Quanto rimane vivo sulle diverse superfici Si attacca alle scarpe

Questo articolo in breve

Quanto può resistere il Sars-Cov2 sulle superfici? Sui social un audio suggerisce di utilizzare un solo paio di scarpe per uscire e di lasciarle fuori dalla porta al rientro perché il virus riuscirebbe a rimanere vivo 9 giorni sull’asfalto. Cosa c’è di vero? «Il virus può sopravvivere qualche giorno—spiega il virologo della Statale di Milano Fabrizio Pregliasco—ma con una carica virale irrisoria.

Lo sporco, creando un biofilm, fa da barriera protettiva a virus e batteri: il grasso della sporcizia, quindi anche quella che troviamo per strada, crea l’ambiente ideale per i virus, compreso Sars-Cov2. Ma è molto improbabile che si calpestino droplets, le goccioline infette di qualcuno che ha tossito o starnutito per strada e che poi si tocchi con le mani la suola delle scarpe per mettersi infine le mani nel naso o in bocca. È più facile che una situazione del genere avvenga con superfici come maniglie, appigli della metropolitana, pulsanti degli ascensori. La parola d’ordine resta un’igiene delle mani e la pulizia degli ambienti perché così si neutralizza i virus».

La disinfezione delle strade che molti comuni stanno attuando è utile? «La via del contagio principale rimane quella respiratoria e non da superfici contaminate— dice il responsabile delle Malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza —. Il consiglio è non farsi prendere dalle “ansie da superfici” e mettere in atto il distanziamento sociale di almeno un metro e se non si ha un fazzoletto tossire nell’incavo del gomito piuttosto che mettersi la mano davanti alla bocca per evitare di contaminare le superfici toccandole con le mani infette».

Bisogna disinfettare le cose acquistate al supermercato? Se compro una busta di prosciutto devo lavarla per non rischiare di contaminarmi? «Intanto dovrei avere la sfortuna che qualcuno ci abbia tossito sopra — dice Pregliasco— quindi come su tutte le superfici vale sempre la Domande & risposte stessa cosa: non devo mettermi le mani in bocca. Ma non ritengo necessario disinfettare la busta di plastica» .

E i vestiti? Un virus per vivere e replicarsi ha bisogno di cellule, da solo non ce la fa. «L’eventuale contagio attraverso superfici e abiti è assolutamente marginale rispetto a quello interumano, su questo va condotta la grande campagna di sensibilizzazione» dice Franco Locatelli presidente del Consiglio Superiore di Sanità. 5 Uno studio in uscita sul «New England Journal of Medicine» confronta la sopravvivenza sulle superfici dei virus Sars e Sars-Cov2 ed evidenzia che mostrano un notevole calo della carica virale a distanza di qualche ora.

Vale anche per i comportamenti del virus fuori dal laboratorio? «L’esperimento ha analizzato 4 superfici, rame, cartone, acciaio inossidabile e plastica e verificato quanto cambia la capacità infettante del virus con il passare delle ore in un esperimento a temperatura ambiente. Sul rame la sua capacità infettiva si dimezza in meno di 2 ore e sparisce dopo 4; sul cartone si dimezza in 5 ore e sparisce in 24. Sull’acciaio si dimezza dopo circa 6 ore, sulla plastica dopo 7. Per osservare l’azzeramento dell’infettività ci vogliono 48 ore per l’acciaio e 72 per la plastica. Il rischio diminuisce con il passare delle ore, ma si annulla dopo qualche giorno. Come proteggerci? Stando isolati, lavando le mani e superfici, non toccandosi il viso».