Coronavirus, festeggiano il compleanno in barba alla legge: cosa scopre la polizia

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Proprio non voleva rinunciare al suo compleanno. Aveva organizzato una festa in grande in una tenuta in campagna ad Acerra, nel Napoletano. Ma qualcuno ha avvisato i vigili urbani che hanno individuato il posto dove si stavano preparano a una ricca cena almeno 50 persone, nonostante i divieti e le restrizioni imposte dal Governo.

La polizia municipale ha quindi sospeso la festa e denunciato il titolare del locale identificando tutti i presenti. Nei giorni scorsi gli stessi caschi bianchi avevano sospeso i festeggiamenti per il compleanno di un bambino in una ludoteca.

A Qualiano, poi, i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità tre persone titolari di due diversi esercizi commerciali. Un 45enne di Villaricca, proprietario di una sala giochi in via Di Vittorio, è stato denunciato perché la sua attività era regolarmente aperta nonostante il divieto.

Una 34enne e un 45enne, coniugi e entrambi del posto, sono stati invece denunciati perché anche il loro centro scommesse in via Campana era operativo.

Ancora nella provincia di Napoli, sempre per contravvenzioni al nuovo Dpcm, i carabinieri hanno invece denunciato due gestori di altrettanti esercizi commerciali. A Giugliano in Campania è stato denunciato un 40enne che, all’interno della sua sala giochi, ospitava clienti senza rispettare la distanza interpersonale di un metro.

Stessa cosa a Melito, dove invece è stato denunciato un uomo di 45 anni. A Napoli, precisamente alla Stazione Centrale, gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno invece fermato un venditore abusivo che, tra la sua merce, metteva in vendita mascherine totalmente inadeguate a proteggersi dal contagio: erano infatti poco più che una garza a protezione della bocca e della parte inferiore del volto.