Il clamoroso fuorionda di Matteo Renzi al Tg5. “Striscia la notizia” lo inchioda (che figuraccia)

A Striscia la notizia non scappa nulla. Le immagini di uno scoop clamoroso sono state trasmesse nel corso della trasmissione di giovedì 12 dicembre. Pare che il leader di Italia Viva si difenda dalle accuse piovute per l’inchiesta sulla fondazione Open e annuncia battaglia legale contro chi, a suo giudizio, lo ha diffamato. Ma l’attenzione cade su un altro aspetto, clamoroso e dissonante, che fa impazzire tutto il pubblico.

Un clamoroso fuorionda di Matteo Renzi al Tg5: una bomba. Renzi si sbottona un po’ troppo, al punto di doversi autocensurare. Ma cosa stava dicendo il leader? Un fuorionda di cui dà conto Striscia la Notizia: uno vero! “Siccome sono un cittadino che ha deciso di denunciare delle persone, a cominciare da Travaglio del Fatto, mi sono rivolto proprio a quei giudici, al dottor Creazzo, chiedendo in primis perché non mi state…”. Dunque Renzi si interrompe e afferma: “Stavo per dire la verità, ma non si può dire”.

L’autocensura di Renzi la dice lunga, perché la frase è decisamente molto sospetta, soprattutto alla luce di ciò che poi ha affermato nella messa in onda: “Io mi fido del dottor Creazzo. A lui il compito di aprire o no una procedura per diffamazione nei confronti dI Travaglio. Figuriamoci se non mi fido di lui, aprirà sicuramente un procedimento”. E dulcis in fundo, il battutone finale: giudizi assai poco lusinghieri su Alfonso Bonafede, il ministro della Giustizia, il quale “spesso quando parla non capisce di cosa sta parlando”.




Con l’inchiesta sulla fondazione Open, Matteo Renzi sembra aver perso il senno e appare decisamente combattuto su cosa dire e cosa trattenere per se stesso. Ma dietro le quinte, Matteo  si lascia andare, colpa delle staffe che sembra essere solito perdere ultimamente. Lo stress si fa sentire per tutti e forse queste vacanze natalizie non potranno che schiarire le idee un bel po’ del leader di Italia Viva. Continua dopo la foto.

Mr Bean Renzi, che ha dovuto comprendere meglio dove si trovasse Gerusalemme quando si è visto costretto a inviare le lettere ai cittadini italiani residenti a Gerusalemme per sottoporgli le ragioni del Si alla loro riforma costituzionale,  e che, nel salotto di Vespa, ha regalato alcune indimenticabili perle di storia: “Nel 700, 800 e 900 si occupavano militarmente altri stati. Noi ci prendevamo l’Istria, Nizza e la Savoia”, aggiungendo, senza ammettere di essere corretto, “Vabbè, non stiamo lì a fare i precisini”, non può certamente dire di non avere una bella lista di gaffe da appendere alle pareti di casa.

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/il-fuorionda-stavolta-vero-di-renzi_62711.shtml