Chi vorrebbe dei suoi colleghi giudici nella sua squadra di talenti, e perché? «Senza mancare di rispetto agli altri, i cui talenti sono indiscutibili ciascuno per il proprio verso, ritengo che Teo Mammucari mi potrebbe dare grandissime soddisfazioni. Potrebbe persino vincere il circuito della “Scuderia” perché è proprio il “sòia” perfetto per riuscirci». Lei è tra i giudici più emotivi. Cosa la commuove di certe esibizioni e perché? «Sì, la mia emotività esce perché quando sono lì, su quella poltrona, mi dimentico che non sono sulla poltrona o sul divano di casa mia. Io semplicemente in quel momento sono l’italiano medio che guarda la televisione. Quando c’è una storia o una persona per la quale vale la pena commuoversi, non me ne vergogno e invito tutti quanti i vostri lettori a non vergognarsi di essere teneri e a sapersi emozionare». Ha un talento che le farebbe vincere a mani basse “Tu si que vales”? «Eh già, un mio talento che potrebbe farmi vincere “Tu si que vales”…? Oggi come cantante imitatore di Zucchero, per esempio, non sarei male. In gioventù ve ne avrei citati parecchi altri di talenti, provate a chiedere in giro nel quartiere in cui abito e vi diranno che potrei vincere a… Scala 40!».
Gerry Scotti: «Fate come me, lasciate andare le emozioni»
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