Ha ignorato il divieto di uscita dovuto all’emergenza Coronavirus. E, per non farsi mancare niente, ha deciso di ignorare anche un altro piccolissimo particolare: quegli arresti domiciliari a cui era stato condannato dopo una rapina di un paio di anni fa. Così, senza farsi troppi problemi, è uscito e se n’è andato al parco con gli amici. Risultato: lui in manette e i due compagni denunciati.
In cella, con l’accusa di evasione, è finito un ragazzo di 26 anni, mentre i suoi amici – un 19enne e una 17enne, entrambi italiani – sono stati indagati a piede libero per l’articolo 650 del codice penale, per non aver rispettato le imposizioni delle autorità in tema di lotta al Coronavirus.
I tre sono stati sorpresi dalla polizia nei giardini pubblici di via Tofane, mentre erano seduti su una panchina, tutti a distanza ravvicinata tra loro e senza nessun tipo di protezione, né guanti, né mascherina. Quando gli agenti hanno chiesto loro costa stessero facendo, i giovani hanno risposto in maniera provocatoria, sfidando gli uomini in divisa.
È bastato un rapido controllo per scoprire che il più grande era stato arrestato a novembre 2018 dopo una rapina a un anziano, commessa proprio insieme al 19enne. A quel punto sono scattate le manette e le denunce.