Dove e come vedere Inter – Sheriff Diretta Live Tv Sky o Dzan

Questo articolo in breve

Inter Sheriff si giocherà oggi martedì 19 Ottobre 2021. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 20.45. Il match sarà visibile su Smart TV grazie all’applicazione di dazn e sarà disponibile anche sulle console di gioco xBox ovvero One, One S, One X, Series S e Series X e PlayStation PS4 e PS5. Sarà anche visibile attraverso i dispositivi come Amazon Fire TV stick Google Chromecast e timvision box. Disponibile anche la diretta streaming di Inter Atalanta sempre su dazn o tramite pc collegandosi direttamente al sito ufficiale e inserendo le proprie credenziali per accedere al catalogo degli eventi. Si potrà assistere al match in diretta streaming, sempre attraverso Dazn collegandosi attraverso dei smartphone e tablet.

Lottatore, in campo e nella vita. Uno di quei calciatori che non mollava mai e battagliava dal primo all’ultimo minuto. Oggi Roberto Bordin ricopre il ruolo di et della Moldavia. Per una carriera da primo allenatore iniziata a Trieste e proseguita sulla panchina dello Sheriff Tiraspol: «Venni contattato da quello che era stato il direttore sportivo del Cluj quando io ero il vice di Mandorlieri in Romania. Prima di accettare, chiesi informazioni a Ionita, che conoscevo dai tempi del Verona e che adesso è un mio giocatore in nazionale.

Mi consigliò di andare, assicurandomi che fosse un club molto organizzato. Arrivato a Tiraspol trovai atleti di qualità e impianti incredibili: il top per un allenatore, mi brillavano gli occhi. Accettai con entusiasmo: vincemmo due campionati, una coppa nazionale e ci qualificammo per l’Europa League, dove conquistammo ben 9 punti nel girone. Eravamo diventati come una famiglia, fu un’esperienza molto positiva».

Oggi si vedono i frutti di un lavoro iniziato da lontano. «Noi sfiorammo il passaggio del turno. Ma il sogno del presidente Gusan era quello di raggiungere i gironi di Champions League. La società è giovane, gli investimenti importanti. La rosa attuale è composta per lo più da stranieri ed è molto competitiva. Si tratta di un anno storico per lo Sheriff: con i 6 punti conquistati ai danni di Shakhtar e Real Madrid, adesso si parla in tutto il mondo di un club fino a qualche tempo fa sconosciuto ai più».

Insomma, un progetto ben strutturato. «Il centro sportivo dello Sheriff è stato premiato da Platini. In un paesaggio spoglio, in aperta campagna, si ergono pure da lontano queste strutture enormi, azzurre, con tre stadi all’interno, di cui uno coperto che può ospitare sino a cinquemila persone, perfetto quando nevica. C’è una piscina olimpionica, la foresteria, una clinica privata. Una cosa esagerata: il massimo per ogni tecnico.

E anche per i giocatori, potersi allenare in condizioni ideali, porta a quel qualcosa in più da poter offrire. Il presidente è molto esigente e competente. Quando firmai, ricordo che parlammo di Simeone e della sua grinta. E il dg Vazha Tarkhnishvili, un ex giocatore della squadra, è una persona molto presente. C’era e c’è tutto per fare bene».

Come vede la partita di San Siro? «Lo Sheriff è una mina vagante, non ha nulla da perdere, se la giocherà alla morte, provando a sfruttare quell’atteggiamento avuto anche a Madrid, dove la squadra ha giocato molto alta, creando quattro-cinque azioni e segnando due gol. Alla fine è stato premiato il coraggio che hanno avuto, poi certo, c’è stato anche un pizzico di fortuna, ma quella devi andartela a cercare. L’Inter è uno squadrone, ma le partite devono essere giocate».

Chi sono i calciatori più temibili dello Sheriff? «Per ora ha fatto la differenza il collettivo. Ma nomino Cristiano da Silva, l’uomo assist della squadra che ho proposto anche in Italia, dato che pure in Serie A potrebbe fare la differenza: è forte, veloce, resistente, dal buon piede. Occhio anche a Traore che nell’uno contro uno sa essere pericoloso».
Non una partita dall’esito scontato.

«Lo Sheriff deve mantenere i piedi per terra, sapendo che può rischiare. Non so se sarà una gara equilibrata: l’Inter resta una formazione importante, una macchina da guerra. Ma davanti troverà un avversario che darà più del massimo. E se lasci spazi e ti scopri, come successo al Real, potrebbero essere decisivi gli episodi».