Osei un reale o non lo sei: il consigliere più anziano della regina in materia di cerimoniale, Thomas Woodcock, è stato chiaro. Non si può essere principi a metà. E si è espresso anche a proposito dell’utilizzo del “marchio” Sussex Royal da parte del principe Harry e di Meghan dopo l’interruzione dei loro incarichi al servizio della corona.
Un modo molto british per dire che una delle basi dell’indipendenza economica immaginata dalla coppia in realtà potrebbe svanire. E lo conferma indirettamente la “frenata” che i due giovani hanno impresso al loro sito Internet, campione di contatti a pochi giorni dall’apertura, con una nota: «In linea con la dichiarazione di Sua Maestà la regina, le informazioni sui ruoli e sulle attività del duca e della duchessa del Sussex saranno aggiornate su questo sito a tempo debito».
Cosa faranno dunque Harry e Meghan? Tra piattaforme di contenuti in streaming magari a sfondo sociale, autobiografie esplosive e cinema – lei resta fedele ai suoi piani di rientro a Hollywood, accanto a George Clooney – i nuovi progetti non sono ancora stati ufficializzati. Ma non c’è alcun dubbio su chi saranno i loro punti di riferimento nell’organizzare la nuova vita tra Canada e Stati Uniti.
Parliamo dei coniugi Obama, cari amici di lui, felice esempio della capacità di rinnovarsi dopo otto anni trascorsi alla Casa Bianca. L’ex coppia presidenziale americana, infatti, è riuscita a crearsi una serie di attività che consente ai due di continuare a vivere con charme e agiatezza anche lontano da Washington: dai libri alle conferenze, all’Obama Foundation, fino al contratto con la piattaforma Netflix per la produzione di docufilm d’autore, Barack e Michelle hanno un carnet sempre fittissimo d’impegni e non hanno perso un grammo della loro allure pur avendo lasciato la politica attiva.
Ma ci vorrà tempo perché la giovane famiglia dei Sussex, attesissima al debutto americano e già in vista di contratti analoghi, possa fare altrettanto e trovare una propria dimensione lontano da Buckingham Palace, abbandonato, va detto, da Harry con «grande tristezza», come lui stesso ha confessato poco prima di imbarcarsi per Toronto. Parlando per la prima volta in pubblico della propria decisione durante una cena organizzata per la Sentebale – la charity fondata nel 2006 insieme al principe del Lesotho a sostegno dei malati di Hiv – il giovane Windsor ha confessato tutto il suo dispiacere nel lasciare la famiglia reale, ma ha ammesso anche che lui e Meghan non hanno avuto altra scelta.
«Voglio che ascoltiate da me la verità», ha esordito il duca di Sussex, «nei limiti di quanto posso condividere. Non come principe o duca, ma come Harry, la stessa persona che molti di voi hanno visto crescere negli ultimi 35 anni ». Come dire: vi parlo a cuore aperto, visto che non tutto è stato svelato. E ancora: «Sono diventato grande percependo il sostegno di tutti voi, vi ho visto accogliere Meghan a braccia aperte. Sì, alla fine il secondogenito di Diana si era fatto impalmare, evviva!», ha esclamato, strappando risate a tutti. «Il Regno Unito è la mia casa e un posto che amo, e questo non cambierà mai. Entrambi abbiamo fatto tutto il possibile per onorare la corona.
Dopo il matrimonio, Meghan e io eravamo eccitati, fiduciosi, eravamo qui per servire», ha continuato. Poi è arrivato al dunque, rivelando finalmente il proprio stato d’animo: «Provo grande tristezza. La decisione che ho preso per me e mia moglie, quella di fare un passo indietro, non è stata presa alla leggera. Ci sono stati molti mesi di discussioni, di battaglie. So che non avevo sempre ragione, ma al punto in cui eravamo non c’era altra opzione».
Una scelta inevitabile e pertanto anche subìta, che mamma Diana, impegnata fino alla fine a educare i figli ai rispettivi ruoli dinastici, non avrebbe approvato. Questo almeno è quanto sostiene Roberto Devorik, per 17 anni confidente della principessa scomparsa nel 1997. «Meghan pensava di essere sul set, ma Buckingham Palace non è Hollywood», ha fatto notare Devorik. «Diana ne sarebbe molto amareggiata: ha cresciuto i ragazzi in modo che William fosse re e Harry il suo più grande appoggio. Non sarebbe felice di vedere che uno dei due viene meno alle proprie responsabilità». In mancanza dei consigli materni, non resta che auspicare che sia Michelle Obama a dare a Harry e a sua moglie il sostegno di cui in questo momento hanno gran bisogno.