Roma – Genoa dove vedere Streaming Gratis Diretta Live Tv Sky o Dzan (Ore 12:30)

Storie di amori e delusioni, di amarezze e pure di qualche rimpianto. Il giorno in cui Kevin Strootman ha rimesso piede in Italia, il 15 gennaio scorso, c’è stato solo un momento in cui durante la sua presentazione ufficiale la voce s’era incrinata.

Non a caso, proprio quando il discorso scivolò sui suoi trascorsi giallorossi. Un amore interrotto, ma mai tramontato, e lo dimostrarono pure le (tante) telefonate di bentornato ricevute dal suo vecchio mondo romanista. Oggi le loro strade si incroceranno di nuovo dopo la separazione del 2018, e insieme al suo sarà un ritorno anche per Mattia Destro, un altro ex che in giallorosso ha segnato (e non poco), ma senza che scoccasse mai davvero la scintilla con la piazza.

Oggi per loro è una gara speciale, anche se il Genoa si presenta all’Olimpico con l’assenza pesante di Perin, infortunato dell’ultima ora, e sostituito fra i pali da Marchetti.

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La rincorsa alla Champions, in ottica Roma, deve avvantaggiarsi di turni di campionato come questo. Dove due scontri diretti tra le prime (Inter-Lazio e Juve-Lazio) faranno perdere punti a qualcuna delle big. I giallorossi ne possono approfittare, a patto che battano nel lunch-match il Genoa.

Fonseca è chiamato a confermare il trend che lo vede giganteggiare con le medio-piccole: dei 47 punti ottenuti in campionato, 44 arrivano con le squadre dal nono posto in giù. En-plein di vittorie con tutte, meno il pareggio con il Benevento di un paio di settimane fa. Per bissare il successo in trasferta di Firenze, il tecnico si affida ancora a Mayoral, a secco da 5 turni di campionato: «È vero che non ha trovato il gol ultimamente ma ci aiuta molto nello sviluppo della manovra. I suoi sono numeri importanti in relazione al tempo giocato», la difesa del portoghese. Che oggi dovrà fare a meno di Kumbulla, Veretout e Dzeko, oltre al lungodegente Zaniolo. Convocato Reynolds, possibile turno di riposo per Mkhitaryan, aperto il ballottaggio in mediana. Tutto dipende dalla posizione di Pellegrini: se il capitano giocherà al fianco di Pedro, spazio al doppio regista (Villar più Veretout). Altrimenti, il nazionale azzurro scivolerà a centrocampo con chance da titolare per El Shaarawy.

Di certo in difesa, con Kumbulla squalificato e Ibanez ancora infortunato, rientra Smalling. Gara quella col Genoa da non sottovalutare: «Sarà molto difficile perché con Ballardini il Genoa è diventata una squadra fortissima. Giocheranno in difesa? Non credo, con il nuovo allenatore sono diventati aggressivi e pressano alti». Un endorsement che somiglia più ad un auspicio che ad una reale certezza. Intanto la Roma continua a perdere i pezzi. Con il ko di Veretout sono 44 gli infortuni riportati in stagione dai giallorossi (dato tratto da ‘Injuries’, la nuova piattaforma realizzata da Noisefeed). Fonseca ha una spiegazione e una soluzione: «Il problema è che si gioca troppo. Come risolverlo? Giocando meno. Non è né giusto tantomeno umano giocare così tanto».
Ripartire dalla prestazione nel derby provando a compiere l’impresa. Un obiettivo non semplice quello del Genoa atteso oggi dalla sfida alla Roma. Campo tabù l’Olimpico giallorosso come raccontano le statistiche, nessuna vittoria, pochi pareggi e tante, troppe sconfitte. Il tutto perdendo alla vigilia due elementi come Mattia Perin e Goran Pandev. Il primo alle prese con un leggero fastidio muscolare, dunque stop per precauzione, il secondo fermato dalla sciatalgia come già accaduto in passato. Ritrova però Rovella che con Cassata permetterà al tecnico di aumentare le opzioni nei cambi per la mediana. Di fronte una Roma che con le medio piccole domina ma non sarà un Genoa impaurito. «Non saremo timorosi – ha detto Ballardini-. Il Genoa fa un altro campionato con un altro obiettivo e tutti conosciamo la realtà attuale ma da quando sono arrivato, non parlo mai del periodo precedente al mio perché non lo conosco, il Genoa è stata una squadra che in campo ha rispettato gli avversari ma si è anche fatto rispettare in tutte le partite. Andremo a Roma sapendo di giocare contro una squadra che se concedi spazio e se tu magari non riesci a condizionarli, a prenderli subito e se li fai giocare tranquillamente, prendono consapevolezza nei loro mezzi e diventano straordinariamente pericolosi. Il nostro obiettivo è quello di metterli in difficoltà quando avremo la palla noi e di provare a limitare la loro bravura quando l’avranno loro». Per farlo Ballardini si affida al ritorno di Czyborra sulla fascia sinistra con Zappacosta che riprenderà il suo posto a destra dopo la grande prova di mercoledì condita da un bellissimo gol.

Finalmente Chris Smalling. Laddove quel finalmente è legato al desiderio ed alla voglia di riveder lo ai livelli della scorsa stagione. Già, perché se c’è un motivo predominante nel rendimento difensivo non eccezionale della Roma è proprio legato alla presenza del centrale inglese. Per i tanti infortuni che lo hanno tenuto spesso fuori causa o che, comunque, ne hanno limitato il rendimento anche quando è potuto scendere in campo. Dopo il rodaggio nel finale della partita di Firenze, oggi Smalling tornerà di nuovo dal via. Non succedeva dal 31 gennaio scorso, Roma-Verona, quando Chris fu costretto a lasciare il campo per un problema al flessore della coscia sinistra. L’ennesimo stop di una stagione nata sotto una stella non fortunata.

I problemi di Smalling sono iniziati appena tornato a Roma, con una distorsione al ginocchio sinistro che gli ha procurato dei problemi anche nei mesi successivi. Con il ginocchio che ogni tanto si infiammava e che andava tenuto sempre sotto controllo. Poi ci si è messa anche un’intossicazione alimentare e questo problema finale al flessore della coscia sinistra. Esattamente la stessa gamba del ginocchio che gli dà fastidio, appunto, e che, inevitabilmente, finisce con condizionare tutta la muscolatura dell’arto. A conti fatti, dunque, da quando Smalling è tornato in giallorosso ha saltato per infortunio ben 14 partite sulle 31 in cui è stato a disposizione (a cui aggiungere l’assenza in Coppa Italia con lo Spezia, quella però per scelta tecnica). La speranza, sia per Chris sia per la Roma, è che adesso i problemi siano finalmente stati messi tutti alle spalle e che l’inglese possa tornare a giocare senza condizionamenti particolari. E senza fastidi. Anche perché di lui la Roma ha un bisogno assoluto.

I numeri, infatti, parlano chiaro. La Roma in questo campionato ha subito finora sul campo ben 35 gol (38 se si decide di considerare anche lo0-3a tavolino con il Verona, partita finita in realtà 0-0), il che ne fanno la nona difesa del campionato. Non proprio un rendimento da big, non la strada giusta per arrivare in Champions League. Ecco perché la Roma spera che con il ritorno del suo «ministro della difesa» le cose possano migliorare. Smalling può regalare sicuramente maggiore esperienza, più personalità a tutto il reparto, ma anche maggiore efficacia sull’uomo e anche nelle marcature preventive. Probabilmente per rivedere il muro della scorsa stagione bisognerà aspettare ancora un po’ e soprattutto sperare che quel ginocchio sinistro smetta di fare le bizze e di dargli fastidio. In tal caso Fonseca è però sicuro che anche il rendimento difensivo della sua Roma potrà di colpo essere migliore di quanto non lo sia stato fino ad oggi.

Nel frattempo la Roma ha ufficializzato la semestrale, sui cui conti incide però il fatto che l’esercizio 2019/20 risente di una stagione rimodulata in via straordinaria sui 14 mesi, mentre quella attuale sarà di dieci mesi. Di fatto, alcuni costi e ricavi delle gare del 2019/20 sono stati traslati nell’esercizio attuale (nell’attuale semestre, ad esempio, sono inclusi 29,6 milioni di ricavi e 9,8 di costi operativi). La perdita è di 74,8 milioni (contro gli 87 dell’esercizio precedente), i ricavi risultano superiori (da 98,70 a 94,64), ma in realtà sono in calo di 11,3 milioni. E l’Europa League (compreso l’ottavo della scorsa stagione) finora ha portato in cassa 15,3 milioni. I costi, infine, sono di 118,4 milioni contro i 123,9 dell’anno precedente, inclusi però i 9,8 contabilizzati ma relativi alla gestione precedente.