Orietta Berti ci svela il suo menù di Natale

Questo articolo in breve

È stata la regina dell’estate grazie alla fortunatissima collaborazione con Fedez e Achille Lauro. Oggi Orietta Berti, la più amata dai giovani, si avvia a concludere il suo 2021 con un’interessantissima novità. L’usignolo di Cavriago, infatti, ha lanciato un nuovo singolo nato dalla collaborazione con Hell Raton. Il giudice di X Factor è infatti il produttore di Luna piena, il suo nuovo singolo, destinarto a diventare il tormentone dell’inverno. «Spero di ritrovare presto i cari Fedez e Achille, che ringrazierò sempre per la bellissima estate vissuta insieme e per aver creduto in Mille, un brano che è diventato qualcosa di più di una semplice canzone» racconta lei.

Entusiasta per il nuovo impegno: «Il mio nuovo brano, Luna Piena, è nato dalla straordinaria collaborazione con Manuelito Manuel Zappado, che il pubblico conosce anche come Hell dove ha vinto l’ultima edizione con il suo “protetto” Baltimora. Insieme alla sua gang Machete abbiamo realizzato un bellissimo che spero possa piacere e far ballare tutti, portando tanta energia al pubblico». Pubblico che la segue con affetto anche in Tv, a The Voice Senior.

Come sta vivendo l’esperienza come coach? Più difficile essere solista o coach? «Già in passato ho vestito i panni della coach in programmi talent come Ti lascio una canzone e Ora o mai più, ma questa esperienza con The Voice Senior è qualcosa di diverso. Prima di tutto mi hanno accolto tutti con grande affetto, da Antonella fino ai miei colleghi giudici e coach. Poi, il fatto che i concorrenti siano adulti e maturi, gioca decisamente a loro favore, perché non hanno timori o dubbi di sbagliare o non piacere, ma semplicemente si godono il momento magico della gara e le tante emozioni che questo momento porta con sé.

Tutto questo il pubblico a casa lo percepisce. Ovviamente fare il coach è per certi versi più facile, però a volte non resistiamo e sia io che i miei colleghi, che siamo nati per cantare, duettiamo tra di noi». Intanto, si avvicina il Natale e lei è nota anche per le sue abilità ai fornelli. Cosa preparerà per i pranzi e le cene delle Feste? Su quali piatti e ingredienti farà più affidamento? Cosa non può mancare sulla sua tavola? «Se sarò a casa con la mia famiglia preparerò pranzi e cene con i nostri piatti emiliani della tradizione: di magro per la vigilia, con tonno e stortino (o capitone) come antipasti, accompagnati da salse e verdure, mentre per primo tortelli verdi con salvia.

Invece per il pranzo di Natale non potranno mancare i cappelletti in brodo, seguiti dal nostro lesso emiliano fatto con carni miste. Farò affidamento sulla tradizione cui sono molto legata in particolare durante le festività. E non mancheranno “I biscotti dell’Orietta” fatti con Le Farine Magiche: da gustare come dessert (accompagnati da una zuppa inglese) o da regalare ad amici e parenti che mi faranno visita».

Ci sono due scuole di pensiero: cena della vigilia, 24 dicembre o pranzo di Natale, 25 dicembre. Qual è il vero momento natalizio a tavola per lei? «Devo dire entrambi, perché la vigilia è carica di emozioni, di entusiasmo per l’arrivo finalmente del Natale ed è una serata magica. Mentre il giorno di Natale significa per me il calore e l’affetto della famiglia, dove tutti ci ritroviamo, ci fermiamo e ci ricordiamo e godiamo della meraviglia dello stare insieme».

Dopo quello “sospeso” del 2020, anche quello del 2021 potrebbe essere uno “strano” Natale. Qual è dunque il suo stato d’animo in questo momento? «Sono ancora molto attenta perché con questa pandemia non si può ancora abbassare la guardia. Sicuramente sembra una situazione migliore rispetto al 2020, però bisognerà rispettare sempre le regole e speriamo che il prossimo anno segni davvero un ritorno alla libertà per tutti, per poterci riabbracciare senza paure e senza titubanze». Il regalo di Natale più bello mai ricevuto? «La salute e l’affetto dei propri cari: quelli sono i regali più belli».