Diletta Leotta continua la storia con il pugile Daniele Scardina

Questo articolo in breve

Si definisce una centravanti, perché nella vita non ama stare ad aspettare che le cose accadano. È ambiziosa, Diletta Leotta, precisina e perfezionista: quando va in tv non lo fa da “improvvisata”, ma studia e si prepara. «Ogni collegamento per me è come un esame all’università: studio e mi preparo in modo meticoloso», ci racconta.

Lo sport è la sua grande passione, qualsiasi esso sia. Il calcio innanzitutto, anche se – dice – «sono sempre stata negata». Le piace e le è sempre piaciuto il nuoto, che ha praticato per tanti anni. Ma tra le sue nuove passioni ce ne sono due che non ti aspetti: una è la pole dance e l’altra la boxe. La prima nata per una “sfida” a distanza con Jennifer Lopez (al cinema con Le ragazze di Wall Street), la seconda diventata una passione da quando frequenta il pugile Daniele Scardina, che le è accanto dalla scorsa estate. Lei non si sbilancia, come del resto non fa lui, che preferisce non definire il rapporto nato con la bella conduttrice di Dazn («Ho conosciuto una ragazza stupenda, il tempo dirà il resto», ha detto a riguardo), anche se ormai da qualche tempo fanno coppia fissa. La sexy Diletta e “King Toretto”, così si fa chiamare lui.

Da qualche tempo si sta interessando ad altre discipline sportive e di recente ha postato su Instagram una sua performance di po- le dance, una vera e propria moda fra le dive.

«In realtà ho fatto solo una lezione e con scarsi risultati… Forse sono più brava con il pugilato (ndr: ride). Sono decisamente negata! Ma a mia discolpa sottolineerei che è davvero uno sport faticosissimo».

A proposito di pugilato, che cosa la affascina… pugili a parte?

«È uno sport molto bello anche da vedere. Inizialmente mi sembrava un po’ forte, un po’ violento, in realtà ciò che ora spicca più ai miei occhi sono la tecnica, la bravura degli atleti che si preparano in maniera maniacale. Poi è davvero emozionante vederli sul ring, credetemi. La boxe non è soltanto un pugno, dietro c’è molto di più. La nobile arte la capisci dopo un po’, e la boxe è davvero molto affascinante».

Al Gran Gala del calcio che si terrà il prossimo 2 dicembre per la prima volta verranno premiate le calciatrici e finalmente verrà riconosciuto anche il talento femminile in uno sport da sempre considerato quasi esclusivamente maschile. Il talento delle donne nel mondo dello sport e dello spettacolo, viene spesso “offuscato” dal loro aspetto fisico.

«Per fortuna ormai è uno stereotipo abbastanza superato e lo dimostra quello che abbiamo deciso di fare quest’anno

al Gran Gala del calcio, dove oltre i migliori 11 uomini calciatori ci saranno anche le migliori 11 calciatrici che sarò onorata di premiare».

Qual è il suo talento?

«Ah, sono molto talentosa (ndr: ride). Non lo so in realtà… diciamo che sono sportiva».

Segue da tanti anni il calcio: in quale ruolo sente di “giocare” nella vita?

«Sono una centravanti, anche se quando giocavo a calcio da piccola mi mettevano sempre in porta: ero scarsa». C’è uno sport in cui invece si sente forte?

«Il nuoto. Qualche settimana fa ho incontrato Federica Pellegrini e le ho mostrato la mia immagine di quando avevo 11-12 anni. Allora la mia aspettativa era quella di diventare come lei, poi ho mollato per lo studio e l’impegno enorme che richiede. Ho scelto di fare altri sacrifici, pur rimanendo sempre sportiva. Il nuoto è la mia passione, questo è innegabile».

Fino a qualche tempo fa le donne che parlavano di calcio non venivano ritenute credibili.

«Io mi preparo moltissimo, studio tantissimo; ma questa è una mia attitudine in tutto quello che faccio, anche per una lezione di pole dance. Ogni volta mi preparo come se stessi studiando per un esame all’università».