In Italia c’è il coronavirus, migranti “razzisti”: zero sbarchi a marzo. Le Ong incredule…

Questo articolo in breve

Zero sbarchi a marzo. Incredibile ma vero. Il coronavirus ha ottenuto risultati migliori perfino del più feroce dei ministri degli Interni, al punto da sollevare una domanda ironica. I migranti, quelli che scappavano dalla guerra per disperazione, sono diventati “razzisti”? Temono gli italiani contagiati? Ci emarginano, non si lasciano più accogliere?

Le Ong si vantano: “Non c’entra il coronavirus”

“Altro che paura del Coronavirus che frena gli sbarchi, nel Mediterraneo centrale in queste ore non c’è nessuna nave Ong, nessuno che possa testimoniare e raccontare cosa succede lì”. E’ questa la motivazione che espone all’Adnkronos Riccardo Gatti, capo missione della ong spagnola Proactiva Open Arms e direttore di Open Arms Italia sul fatto che sono stati registrati, secondo i dati del Viminale, zero sbarchi sulle nostre coste da inizio marzo. Open Arms insieme alle navi Sea Watch 4 (ex Poseidon) e Alan Kurdi sono attualmente ferme a Burriana (Valencia) per lavori; mentre dopo l’ultimo sbarco la Ocean Viking (la quarantena per il personale di bordo è terminata domenica scorsa) è ancora al porto di Pozzallo per questioni tecniche (cambio di equipaggio ed altro) ma “ripartirà il primo possibile”, conferma la Ong. La Sea Watch 3 è ferma a largo di Messina per ultimare la quarantena, non senza proteste.

Il rammarico di Gatti: “I migranti vengono rispediti indietro”

“Creare o credere nell’ipotesi che le persone non fuggono dalla Libia per paura del Coronavirus è tanto irreale quanto ridicolo“, sottolinea Gatti. “Ormai è documentato da diverse fonti accreditate: stupri, violenze, torture, è questo quanto subiscono le persone che cercano una via di scampo attraversando il mare. Lasciano la Libia per motivi ben più gravi del Coronavirus”.

Al di là “della variabile tempo, che potrebbe essere un fattore deterrente, se sono partiti e intercettati dalla guardia costiera libica, i migranti sono stati riportati indietro. Noi non lo sappiamo, perché in assenza di Ong, non c’è testimonianza. Ecco anche spiegata la criminalizzazione contro le organizzazioni che salvano vite umane”, continua Gatti.
“Per interessi politici dietro, si continua a portare avanti una falsa rappresentazione della realtà che spinge anche ipotesi assurde come quella della paura del coronavirus che blocca gli sbarchi in Italia. Ripeto senza Ong non ci sono soccorsi. Il resto sono solo solo respingimenti”, evidenzia Gatti.