Spesa una volta a settimana. Uscire solo se necessario e muniti di mascherina. Da settimane l’emergenza coronavirus ha cambiato le carte in tavola. E se le regole non vengono rispettate, allora sono guai. Per tutti vale il caso di un uomo di Vigliano, in provincia di Torino multato dai carabinieri.
Il motivo? Nel suo carrello della spesa c’erano solo tre bottiglie di vino, un bene non considerato necessario al punto da giustificare l’uscita.Si legge sulla Stampa: “Non conta l’importo della spesa – spiegano dal comando dell’Arma –, si può acquistare anche solo un po’ pane, della carne, o dell’acqua, ma tre bottiglie di vino non possono certo essere considerate una necessità”. Intanto, il Governo sembra deciso a andare avanti con il lockdown.
“Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza.Si attende, insomma, solo l’annuncio ufficiale, perché ormai la proroga è nei fatti.
Ovvero che il premier Giuseppe Conte dia la nuova data – verosimilmente il 18 aprile – con il lockdown ancora in piedi, gli italiani in casa, le forze dell’ordine in strada per multare i trasgressori. I contatti con il comitato tecnico scientifico sono costanti, l’annuncio dovrebbe arrivare giovedì, alla vigilia della stretta che ha chiuso l’Italia in una morsa, per ora valida fino al 3 aprile. Giovedì 2, a quanto apprende l’Adnkronos, si terrà un Consiglio dei ministri.
Il dpcm con cui si prorogano le misure contenitive non ha bisogno del disco verde del Cdm, ma in quella data il prosieguo della stretta dovrebbe essere condivisa in seno al governo, l’annuncio arrivare in giornata. Verosimilmente, prima dovrebbe tenersi l’incontro tra il premier Conte e i leader di opposizione, mentre cresce anche l’attesa per il nuovo confronto tra il presidente del Consiglio e le parti sociali. Già nel pomeriggio di oggi il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, aveva ipotizzato un’estensione delle misure nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. “Certamente ci sarà un prolungamento”, aveva affermato, aggiungendo: allentare il lockdown in Italia “è una decisione che spetta alla politica e in particolare al presidente del Consiglio e al Consiglio dei ministri, ma se mi chiedete una personale opinione, è ancora tempo di mantenere misure stringenti fino a dopo Pasqua”. “Stiamo andando nella direzione giusta e non dobbiamo minimamente cambiare strategia”, le parole di Locatelli.