Dietro agli impressionanti numeri del Coronavirus, nei bollettini che vengono diramati ogni giorno, si nasconde il dolore di migliaia di famiglie che perdono improvvisamente i loro cari. «Finora solo numeri. Li leggi, e forse l’istinto alla vita ti fa pensare che quella cosa non ti toccherà mai»: così scrive su Facebook Valeria Frasca nel dare la notizia della morte di sua zia, Marina Marcelletti, madre del cantautore Alex Baroni. «Aveva una treccia lunghissima ed era la donna più solare e positiva che io abbia mai conosciuto – si legge nel messaggio – Perse un figlio tanti anni fa, qualcuno di voi forse lo ricorderà, faceva il cantante. Il suo nome era Alex Baroni».
Il cantautore morì a soli 35 anni la mattina del 13 aprile 2002. Era in coma dal 19 marzo: un’auto lo aveva investito mentre viaggiava a bordo della sua amata moto. Per combattere il dolore Marina iniziò «a correre kilometri, una runner si direbbe oggi, e a viaggiare viaggiare ovunque, sempre sempre in movimento. Marina ha preso il coronavirus e stanotte ha raggiunto il suo Alex. Non ci saranno funerali, ma un pensiero immenso per lei, che possa correre anche lassù nel cielo. Ciao Marina immensa».
In seguito alla scomparsa di Alex, come ha ricordato lo scorso anno il fratello Guido a Vieni Da Me, è stata proprio la madre – matematica – a fare da collante alla famiglia. «È difficile raccontare quello che si prova quando arriva una telefonata che ti lascia svuotata e incredula, in un’alternanza di sofferenza e speranza», raccontava Marina nel 2003 ad un incontro dei giovani della diocesi di Roma e del Lazio con il Papa in Piazza San Pietro. In quel momento di grande dolore la fede, a cui si era aggrappata, era riuscita a darle un po’ di sollievo. Un giorno, ne era convinta, lei e suo figlio si sarebbero incontrati di nuovo: «Ci ritroveremo insieme in una bella giornata di sole».