Sono sempre di più gli 11enni che praticano il SEXTING. Ecco in cosa consiste

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In Italia 2 adolescenti su 5 hanno fatto sexting almeno una volta e il primo messaggio hot lo hanno inviato fra gli 11 e i 14 anni. Un teenager su 10 ha inoltre fatto selfie intimi o senza vestiti, e il 3 percento pubblica queste foto sui social.

I dati sono di Pepita Onlus, associazione impegnata a sensibilizzare i ragazzi sui rischi del web. I risultati dell’indagine sono stati diffusi in occasione della firma di un protocollo d’intesa contro il cyberbullismo tra la Polizia di Stato e la Casa pediatrica dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco. Un’alleanza contro l’emergenza cyberbullismo, che nel 2016 ha fatto registrare in Italia 235 denunce con minori vittime di reato, con 31 under 18 che si sono resi responsabili di atti che vanno dallo stalking alle molestie, alla diffusione di materiale pedopornografico. La collaborazione, riferiscono i promotori, “si inserisce tra le iniziative di prevenzione messe in campo dalla Polizia di Stato e finalizzate a individuare i più efficaci strumenti di prevenzione nella lotta al cyberbullismo”. L’accordo punta alla creazione di un network nazionale con Milano capitale. La firma del protocollo, così ancora i promotori, “rientra in un progetto più ampio di prossimità, che vede da un lato la Polizia Postale e delle Comunicazioni realizzare specifiche azioni di formazione per un uso corretto del web rivolte sia alle figure professionali del Fatebenefratelli che ai giovani pazienti della struttura milanese, dall’altro la Casa pediatrica Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano quale ente coordinatore di una rete nazionale composta da diversi poli regionali. Ciascun polo regionale sarà coordinato da strutture sanitarie che applicheranno il modello di cura di Casa pediatrica”.

I risultati dell’indagine – I dati dell’indagine riguardano un campione di 2800 ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Il questionario è stato distribuito in 16 regioni italiane tra scuole, oratori e associazioni sportive. È emerso che oltre il 40 percento degli adolescenti ha inviato messaggi, foto, video a contenuto sessuale, e il 60 percento ha ricevuto questo tipo di materiale. Il 41 percento dei ragazzi intervistati ha detto di essersi sentito a disagio qualche volta quando qualcuno lo ha guardato; al 64 percento è capitato almeno una volta che qualcuno facesse allusioni sessuali sul loro corpo, atteggiamenti o persona, e al 73 percento è successo almeno una volta di ricevere anche senza volerlo foto o video con contenuti sessualmente espliciti e/o pornografici da amici, compagni e anche sconosciuti. Il 25,42 percento degli intervistati ha detto di avere provato curiosità, il 24,7 percento indifferenza, il 21,34 percento disagio. Quasi la metà ha detto di aver cancellato il contenuto. I contenuti hot viaggiano nel 67 percento dei casi via Whatsapp, su Instagram (57 percento) e Snapchat (43 percento).