Non è bastata la bacchetta magica portafortuna nascosta nel vestito. Laura Pausini non ha vinto l’Oscar 2021. La nostra cantante era candidata nella categoria Miglior canzone con il brano Io sì (Seen), scritto per la colonna sonora del film La vita davanti a sé di Edoardo Ponti. Il film del figlio di Sophia Loren, splendida interprete del lavoro, era il portabandiera dell’Italia, con la canzone della Pausini, a questa edizione degli Oscar, la numero 93.
Ma il tifo unanime che ha accompagnato Laura fin dall’annuncio della nomination non è bastato ad aiutarla a mettere le mani sulla statuetta dorata. «Qua si trema, siamo tutti molto felici » aveva detto la Pausini poco prima dell’inizio della cerimonia. «È un’emozione grandissima, un’emozione nuova. Non voglio abituarmi a ricevere dei premi. A questi non avevo neanche mai pensato. In questi 28 anni di carriera non mi sono mai scritta niente, ma questa volta mi sono preparata il discorso».
A consolarla della mancata vittoria, oltre all’affetto dei suoi fan in tutto il mondo, l’amore della sua famiglia, compagno Paolo Carta in prima fila. Una consolidata storia d’amore che dura ormai da ben 16 anni, quel la tra Laura e Paolo. Lei, 46enne da Faenza, è nota in tutto il mondo grazie alle sue hit internazionali. Lui, 57enne originario della Sardegna ma nato a Roma, è un apprezzato chitarrista e produttore discografico. Dalla loro unione otto anni fa è nata Paola, bella come il sole.
Di recente la cantante ha voluto condividere i suoi festeggiamenti per i 16 anni d’amore con alcuni scatti postati sui social. Immagini dove comparivano palloncini a forma di cuore, una torta al cioccolato ricoperta di pasta di zucchero bianca e decorata con macaron rossi, musica romantica e un tenero scatto della coppia, i due abbracciati e complici. «Quando nelle mie canzoni vi auguro di innamorarvi, vi auguro di essere come noi che dopo 16 anni sembra ancora il primo giorno» ha scritto a contorno delle immagini.
La Pausini e Carta non si sono mai sposati, ma il matrimonio per loro non è una priorità. «Fino a qualche anno fa» ha detto lei «non volevo sposarmi perché le coppie gay non avevano lo stesso diritto. Ora credo nelle strade alternative e in tutto ciò che è inaspettato e sorprendente». L’artista romagnola era raggiante per la candidatura all’Oscar: «Devo tutto a Sophia: è lei che mi ha voluta, che ha fatto il mio nome», raccontava emozionata la cantante che nella “notte delle stelle” era fasciata in uno scintillante Valentino. «Purtroppo non è potuta venire mia figlia.
Viaggiare con bambini in America oggi è praticamente impossibile a causa delle restrizioni. Da vera stella di casa, è stata Paola a trovare le parole per farci partire più sereni. La partenza non è stata comunque facile per me, avrei desiderato averla con me in un momento così importante. Ma ogni giorno imparo da lei, la sua allegria e la sua forza mi fanno capire che si, sono una mamma tanto fortunata». E la bacchetta magica? «La porto con me da quando ho vinto il Grammy nel 2006». Stavolta non ha funzionato, ma lo sappiamo tutti: la vera magia è l’amore.