Laura è una donna che si caratterizza per il suo pragmatismo. È una rigida, molto, a tratti sfrontata e sfacciata. Con una punta di aggressività. Ma capace di grandi tenerezze e, come si vedrà nel corso della serie, con enormi fragilità».
Laura è la protagonista della nuova serie di Rai Uno Vivi e lascia vivere, diretta da Pappi Corsicato, che ha preso il via il 23 aprile scorso. Ed è interpretata da Elena Sofia Ricci che, svestiti i panni della suora più amata del piccolo schermo, toma in prima serata con una storia di rinascita al femminile. Un tema molto attuale, soprattutto per il momento che stiamo vivendo. «Non vogliamo dare messaggi,. Noi vogliamo solo fare compagnia al pubblico e al tempo stesso provocare degli interrogativi, a partire da quello fondamentale:
“Cosa si può fare per rinascere?”». Continua la Ricci: «In questa serie tutti nascondono un segreto, a volte anche a se stessi e dunque chi la segue non potrà non interrogarsi su di sé. Quando abbiamo girato la fiction mai avremmo immaginato uno scenario così catastrofico come quello che ci appare guardando fuori dalla porta di casa, dunque spero che la nostra storia possa dare una speranza a chi si trova in difficoltà. Chiaramente non mi riferisco a chi ha perso a causa del coronavirus delle persone care, ma magari a chi ha perso il lavoro, come è capitato a Laura. Che si reinventa. Ognuno può far forza sulle proprie capacità, come ha fatto lei. Lei sa cucinare, viene licenziata dalla mensa dove lavora e decide di lanciarsi in un’attività di street food. Si è rialzata, facendo leva sulle sue abilità».
Elena, il suo personaggio, Laura si rimette in gioco dopo un evento straordinario. A lei è capitato di doversi reinventare?
«Più volte. Penso a quando avevo trent’anni e in un momento di grande dolore ho deciso di farmi delle domande e ho intrapreso un percorso di psicoterapia che ancora continua perché sono un’appassionata di questa materia. Questa è stata la prima piccola grande rivoluzione che ho affrontato nella mia vita, che ha portato grandi cambiamenti. Poi ho vissuto tanti momenti diffìcili, di crisi, in cui ho dovuto fare delle scelte che mi permettessero di rialzarmi.
Qualche anno fa, compiuti i cinquantanni, ho riflettuto sul mio lavoro e mi sono chiesta se davvero volevo fare la suora per tutta la vita. Per quanto sia affezionata al personaggio di Suor Angela di Che Dio ci aiuti ho cercato di fare altre esperienze. Sono tornata al teatro classico, mi sono rimboccata le maniche e a quel punto mi sono capitate tante occasioni meravigliose: dalla convocazione di Paolo Sorrentino per il provino di Loro, dove ho interpretato Veronica Lario a questa serie, fino ad un altro progetto che mi vede nei panni di Rita Levi Montalcini. Avevo programmi per tre anni consecutivi di lavoro, ma ovviamente ora è tutto fermo. E poi c’è stato un momento cruciale della mia vita, dove mi sono trovata di fronte ad una scelta diffìcilissima».