasto allenato». In questa prima parte di stagione sia lei che gli altri due protagonisti del musical Mamma Mia! siete stati impegnati in Tv.
Sergio Muniz con lei a Tale e quale, mentre Paolo Conticini balla con le stelle, sempre su Rai Uno. «Sarà un caso? Scherzi a parte: una situazione come quella che stiamo vivendo non fa piacere a nessuno. Ma grazie a questo io e Carlo Conti siamo riusciti ad incontrarci e io ho potuto fare questa trasmissione, finalmente. E sono felice di fare questo programma con Sergio». Prima di voi due, era stato Conticini a partecipare alla gara: vi siete sentiti? Gli ha chiesto consigli? «Certo, sì.
Ho chiamato Paolo proprio quando era in forse la mia partecipazione. Ci conosciamo da tanto tempo, abbiamo lavorato insieme, andiamo molto d’accordo. Così gli ho chiesto un parere sincero e lui mi ha detto semplicemente: “Vai”. Poi ha argomentato: “Tu sei visto come il cattivo, come una iena e finalmente con questa esperienza il pubblico può scoprire il vero Luca Ward, che è un cazzaro pazzesco».
Qual è stata la reazione dei suoi familiari a casa? «I miei si sono molto divertiti. Mio figlio Lupo, che ha tredici anni, si è messo a ridere appena gli ho detto che avrei partecipato. Sia lui che mia figlia Luna, che di anni ne ha undici, seguono Tale e quale da sempre. Mia moglie Giada ha esultato».
Avete commentato le trasformazioni a cui si è sottoposto durante la settimana in vista della puntata del venerdì? «Non ho mai mandato a mia moglie e ai miei figli le foto prima. Voglio che per loro sia sempre una sorpresa a casa. Io, personalmente, non riuscivo neppure a riconoscermi: vedevo solo il personaggio e questo mi fa dire che la Rai, anche in termini di maestranze, non si smentisce mai. Tutte le persone che lavorano dietro le quinte sono fenomenali. Grazie a loro sono entrato davvero nella pelle di qualcun altro, non solo nei panni. Ed è impressionante.
Carlo ha bocciato i personaggi che per me erano scontati, mettendomi alla prova con nomi che rappresentano persone diametralmente opposte a me, totalmente lontane dalla mia personalità. Questo è servito a sorprendere il pubblico e se all’inizio temevo di essere in difficoltà, ho seguito il suo consiglio. Lui è una persona intelligente: mi aveva detto che sarei entrato in una dimensione diversa e così è stato». Al di là delle performance sul palcoscenico, ama cantare? «No. Non canto nemmeno sotto la doccia, anche perché la faccio in pochi secondi.