Camminare allunga davvero la nostra vita. I ricercatori dell’American Cancer Society non hanno dubbi, come spiegato all’interno del loro studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine e intitolato “Walking in relation to mortality in a large prospective cohort of older U.S. adults”. Ma vediamo quanto dobbiamo passeggiare per vivere di più.
Passeggiata toccasana. Le linee guida per la salute pubblica degli adulti ci consigliano di fare 150 minuti di attività fisica moderata a settimana o 75 minuti di attività fisica intensa a settimana: cosa che poche persone in realtà mettono in pratica, sbagliando. Camminare, che è l’attività fisica più diffusa, è stata associata ad una riduzione del rischio di problemi di cuore, diabete e cancro al seno e al colon. Mentre molti studi in passato hanno dimostrato che l’attività fisica intensa riduce il rischio di morte non molto di più rispetto alle passeggiate.
Lo studio. Per capire meglio gli effetti di queste attività sul nostro corpo, i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da 140.00 persone: di queste il 6-7% ha dichiarato di fare attività fisica intensa, mentre il restante di dedicarsi al massimo alle camminate. Analizzando le informazioni, i ricercatori hanno scoperto che camminare circa due ore a settimana riduce davvero del 20% il rischio di mortalità rispetto a coloro che non camminano.
A cosa fa bene camminare. Camminare riduce del 35% il rischio di morire per malatti respiratorie, del 20% di morire per problemi legati al cuore e del 9% di morire di cancro. Insomma, camminare sembrerebbe essere l’attività fisica migliore che possiamo scegliere per stare bene, come dicono i ricercatori infatti è semplice, libera ed economica, inoltre non necessità di attrezzature o abbigliamento specializzato e si può svolgere a qualsiasi età. Lo sanno bene coloro che vivono con un cane che ogni giorni dedicano qualche ora alle uscite con il migliore amico a quattro zampe.