Alberto Angela contro Maria de Filippi, il duello Tv del sabato sera chi la spunterà?

Questo articolo in breve

L’autunno televisivo è stato segnato da una delle sfide più sorprendenti degli ultimi anni. Parliamo di quella che, mettendo faccia a faccia Amici celebrities, su Canale 5, versione “Vip” del celebre talent, e la divulgazione scientifica di Ulisse, su Rai Uno, ha visto contrapporsi sul ring del sabato sera l’inedita coppia di “rivali” formata da Maria De Filippi e Alberto Angela.

E la sfida ha avuto un esito a sorpresa: a vincere infatti, anche se di un’incollatura, è stato Angela. Per due sabati consecutivi infatti Ulisse ha fatto registrare una percentuale di share lievemente superiore a quella della contendente, finora considerata invincibile. Un risultato che, com’è ovvio, ha inorgoglito i vertici della Rai, e specialmente la direttrice Teresa De Santis, soddisfatta di aver scommesso sulla cultura nella delicata collocazione del sabato sera. E benché i dati effettivi non parlino di un vero e proprio sorpasso (la differenza si è attestata infatti a meno di mezzo punto di share), il responso del pubblico resta comunque significativo.

E ora il duello si ripeterà nei prossimi due sabati, il 19 e il 26 ottobre: mentre Alberto Angela proporrà le ultime due puntate di Ulisse, la prima dedicata alla Sicilia del Gattopardo, la seconda alla Val Camonica e alle incisioni rupestri lasciate laggiù da una civiltà preistorica, la De Filippi, in cerca di rivincita, gli si contrapporrà con Tu sì que vales, show, “talent” già molto ben sperimentato, che lei non solo produce, ma di cui è anche protagonista come giurata. Riuscirà Maria a rovesciare il verdetto della prima sfida? Lo sapremo presto.

Appaiono molto diversi la De Filippi e Angela, ma in realtà qualcosa li unisce: sono diventati divi del piccolo schermo quasi per caso, e con un contributi “parentale”. Lei, Maria, grazie all’intuito del marito Maurizio Costanzo, che ne intravide il potenziale dopo aver ben conosciuto dietro le quinte la sua intelligenza e la sua abilità. Lui seguendo invece le orme del padre Piero Angela, il primo grande divulgatore scientifico della Rai, di cui ancora oggi raccoglie l’eredità.

Se però della prima sappiamo tutto, del secondo c’è ancora qualcosa da scoprire. Nato a Parigi, dove il padre era inviato Rai, nel 1962, Alberto Angela ha studiato tra la Francia e l’Itali a perfezionandosi nelle più prestigiose università americane. Alla fine degli anni Ottanta, dopo una decina d’anni trascorsi fra scavi archeologici in Africa e Asia, ha iniziato a lavorare per la televisione svizzera approdando infine in Rai nel ’90. Prima da autore e poi da conduttore, ha sempre preferito l’avventura in luoghi esotici e sul campo, alle registrazioni in studio. Una passione, questa, che oltre alla viscerale curiosità dello studioso deve sicuramente alle abitudini di famiglia: «Sia mia madre che mio padre», ha raccontato infatti al Corriere, «mi hanno dato la stessa cosa: l’apertura mentale, la voglia di esplorare il mondo. Facevamo viaggi con gli zaini».

I due contendenti, la De Filippi e Angela, sono il simbolo, l’incarnazione di due generi di Tv molto distanti. Quella targata De Filippi è una Tv trascinante, puro intrattenimento e capace di solleticare emozioni alla portata di tutti. La Tv di Angela trova invece spazio sul lato opposto a quello dei sentimenti, nel tentativo, non facile, di far conoscere aspetti della scienza, della storia, dell’antropologia a una platea che sia il più ampia possibile.

Il format De Filippi, Vip o meno che sia, resiste dal 2001: è stato declinato in mille modi, ma sostanzialmente ha il pregio di non aver mai realmente tradito se stesso. D’altronde, per quanto gli autori e le intuizioni della padrona di casa siano sempre riusciti a rinvigorire il “talent”, un programma del genere non può dare l’illusione di un infinito rinnovamento senza il pericolo di snaturarsi. E ad ogni modo, un calo di ascolti dopo tanti anni è fisiologico, persino scontato.

Alberto Angela ha invece dalla sua

l’opportunità di voltare continuamente pagina, di cambiare ogni volta scenario, epoca e direzione del racconto pur mantenendo inalterata la propria cordialità narrativa. Ed è forse questa l’arma con cui lo studioso è riuscito stavolta a catturare l’attenzione e del consueto pubblico adulto e soprattutto dei più giovani, cioè la fascia di spettatori più ambita dalla Tv De Filippi. Infatti il tratto distintivo di Angela, ereditato dal padre Piero, è senz’altro la capacità di approfondire qualunque racconto storico-culturale con uno stile immancabilmente placido e garbato. Un simile aplomb, insieme alla fascinosa preparazione e al carisma dell’uomo d’altri tempi, è riuscito in questi anni a far intercettare ad Alberto Angela un insospettabile sottobosco di giovanissimi che, anche sul web, guarda a lui con ammirazione e lo ha eletto a simbolo di una Tv di cui se i più anziani provano una certa nostalgia, le menti fresche sentono evidentemente la mancanza. Gioca a suo favore anche un’eleganza di modi lontana anni luce dalle polemiche urlate, o dall’incalzante competizione di cui il talent crede invece di aver ancora bisogno per sopravvivere.

La cultura batte i talent allora? Diffìcile dirlo adesso, Alberto Angela è uno, i talent della De Filippi sono tanti, e ancora oggi portano milioni di ascolti e milioni di investimenti pubblicitari . Maria resta e resterà a lungo la regina della televisione. Ma forse deve trovare il modo di diventare un pochino più “culturale” anche lei. Per rinnovare un genere che non potrà ripetersi sempre uguale in eterno.