La gavetta, il successo. Poi qualche scelta infelice, la ricaduta nell’oscurità. Quindi, piano, la risalita, i traguardi inseguiti uno dopo l’altro, ripartendo dai gradini più tassiano a conquistare il vertice assoluto della programmazione Rai, il Festival di Sanremo. E ‘ questa in sintesi la storia di Amadeus, il conduttore televisivo che ha ora il compito, difficile ma entusiasmante, di eguagliare i successi di Claudio Baglioni alla conduzione e alla direzione artistica del Festival della canzone italiana edizione 2020.
Come ha accolto il conduttore la notizia? Quali sono i suoi progetti? Il suo nuovo Sanremo ha già preso forma, almeno nella sua testa? E ci sarà un ruolo anche per sua moglie Giovanna Civitillo in questa impresa?
Per saperlo, pubblichiamo, per gentile concessione della testata e del suo direttore Francesco Piccinini, questa intervista realizzata dal giornale web FanPage.it da Eleonora D Amore, in cui Amadeus racconta nel dettaglio le sue emozioni, le sue speranze, le sue idee in questo frangente così importante della sua vita professionale.
Non voglio trattenere l’entusiasmo. E’ un entusiasmo da ragazzino, perché è appunto una cosa che sognavo da quando ero ragazzino. E’ un numero importante per Sanremo, si parla della 70esima edizione. E cercherò di fare in modo che sia un evento nell’evento, perché Sanremo è già storicamente un evento».
Ha già qualche idea per il Sanremo firmato Amadeus? «Non ci ho ancora pensato, perché per Sanremo le cose vanno pensate nei tempi giusti. Prima non avevo ipotizzato nulla, perché non avevo il mandato per fare quello che ritenevo giusto. E se non hai il mandato te la canti e te la suoni da solo. Ora invece che ho il mandato, ovviamente sto cercando di mettere in ordine le idee che in questi mesi, o anche in questi anni, ho avuto quando ho pensato come sarebbe potuto essere il mio Sanremo».
Qual è la prima cosa cui metterà mano? «Il primo passo sarà individuare la squadra di collaboratori, gli autori, da nominare entro fine mese. Io amo il lavoro di gruppo: prima formiamo la squadra di lavoro, solo dopo ci mettiamo a lavorare. Poi dovremo affrontare Sanremo giovani, che è il primo in ordine cronologico, quindi il Festival di Sanremo, la commissione che sceglierà le canzoni e tutto il resto».Si parla di una possibile partecipazione del suo grande amico Fiorello e di Jovanotti.
«Ma magari potessi avere con me Fiorello e Jovanotti. Loro sono degli amici e quindi, chi lo sa, si mettono d’accordo per farmi una sorpresa. Non mi devono neanche avvisare. Non potrei pensare a un Sanremo senza pensare a Fiorello che magari viene senza dirmi cosa vuol combinare, perché qualunque cosa vorrà venire a fare, la farà alla grande».
Ci sarà spazio anche per sua moglie Giovanna Civitillo? «Giovanna per me è importantissima, la serenità che ho sul lavoro me la dà lei nella vita privata. Lei sarà felice di seguirmi, di guardarmi, di osservarmi e di consigliarmi , perché lei è la prima consigliera, la prima persona cui mi affido e della quale mi fido. In questo momento non so se potrà salire sul palco. Stiamo valutando tante possibilità, ma non c’è nulla di certo, quindi inutile per ora fare ipotesi».
Che criteri adotterà nella scelta delle canzoni? «Mi auguro di avere la capacità di individuare canzoni che possano durare negli anni. Questa è la cosa più importante. Vorrei che un giorno si potesse dire che in quell’edizione c’erano tanti pezzi che si ascoltano ancora e si ricordano. Siccome questo è il Festival della canzone italiana, il nostro primo obiettivo sarà essere capaci di individuare dei successi».