L’aveva detto alla sua mamma e ha mantenuto la promessa. E ora non solo lei, ma tutta Italia è felice per Mattia, il 18enne di Cremona ricoverato da due settimane per un’infezione da coronavirus che tutti hanno conosciuto per quella frase da brividi “Mamma non ti lascio sola” scritta prima di entrare in coma farmacologico.
Ora arriva una bella, bellissima notizia in questa storia raccontata proprio da mamma Ombretta sulle pagine del Corriere della Sera: in queste ore Mattia si è svegliato ed è stato estubato. È ancora in terapia intensiva, dove è tenuto sotto osservazione, ma prossimamente sarà trasferito, riporta il quotidiano. E ha già parlato con mamma Ombretta: ieri al telefono, oggi l’ha vista grazie a una videochiamata con le infermiere del reparto che gli reggevano lo smartphone. “Sei un guerriero, abbiamo lottato senza mai mollare e ora stiamo vincendo questa partita”, gli aveva detto la mamma.
E Mattia, con le lacrime agli occhi, faceva sì con la testa e pronunciava le sue prime parole, scrive il Corriere che ha anche sentito la madre. Comprensibilmente la signora Ombretta non è riuscita a trattenere l’emozione perché ora, dopo giorni di buio e preoccupazione, l’abbraccio con il figlio si fa più vicino.
“Sono senza parole, la notizia più bella è arrivata – dice mamma Ombretta al Corriere dopo aver parlato con i medici e poco prima di preparare una borsa di vestiti puliti da mandare al figlio – Dall’Ospedale mi hanno detto che mio figlio è diventato il figlio di tutti. Mi aveva fatto una promessa, quella che non mi avrebbe lasciato sola, e l’ha rispettata”.
La storia di Mattia ha emozionato l’Italia intera. Il 18enne “è il simbolo di una lotta che tanti stanno conducendo: giovani, donne, uomini, genitori, zii, nonni”, aveva detto il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona Fabio Molinari a la “Provincia di Cremona” invitando tutti a “osservare un momento di raccoglimento il 31 marzo alle 20” e accendere “una candela per testimoniare la propria vicinanza a Mattia”. Tanti in città si erano mobilitati: alle 20 di ieri sera sui balconi di studenti e insegnanti si è accesa una candela per Mattia.