Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi, rifugiati in casa a Bergamo

Questo articolo in breve

La conduttrice ha scelto di trascorrere la quarantena, con tutta fa sua famiglia allargata, nella città d’origine del marito Tomaso Trussardi, quella in cui si sono sposati e che ora è la zona rossa d’Italia, il territorio più colpiti dal coronavirus. «Stiamo bene e siamo ligi alle regole, non usciamo, uno di noi fa la spesa una volta la settimana con tutte le precauzioni richieste», dice Tomaso che ha anche lanciato una raccolta fondi per sostenere l’ospedale cittadino e purtroppo ha perso un anziano parente.

Poteva restare a Milano con la sua bella famiglia Michelle Hunziker. Invece, in piena emergenza coronavirus, la conduttrice e il marito Tomaso Trussardi hanno sentito di dover far qualcosa per Bergamo – città d’origine del presidente del marchio del Levriero, quella in cui è cresciuto e dove ha sposato la sua Michelle – che in questo momento è la più martoriata d’Italia, come ci racconta anche Cristina Parodi, moglie del sindaco Giorgio Gori, nell’intervista.

Così, per prima cosa, la coppia ha deciso di trasferirsi proprio a Bergamo. «Ho riunito la famiglia qui, nel palazzo in Città Alta: anche se vivo e lavoro a Milano da molti anni, ho scelto di rispettare le regole e fare il mio periodo di quarantena a Bergamo», ha spiegato Tomaso al Corriere della sera. Con lui e Michelle ci sono le figlie Sole e Celeste e Aurora Ramazzotti, la primogenita della conduttrice, insieme col fidanzato Goffredo Cerza e la sua migliore amica Sara Daniele.

«Non usciamo, uno di noi fa la spesa una volta a settimana con tutte le precauzioni richieste». Le loro giornate le racconta Michelle sui social, tra compleanni, grigliate, festa del papà e inviti al pubblico a stare a casa. «L’assoluta priorità è salvaguardare la nostra salute e quella delle nostre famiglie. Stiamo a casa», ha scritto la conduttrice di Striscia. Intanto il marito ha lanciato #ConBergamo, raccolta fondi per sostenere il reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale cittadino. «D’accordo con Giorgio Gori e Cristina Parodi (vedi pag. IO) abbiamo avviato questa raccolta fondi insieme alla onlus Cesvi: vogliamo sostenere l’acquisto di respiratori e ventilatori polmonari per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ogni macchina salva una vita di una persona, è quello che devo alla mia città», ha detto Tomaso, legatissimo alla terra di papà Nicola, «credo che ognuno di noi debba fare la sua parte».

Anche il ricavato delle vendite sul sito trussardi.com,sarà devoluto alla Cesvi, che fa da ponte tra azienda e struttura sanitaria. La pandemia ha portato via alla famiglia Trussardi un anziano parente, ma «noi stiamo bene e passiamo le giornate in modo ordinato, cercando di alleggerire il peso delle bambine che però vogliono risposte sincere: quando ci chiedono se questo virus uccide, noi rispondiamo la verità».