Heather Parisi torna a parlare del Coronavirus che è stata invasa da una terza ondata di contagi. La paura è quella di non riuscire a superare una pandemia che continua a colpire i paesi del mondo con un nuovo indice di contagio che è tornato a salire vertiginosamente anche nella nazione dove tutto è cominciato.
Di nuovo contagi da Coronavirus in Giappone?
Nel corso di queste ultime settimane i giornali di cronaca sono tornati a parlare di nuovo in modo più incisivo dei contagi da Coronavirus. In Italia, ad esempio, sarebbero comparsi dei nuovi focali in varie città della nazione, mentre in America la situazione sarebbe sfuggita al controllo delle autorità tanto che Donald Trump da un po’ di giorni a questa parte ha dovuto cedere all’uso della mascherina per salvaguardare sé stesso.
Ma se nel mondo sono stati già avviati i lavori sperimentali per testare l’efficacia di alcuni vaccini, nel frattempo in Giappone è di nuovo paura per una terza ondata di contagi che ha colpito anche la città di Hong Kong.
Il messaggio di Heather Parisi
A quanto pare sembra essere davvero lontano il giorno in cui il mondo può dire di aver vinto sul Coronavirus. L’ondata dei contagi in tutto il mondo non si è ancora placata, come dimostrato dai dati riguardanti il numero dei positivi nelle varie nazioni e i lockdown bis o anche tris come nel caso del Giappone.
A mandare un messaggio per raccontare cosa sta succedendo nella città di Hong Kong è stata anche Heather Parisi che in un suo messaggio su Instagram ha scritto: “Preparatevi, si torna a dove eravamo. In fondo ce lo avevano ‘promesso’!”. La paura, dunque, non ha mai lasciato la città del Giappone dove l’ex ballerina vive ormai da anni?
Heather Parisi racconta il Coronavirus…
Ricordiamo anche che, poco prima che il Coronavirus mettesse in ginocchi anche la nostra nazione, Haether Parisi aveva avuto modo di raccontare attraverso i social quello che stava già succedendo nella città di Hong Kong dichiarando: “Tutti i casi registrati nelle ultime settimane sono riferibili a persone che sono rientrate dall’estero. In tempi normali l’aeroporto di Hong Kong accoglie più di 200,000 passeggeri al giorno. Oggi, ai tempi del Covid-19, solo 400 passeggeri sono ammessi. È consentito l’arrivo solo di cittadini residenti a Hong Kong e non sono ammessi nemmeno i passeggeri in transito. All’arrivo si è accompagnati nel complesso dell’Asia Expo, quello destinato ai concerti e alle manifestazioni pubbliche. Qui viene effettuato il tampone e bisogna attendere l’esito financo a 12 ore -conclude la Parisi- Se si è negativi, si può andare a casa con l’obbligo dei 14 giorni di quarantena al proprio domicilio, se si è positivi si è accompagnati all’ospedale”.