Come vedere Dinamo Kiev – Juventus Diretta Live Tv Streaming gratis No Hesagol e Rojadirecta

Dinamo Kiev Juventus, è questa la prima partita valevole per il primo turno di Champions League del gruppo G.

La partita si giocherà questa sera, alle ore 18.55. Da una parte ci sono i padroni di casa che hanno staccato il pass per la fase a gironi della competizione europea, battendo il Gent. Dall’altra parte ci sono i bianconeri, reduci in campionato da un pareggio con il Crotone. In classifica la Juventus occupa il quarto posto e si trovato ad otto punti a pari del Napoli.

Dinamo Kiev Juventus, prima partita Champions League del gruppo G

Le due squadre scenderanno in campo presso lo Stadio Olimpico di Kiev e avrà fischio d’inizio alle ore 18.55 di martedì 20 ottobre. La Juventus dovrà fare tanta attenzione, perchè la Dinamo Kiev resta una squadra capace di fare risultato. La squadra bianconera sembra abbia tanta voglia di riscatto. Sarà anche una partita molto importante, perchè decreterà il debutto in Champions per la Juventus di Andrea Pirlo, che di Champions ne ha vinte due con il Milan. Guardando i precedenti tra le due squadre, i bianconeri non hanno mai perso. Si parla di tre vittorie e di un pareggio. Le due squadre non si incontrano dalla fase a gironi 2002/3, quando la Juventus fece degli ottimi risultati sia all’andata che al ritorno. Nello specifico nella gara d’andata a Torino, il 24 settembre 2002, la Juventus capitanata da Marcello Lippi vince per 5-0 con doppietta di Di Vaio e gol di Del Piero, Davids e Nedved.

Dove e come vederla in tv e streaming

L’incontro tra le due squadre, Kiev e Juventus avverrà oggi pomeriggio, martedì 20 ottobre 2020, alle ore 18.55. Sarà questo il match valido per la prima giornata del Gruppo G di Champions League. Questo sarà trasmesso in esclusiva su Sky Sport Uno, numero 201 del satellite, 472 e 482 del digitale terrestre. La partita sarà disponibile anche in streaming su Sky Go, servizio che è riservato agli abbonati Sky e usufruibile attraverso pc, tablet e smartphone. In alternativa si potrà ricorrerà a Now Tv che grazie ad un abbonamento permetterà di assistere ai programmi Sky.

Le probabili formazioni

Ancora per oggi sarà fuori Ronaldo, ancora positivo al Coronavirus. Dybala, out da tre mesi sembra essere pronto a tornare in campo, seppur nel corso della ripresa. In campo non ci saranno Frabotta, Portanova. Potremmo trovare Ramsey e Cuadrado, con Chiesa confermato sulla destra e Chiellini in difesa.

DINAMO KIEV (4-2-3-1): Bushchan; Kedziora, Zabarnyi, Popov, Mykolenko; Sydorchuk, Shaparenko; Tsygankov, Buyalski, De Pena; Supryaga. Allenatore: Lucescu.

JUVENTUS (3-4-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini; Chiesa, Bentancur, Rabiot, Cuadrado; Ramsey; Kulusevski, Morata. Allenatore: Pirlo.

L’ultima volta Mircea Lucescu ha incrociato la Juventus sul mercato, non in campo. Era l’estate 2016, quella del colpo bianconeto da 90 milioni: Gonzalo Higuain. Il santone romeno, dopo i trionfi con lo Shakhtar Donetsk, guidava lo Zenit di San Pietroburgo. Dopo un lungo tira e molla, i bianconeri sembravano avere in mano Axel Witsel, allora centrocampista dei mssi.

Tanto che il belga trascorse l’ultimo giorno di trattative nella vecchia sede juventina di Corso Galileo Ferraris in attesa del via libera del club e di Lucescu. Ma il semaforo verde non arriverà mai. Lo Zenit non riuscì a trovare il sostituto e bloccò l’affare. Mircea, 75enne con l’entusiasmo di un 20enne, ama più il campo del mercato e anche per questo preferisce ricordare il precedente del 2012 in Champions.

La Juventus e il suo Shakhtar Donetsk si qualificarono agli ottavi spedendo in Europa League il Chelsea campione d’Europa in carica.
L’ex allenatore di Pisa, Brescia, Reggiana e Inter, passato in estate alla Dynamo Kiev, non ha dimenticato quell’incrocio e soprattutto ricorda come fosse oggi la capocciata di Leonardo Bonucci, decisiva per il pareggio allo Stadium. «Contro di me Bonucci fa sempre superprestazioni», ha detto nei giorni scorsi.

Ieri Lucescu, a riprova di quanto consideri l’azzurro, è tornato nuovamente sull’episodio di otto anni fa: «Bonucci fece gol di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dovremo stare attenti anche stavolta, lui è uno dei migliori in questo fondamentale».

Senza Cristiano Ronaldo (in quarantena causa Covid), Mircea non si fida comunque dei bianconeri: «Con CR7 in campo sono più forti -spiega – però hanno tanti altri giocatori esperti e di qualità». Dell’assenza del fuoriclasse portoghese ha parlato anche Viktor Tsy-gankov, gioiello della Dynamo Kieve della Nazionale di Shevchenko e dei suoi collaboratori italiani Tas-sotti e Maldera: «L’assenza di Ronaldo – ha aggiunto l’attaccante esterno – è un vantaggio per noi. Faremo il massimo per vincere e sono convinto che possiamo riuscirci».

Dynamo Kiev-Juventus è anche (ma non solo) Lucescu contro Pirlo. Uno dei tecnici più esperti della Champions contro un debuttante assoluto in panchina a livello europeo. Se affrontare una squadra italiana fa sempre piacere a Mircea, legatissimo al nostro Paese, vedere Pirlo alla guida della Juventus avrà un effetto ancora più piacevole. Mircea, ai tempi del Brescia, lanciò – giovanissimi e nemmeno maggiorenni – l’attuale tecnico bianconero e il suo assistente Roberto Baronie: «Ho più vantaggi io che ho 30 anni in più o Pirlo?

In campo vanno i giocatori, non noi. Andrea da ragazzo era già maturo ed era un grande organizzatore. In questi giorni non ho sentito lui e Baronie, li ho chiamati quando sono andati alla Juventus. Mi sono complimentato con Pirlo, gli ho detto che questo cammino sarà molto complicato e che dovrà essere molto intelligente nel superare i momenti difficili. Lui sta imparando tutti i giorni e ha anche l’aiuto della società. Sono giovani anche il presidente e il direttore, lo aiuteranno. Poi è in una grande squadra, un club importante che ha vinto nove campionati di fila: è qualcosa di tremendo».

La Juventus è a Kiev da ieri sera mentre Andrea Maltiera, tattico della Nazionale del et Shevchenko e in passato anche del Milan, ha lasciato la capitale dell’ucraina alla fine della scorsa settimana dopo il successo contro la Spagna. Gol decisivo di Tsy-gankov, uno degli otto giocatori che Mircea Lucescu ha “prestato” la Nazionale durante l’ultima sosta. Maltiera conosce alla perfezione la Dynamo Kiev, che spesso segue dal vivo assieme a Sheva Q’ex milanista sarà in tribuna anche stasera), e anticipa per Tut-tosportle chiavi tattiche che potrebbero fare la differenza nella sfida di Champions Lea-gue contro la Juventus.

Buongiorno Maldera, partiamo dalla Juventus: le sue prime impressioni su Pirlo allenatore? «Andrea sta puntando su una proposta di calcio moderna: vuole dominare la partita. I principi di gioco sono contemporanei, lui sta cercando di portare qualcosa di nuovo. Penso alla linea difensiva che passa da tre in costruzione a quattro in fase di non possesso. Oppure Szczesny che si trova a giocare la palla in linea con i centrali come nella partita contro la Roma.

In questo momento è nonnaie che la squadra abbia meno certezze che in passato: molti giocatori sono nuovi e giovani, come lo stesso Pirlo. Qualche rallentamento è fisiologico. Ma va contestualizzato nel momento di cambiamento della Juventus, che con Andrea ha iniziato un ciclo nuovo. Pirlo, che è molto intelligente e conosce la Juve, sa benissimo che dovrà trovare una quadratura infretta. Sono convinto che ci riuscirà perché lui è competente e ha a disposizione giocatori evoluti».

Intanto stasera debutta in Champions contro quel volpone di Mircea Lucescu, 75 anni e già suo allenatore ai tempi del Brescia. « Lucescu è il valore aggiunto della Dynamo Kiev, un club di grandissima tradizione alle prese con una ristrutturazione importante. La società sta puntando molto sui giovani e ha avuto un’ottima idea scegliendo di affidare i propri talenti a un allenatore bravo ed esperto come Lucescu. Siamo contenti anche noi come Nazionale: avere giocatori che lavorano con grandi tecnici come Mircea o Castro allo Shakhtar è un bell’aiuto. E altrettanto importanti, perla crescita dell’ucraina, sono queste partite di Champions. Come valoriassoluti, la Juventus è nettamente superiore. Però guai a sottovalutare la Dynamo Kiev, che ha due risorse importanti: Lucescu e alcuni giovani molto interessanti. Da Tsygankov a Supryaga, un attaccante con ottimi colpi. E naturalmente Mykolen-ko, che può fare il terzino sinistro o il centrale e ha potenzialità da big. Occhio anche ai difensori Popov e Zabamy».

Che partita si immagina? «La Juventus comanderà il gioco perché non mi aspetto che Lucescu, abituato ad affrontare grandi squadre, punterà su un pressing alto. La Dynamo predilige difendere bassa e compattarsi centralmente con il suo 4-4-1-1, con Shaparenko alle spalle diSupryaga (vedi immagine A). I giocatori ucraini sono applicati e per cultura sanno soffrire anche per 90 minuti. A volte la Dynamo sembra in sofferenza, ma in realtà è un atteggiamento che fa parte del piano gara. Cercano di procurarsi gli spazi per poi ripartire sfruttando la velocità e la qualità di Tsygankov, De Pena, Rodrigues (immagine B) e Supryaga. La Juventus dovrà lavorare molto bene sulle marcature preventive per evitare di esporsi al contropiede della Dynamo. E soprattutto non dovrà cadere nel tranello di pensare che sia tutto facile: quando abbassi la guardia, la squadra di Lucescu colpisce. Tsygankov è reduce anche da un gol importante contro la Spagna».
La Juventus come potrà sorprendere la Dynamo Kiev?

«Sfruttando l’ampiezza con le proprie ali: penso a Chiesa, Cuadrado o Kulusevski (immagini C e D). La Dynamo difende stretta e non concede profondità, però lascia più libere le fasce e i bianconeri dovranno sfruttarle. La squadra di Pirlo dovrà avere pazienza, un buon palleggio e alternare la ricerca dell’ampiezza al gioco tra le linee».

Andrea Pirlo ha giocato per più di un decennio in UEFA Champions League, vincendo due volte il titolo e lasciando a tutti i tifosi il divertimento con uno stile di gioco calmo e di classe.

In questa stagione, il 41enne ex giocatore torna alle competizioni come allenatore, guidando la Juventus con diversi ex compagni di squadra. In vista della sua prima partita del Gruppo G contro la Dynamo Kyiv di Mircea Lucescu martedì, Paolo Menicucci di UEFA.com ha intervistato l’allenatore.

Com’è allenare giocatori come Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, con cui hai gareggiato in tante battaglie sul campo?

“È fantastico! Sono stati molto gentili. Forse all’inizio non è stato facile per loro, ma in poche ore hanno capito che il mio ruolo era diverso rispetto a pochi giorni prima. Il loro atteggiamento è cambiato rapidamente e facilmente. Mi hanno chiamato direttamente ‘caposquadra’, forse all’inizio con un sorriso, ma poi ci si sono abituati “.

Andrea Pirlo con Giorgio Chiellini in allenamentoJuventus FC via Getty Images

“Possono essermi molto utili perché sanno cosa significa giocare per la Juve. Sanno cosa significa vincere, cosa significa lavorare con me, come hanno fatto in tutti quegli anni che abbiamo giocato insieme. Conoscono lo spirito che voglio portare a questa squadra, quindi saranno di grande aiuto in questa stagione “.

Come giocatore eri famoso per la tua calma con la palla. Possiamo aspettarci lo stesso stile in panchina?

“È decisamente più stressante in panchina. In campo ho deciso cosa fare con la palla. Dalla panchina posso gestirlo, ma altri giocano i loro ruoli quindi è un po ‘più difficile come allenatore. Quando ho giocato, avevo il mio stile e potevo essere decisivo in campo. Adesso devo farlo da linea laterle.

Sei stato paragonato a Guardiola per la posizione che occupavi entrambi e per essere l’allenatore di un grande club. Lo vedi come un modello?

“Guardiola è un esempio per tutti noi. È uno dei migliori. Ha dato l’esempio ai giovani allenatori che vogliono promuovere un certo tipo di calcio offensivo. Abbiamo tutti le nostre idee e dobbiamo portarle avanti, ma è senza dubbio un Modello di ruolo per l’intero movimento calcistico. Mi piace il suo stile di gioco: essere sempre in attacco e dirigere la partita, essere sempre in grado di gestire le situazioni. Questo è l’obiettivo che dobbiamo avere in futuro “.

Quale dei tuoi allenatori ti ha ispirato di più?

“Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori. Da Lucescu, che è stato il mio primo allenatore al Brescia e maestro per me, a Lippi, Ancelotti, Conte e Allegri. Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei migliori allenatori del mondo. mondo, e sono felice di aver avuto l’opportunità di essere al loro servizio. Cercherò di ottenere qualcosa da ognuno di loro “.

Hai giocato tante volte Cristiano Ronaldo da giocatore, e lo hai battuto 3-0 in una famosa partita con il Milan , forse una delle tue migliori prestazioni. Hai mai pensato che lo avresti addestrato?

“No, non lo immaginavo, ma sono felice di avere questa icona del calcio mondiale, di averlo a mia disposizione, di vederlo allenarsi, di vederlo giocare. È un immenso piacere per me, per tutta la squadra. Lavora allo stesso modo ora del 35 anni rispetto a quando era giovane, con la stessa passione di giocare tutti i giorni a calcio. È un esempio per tutti noi “

Quanto è speciale per te la Champions League?

“La Champions League è un sogno per tutti coloro che giocano a calcio, genera una forte emozione dal momento in cui si sente il suo inno. Ho avuto la fortuna di giocare quattro finali e vincerne due, quindi so cosa significa vincere e perdere questo titolo. Non devi perderlo, devi solo vincerlo. Perdere fa male, vincere è assolutamente fantastico “.

Fino a che punto può arrivare la Juve quest’anno?

“La Champions è molto dura. Dipende dai piccoli momenti. Il periodo più difficile è intorno a marzo, quando alcune squadre potrebbero non essere tornate al ritmo della partita [dopo la pausa invernale], mentre altre lo sono già. in buona forma. A volte serve un po ‘di fortuna, magari un pareggio più favorevole “.