Dev’essere entrato così tanto nel personaggio Enrico Montesano, anzi nei personaggi, quelli che lo hanno reso famoso facendo della parodia e della comicità le sue caratteristiche principali tanto da non riuscire più a uscirne, perché l’ultima interpretazione, fuori dal set, nella vita reale, sembra la replica di uno dei suoi ruoli tragicomici.
E con una spalla d’eccezione, Matteo Salvini. Negli anni, l’attore ha attraversato a grandi falcate la passerella di tutto l’arco politico italiano, a partire dal Partito Socialista, al Pds di Achille Occhetto con cui si candidò alle Comunali e alle Europee, poi a fianco della destra di Fini, successivamente simpatizzando per i 5 Stelle, per finire a fare fa (ma solo per ora) ròcchiolino a Salvini.
Proprio con quest’ultimo è sceso in piazza Montecitorio, a Roma, e il sit-in per chiedere la liberazione di Chico Forti, l’italiano detenuto negli Usa, si è trasformato in una protesta contro le misure anti-Covid del governo. È bastato che sia lui sia la moglie Teresa Trisorio restassero tutto il tempo senza mascherina. Quando si sono avvicinati due poliziotti per chiedergli di coprire naso e bocca, Montesano ha svicolato come Rugantino: «Non riesco a respirare, a me fa male», ha replicato, indicato la mascherina.
Gli agenti non hanno mollato, anzi minacciavano di portarselo in questura, Enrico si è trasformato nel pensionato Torquato dei suoi sketch, sbottando: «È l’obbligo di un decreto ministeriale che ha un valore inferiore rispetto a una legge che impone di girare a viso scoperto!». Ma visto che i poliziotti non si accontentavano di un selfie e un autografo, ha dovuto retrocedere, non senza aver dato l’ultimo affondo: «Ecco, io ora la metto così lei mi può mandare a casa, sennò è sequestro di persona!» gridava, mentre la moglie lo trascinava via. Ultimo atto della sua “disobbedienza civile” – che tanto civile non è – quella contro le mascherine all’aperto, che l’attore giudica «inutili e dannose».
A sentir lui «Chiunque intimi di indossare mascherine rischia una denuncia per istigazione a delinquere, procurato allarme, truffa aggravata, abuso di autorità, violenza privata, violazione della Costituzione italiana e della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo». Tutto “Molto pìtoresco!”, come diceva Milady, la romantica donna inglese delle sue gag tv, personaggio che aveva del comportamento e delle regole nostrane un concetto stravagante. Ma molto meno pericoloso.