Numerosi dubbi della vigilia per Lucien Favre che dovrà valutare le condizioni di diversi giocatori e ieri ha anticipato: «Apettiamo per Guerreiro e Can, niente da fare invece per Meunier». Saranno soprattutto le fasce difensive a presentare una coppia inedita con Passlack al momento indiziato per la fascia sinistra e Piszczek a destra.
Il tecnico francese sente che la sconfitta dell’andata è stata un momento di svolta per i suoi: «Abbiamo perso ma da allora abbiamo imparato la lezione: siamo davanti e vogliamo rimanere primi, la Lazio è pericolosa ma se giocheremo il nostro calcio senza pressioni eccessive e senza errori potremo chiudere il girone al primo posto».
Il centrocampista Thomas Delaney, che farà coppia con Witsel a centrocampo, manda un messaggio ai compagni: «Dobbiamo difenderci meglio, eravamo sempre un passo indietro e soprattutto iniziare con grande concentrazione per evitare di stare sotto di 2 gol dopo 25 minuti».
Dove e come guardare la partita
Borussia Dortmund Lazio si disputerà questa sera, Mercoledi 2 dicembre 2020, alle ore 21.00 La partita sarà visibile sui canali Sky e nello specifico sui canali Sky Sport, sia sul satellite che sul digitale terrestre ed ancora Sky sport Arena al numero 204 del satellite. Ovviamente chi vorrà potrà seguire anche il match in diretta streaming. Gli abbonati potranno affidarsi a Sky Go per poter vedere il match, scaricando l’app su dispositivi mobili quali computer e notebook o ancora tablet e smartphone. Ci sarebbe ancora un’altra possibilità, ovvero guardare il match su Now Tv, il servizio di streaming live e on demand di Sky che da la possibilità di poter assistere ai più importanti incontri di calcio, ovviamente dopo aver acquistato uno dei pacchetti offerti.
È la partita più difficile da inizio stagione e arriva come un esamone dopo lo scivolone interno con l’Udinese. Come contro la Sampdoria, quando la Lazio perse 3-0 a Marassi prima di battere il Borussia Dortmund all’esordio in Champions League pochi giorni dopo, anche stavolta Simone Inzaghi si aspetta che le teste dei suoi possano già aver azzerato ansie e timori. Ma sarà anche la sfida tra la Scarpa d’Oro, ed ex di turno, Ciro Immobile e il Golden Boy di Tuttosport, Erling Haaland. «Sappiamo che siamo vicini a un ottimo traguardo – ha ammesso ieri il tecnico biancoceleste alla vigilia – però ci manca ancora qualcosa, ci sono due partite da disputare: ora abbiamo una gara molto importante contro una, a parere mio, delle migliori squadre d’Europa con un ottimo potenziale».
Al Signal Iduna Park la Lazio stasera può già mettere le mani sulla qualificazione agli ottavi di Champions. Seconda a un punto di distacco dai tedeschi e con 4 punti di vantaggio sul Bruges, che giocherà in contemporanea con lo Zenit: «Manca ancora qualcosa – dice Inzaghi – per l’aritmetica certezza del passaggio turno, ma bisogna entrare tra le prime 16 d’Europa, per noi sarebbe un grandissimo traguardo.
Dobbiamo giocarci la partita nel migliore dei modi, sapendo che dipendiamo da noi. Poi a fine partita vedremo il risultato di Bruges-Zenit. Vogliamo arrivare senza l’affanno di giocarci la qualificazione all’ultimo turno». A suo favore, i tamponi della Uefa stavolta non hanno giocato brutti scherzi. Inzaghi ritrova infatti tutta la rosa a disposizione, con gli unici indisponibili che restano il lungodegente Lulic e il kosovaro Muriqi.
Per i biancocelesti c’è anche da cancellare proprio quel pesante 1-3 subito in casa domenica con l’Udinese: «Domenica abbiamo peccato di presunzione, si può perdere una partita ma non in quel modo. L’abbiamo analizzata, dobbiamo resettare al più presto e guardare avanti», afferma Inzaghi. In attacco spazio ancora all’accoppiata Immobile-Correa. Nel 3-1 dell’andata all’Olimpico il bomber biancoceleste segnò il gol del vantaggio. Stasera per l’ex attaccante giallonero sarà la prima volta al Dignal Iduna Park dopo averci giocato nel 2014/15 da padrone di casa: «Ciro è sempre molto continuo e non solo per i gol – ha aggiunto Inzaghi – ma anche per le prestazioni e per l’apporto che dà alla squadra. Anche Haaland sarà un osservato speciale: è un grandissimo giocatore, capace di segnare in ogni partita».
A centrocampo torna titolare Lucas Leiva, dopo il primo tempo passato in panchina contro i friulani domenica: «Teniamo tanto al campionato – chiarisce il brasiliano -, con l’Udinese non abbiamo disputato una grande gara. E anche prima del Borussia avevamo avuto una sconfitta pesante. La squadra è matura per gestire queste partite, ma non troviamo scuse. Non penso sia perché pensavamo al Borussia. Abbiamo una bella occasione per ripartire e una partita con il Dortmund è una grande opportunità». A chi gli ricorda la vittoria dell’andata, l’ex Liverpool obietta: «Sì, abbiamo fatto una buona partita ma stavolta sarà diverso. Loro giocano in casa e, anche senza il pubblico, sarà difficile. Se giochiamo come nelle prime quattro partite di Champions abbiamo grandi chance di uscire con una vittoria. Dovremo aspettare anche tutto il girone, ma la squadra ha dimostrato di avere tanta voglia e un approccio perfetto. Dobbiamo continuare così».
Tanti i dubbi di formazione. Sicuro il ritorno di Milinkovic-Savic in mezzo al campo e opposto a Luis Alberto, mentre sugli esterni potrebbe profilarsi un turno di riposo per Lazzari, sostituito da Marusic a destra (in alternativa a riposare sarebbe Fares) e in difesa si rivede Luiz Felipe (ancora da valutare le sue condizioni) con Hoedt e Acerbi. Dubbio in porta tra Strakosha e Reina, con l’albanese che è reduce da tre gol incassati e tanti errori dalla sua gara di ritorno tra i pali con l’Udinese e lo spagnolo che invece lancia messaggi sui social postando la sua foto e la scritta: “Champions mood”. Bel dilemma per il tecnico. Un’altra buona notizia è che oggi si è rivisto Angelo Peruzzi a bordo campo durante la rifinitura. Il club manager biancoceleste aveva temporaneamente lasciato in sospeso il suo incarico a seguito di una lite con il presidente Claudio Lotito per la gestione del caso Luis Alberto legato alle polemiche dello spagnolo sull’aereo dei biancocelesti.
Una gabbia per Haaland. La Lazio cerca stasera a Dortmund il pass per gli ottavi di Champions League. Qualificazione matematica in caso di vittoria e possibile anche con un pareggio e perfino con una sconfitta se il Bruges, rispettivamente, pareggia o perde con lo Zenit.Mastasera in ballo c’è pure il primo posto nel girone, che significherebbe più soldi per il club e un ottavo di finale più abbordabile per la squadra. Per il primato, però, è fondamentale vincere stasera. Impresa per niente semplice per la squadra di Inzaghi, a meno che…
Pericolo Haaland …a meno che non si riesca a fermare quel ciclone di nome Haaland. Il Borussia Dortmund, in questo momento, è soprattutto lui. Basta vedere i numeri dell’attaccante norvegese. In questa stagione ha finora segnato qualcosa come 17 gol in 14 partite giocate con il Dortmund tra Champions, Bundesliga, coppa e supercoppa nazionale. Non da meno è stato il suo comportamento in nazionale, con cui ha realizzato 6 gol in 4 partite. Per un totale da brividi che fa 23 reti in 18 match disputati, alla siderale media di 1,27 a gara.
La Lazio ha potuto saggiare la sua letalità nella gara di andata. Fu una serata perfetta per i biancocelesti, che non sbagliarono quasi nulla. Ad Haaland concessero una sola opportunità e lui la trasformò in gol, rimettendo in carreggiata il Borussia prima che Akpa Akpro chiudesse definitivamente i conti con la rete del 3-1. La gabbia mobile Haaland è alto, ha ottimi piedi, è forte fisicamente ed anche veloce. Praticamente completo, praticamente immarcabile. Ecco perché segna tanto. Ma provare a limitarlo si può. Inzaghi ha studiato una gabbia mobile per contenerlo. Sarà composta da Luiz Felipe a destra, Hoedt al centro e Acerbi a sinistra.
Tre centrali veri, insomma, mentre di solito l’allenatore biancoceleste ne mette almeno uno (se non due) più votato alla costruzione e al fraseggio basso. Ma con Haaland non si possono correre rischi. All’occorrenza a dare una mano ai tre difensori potrebbe essere pure Milinkovic, l’unico tra i centrocampisti in grado di contrastare fisicamente il norvegese. Il Sergente, in panchina domenica con l’Udinese, farà questa sera il suo ritorno in campo dopo la quarantena trascorsa in Serbia per il covid.
Chiuderla subito Come si è visto nella gara di andata, il Borussia è una formazione che concede parecchio. Se la Lazio riuscisse a limitare la sua bocca da fuoco, come fece all’Olimpico, le probabilità di portare a casa il risultato sarebbero notevoli. È quanto si augura Simone Inzaghi: «Proveremo a chiudere subito il discorso qualificazione. Non sarà facile, però all’andata abbiamo vinto meritatamente e cercheremodi ripeterci ». Il tecnico potrà disporre di una rosa quasi al completo.
Mancheranno soltanto l’infortunato Muriqi e il lungodegente Lulic. Se dietro l’allenatore si affiderà alla gabbia anti-Haaland, in avanti chiederà al suo super-bomber di risolvere la pratica. Il ritorno Per Immobile sarà tra l’altro una partita speciale. L’attaccante torna infatti per la prima volta da avversario nello stadio che fu suo nella stagione 2014- 15. Non fu un’annata felice per Ciro, che però proprio col Borussia conobbe la Champions. A Dortmund lo lasciarono andare via senza rimpianti, ma a distanza di anni i rimpianti sono arrivati. E stasera Immobile, anche se non è tipo da serbare rancore, farà di tutto per acuirli. Non ha i numeri stagionali di Haaland, però pure lui sta segnando parecchio. Tra campionato e Champions sono stati finora 8 i suoi gol in nove partite. Media di quasi un gol a gara, che però in Champions diventa di 1,5 a partita, visto che ha segnato 3 reti in due partite. La sfida allo spauracchio Haaland è già lanciata.