Dove e come guardare la partita, diretta tv e live streaming
Torino – Lazio sarà trasmessa questa sera a partire dalle ore 15.00 Tutti gli appassionati potranno guardare il match sui canali Sky e più nello specifico a Sky sport Serie A dal canale 202 del satellite e Sky Sport dal canale 251. Come sempre la partita si potrà anche guardare in streaming gratis, ovviamente per tutti gli abbonati al servizio. Questi dovranno utilizzare l’applicazione Sky Go che dà la possibilità di guardare tutto il calcio di Serie A attraverso i dispositivi mobili. In alternativa si potrà anche guardare Torino – Lazio attraverso i canali Now TV. Quest’ultimo è il servizio Sky che da la possibilità di poter acquistare l’evento prescelto oppure di sottoscrivere un abbonamento.
Vade retro virus. Un’apparizione strappacuore: Ciro in campo a Formello. Non era un miraggio, è successo veramente ieri intorno alle 14,30. Alleluia, Immobile c’era e ci sarà a Torino. Si è allenato ed è partito con la squadra. Tocca a Inzaghi, né all’Uefa e a nessuna Asl di turno, decidere se farlo giocare dall’inizio o in corsa. Ciro è in ballottaggio con Muriqi per il ruolo di centravanti nel 3-4-2-1 sperimentato prima di partire per il Piemonte. Il tampone di Immobile, effettuato venerdì, è risultato negativo, ma c’era il dubbio che dovesse osservare 10 giorni di stop prima di tornare a disposizione essendo stato fermato dall’Uefa martedì scorso. Nessun veto a quanto si è capito dopo ore di consultazioni e dubbi procedurali. Ciro, dopo il tampone Uefa svolto lunedì, era risultato debolmente positivo e asintomatico. Ma per i tamponi utilizzati in campionato, effettuati sempre lunedì dalla società a distanza di un’ora, era risultato negativo. La Lazio, anche per non entrare in collisione con l’Uefa, aveva accettato l’esito del controllo europeo pur avendo riscontrato due casi “borderline” o “falsi positivi” (uno era Pereira, poi autorizzato a partire dall’Uefa nel giorno del match di Bruges). L’Uefa, nel frattempo, aveva bloccato Immobile (assieme a Luis Alberto, Lazzari e Djavan Anderson) rimandando alle leggi nazionali (quindi italiane) la gestione del caso. La Lazio, considerando l’esito diverso del doppio tampone di lunedì, avrebbe informato l’Asl 1 dell’accaduto ottenendo la possibilità di rifare il test venerdì. Così è stato: Ciro è risultato negativo per la seconda volta (stando sempre al test che chiamiamo “campionato”) e l’Asl 1 non ha posto divieti. Va sempre ricordato che i tamponi Uefa e quelli utilizzati in Serie A si differenziano nel calcolo delle soglie di positività, in Europa sono più basse.
Gli altri. I positivi riscontrati ieri (non indicati dalla Lazio) sarebbero tre, da rintracciare tra gli assenti della rifinitura pre-Torino, ossia tra Luis Alberto, Lazzari, Vavro, Djavan Anderson ed Escalante. I nomi dei contagiati sono stati comunicati all’Asl 1 mentre a Formello erano presenti gli ispettori della Procura Federale (terza visita alla società in poco più di 7 giorni). Nelle prossime ore si potrebbe capire di chi si tratta: ieri sono stati effettuati nuovi tamponi, l’esito si avrà oggi, ci sono giocatori che potrebbero raggiungere Torino in corsa (ipotesi remota visto che si giocherà alle 15, ma possibile). Per i soggetti positivi è già scattato l’isolamento domiciliare, dovranno osservare uno stop di 10 giorni al termine del quale dovranno effettuare un nuovo tampone e una visita medica (tra cui l’holter cardiaco). L’esito degli accertamenti andrà inviato anche all’Uefa (lo prevede il protocollo), certificherà la guarigione.
Le mosse. Parliamo di campo, finalmente. Inzaghi, da allenatore di mezza Lazio, s’è ritrovato ad allenare un bel po’ di Lazio. Ieri ha ritrovato Immobile, Strakosha, Luiz Felipe, Leiva, Fares, Armini e Patric. Ha dovuto rinunciare a Luis Alberto, Lazzari e Djavan Anderson, in più a Vavro (assente dell’ultim’ora) ed Escalante (sospetto positivo per il quale si ipotizza anche uno stiramento). Simone ha convocato 24 giocatori, ci sono anche i baby Czyz, Franco, Novella, Ndrecka e Moro. Ieri ha provato il 3-4-2-1 con Luiz Felipe (in ballottaggio con Patric), Hoedt e Acerbi davanti a Reina (Strakosha è previsto in panchina). Akpa Akpro è apparso da esterno destro nel nuovo centrocampo a 4 perché Marusic è stato risparmiato per il secondo giorno di fila (è in dubbio). Non è proprio una follia: Akpa potrebbe tornare alle origini, ad inizio carriera giocava da laterale. Milinkovic e Parolo sono stati sperimentati come duo centrale, Fares era l’esterno sinistro. Doppio trequartista: Pereira e Correa si sono mossi dietro Muriqi. Immobile si è aggiunto sostituendo il bomber kosovaro, faranno staffetta al di là di chi partirà dall’inizio. La disponibilità dei 7 recuperati dev’essere considerata valutando i giorni vissuti senza potersi allenare. Simone si tiene cambi pronti in panchina: Patric può aiutare Luiz Felipe (se giocherà titolare), Leiva può dare fiato a Parolo. La squadra ieri è partita alle 18,45, Simone non ha parlato (conferenza annullata). Si gioca, niente rinvio. Sarà comunque una domenica bestiale. Vade retro Toro.
Gli 007 a Formello nel giorno dell’addio a Sean Connery, James Bond per eccellenza. Pardon, solo una battuta. Gli 007 sono piombati ieri alle 9 nel centro sportivo della Lazio, erano della Procura Federale, si sono congedati soltanto nel tardo pomeriggio. Hanno fatto capolino per la terza volta nel giro di otto giorni: era successo venerdì 23 ottobre, è accaduto mercoledì 28 (mentre la Lazio era a Bruges) bussando negli uffici del dottor Ivo Pulcini (responsabile sanitario del club) e 24 ore fa. Procedura anomala, finora non s’era mai registrato un triplo controllo, per di più a stretto giro. Lotito è sopraggiunto intorno alle 14, poco prima che gli 007 completassero il blitz. Hanno ascoltato i medici sociali ed anche il presidente della Lazio, hanno visionato i documenti richiesti (presumibilmente i certificati dei tamponi fin qui svolti e i carteggi con l’Asl 1, è il riferimento per la società). Al termine della visita non avrebbero riscontrato irregolarità, si vedrà. Già mercoledì scorso gli ispettori avevano accertato l’isolamento, deciso dalla Lazio, di Strakosha, Armini, Cataldi, Leiva e Luiz Felipe, mancanti nell’arco degli ultimi dieci giorni. I tamponi erano risultati negativi, ma la società in via cautelativa esclude dal gruppo squadra i giocatori in caso di minimo dubbio, sintomatologia non chiara o sospetta (problemi intestinali, raffreddore, debolezza): mossa che sarebbe stata apprezzata dagli 007. Gli stessi giocatori di cui sopra, non sottoposti ai tamponi Uefa e assenti in Champions, sono risultati negativi ai test effettuati venerdì: ieri pomeriggio si sono allenati, successivamente sono partiti per Torino. Possono giocare.
Il comunicato. Gli ispettori, non contenti, forse mossi da dubbi e sospetti dovuti alle assenze indefinite dei giorni scorsi, hanno portato avanti vari accertamenti. La Lazio, in pieno blitz, rispettando le procedure, ieri ha emanato il primo comunicato ufficiale con il quale ha accertato le positività di alcuni giocatori senza specificarne il numero e i nomi in osservanza della legge sulla privacy. Finora erano state indicate solo «criticità» da accertare. Ecco la nota: «La S.S. Lazio comunica che dagli accertamenti di venerdì 30/10, sono risultati positivi ai tamponi molecolari alcuni componenti del gruppo squadra. Sulla base di tali risultati l’intera squadra ripeterà i controlli in data odierna al fine di individuare i calciatori impiegabili nella gara di domani (oggi, ndr) tra Torino e Lazio. I soggetti risultati positivi sono stati posti in isolamento domiciliare mentre la squadra osserverà un periodo di quarantena sotto sorveglianza attiva da parte dello staff medico». E’ facile ricostruire i negativi: ieri in campo si sono rivisti Immobile (del suo caso parliamo nella pagina a sinistra), Strakosha, Leiva, Luiz Felipe, Cataldi e Armini, tutti assenti da giorni. Si sono rivisti anche Patric e Fares, impegnati in Champions mercoledì scorso, poi fermi. Gli assenti (non convocati per Torino) erano Vavro, Escalante, Luis Alberto, Djavan Anderson e Lazzari (in più 3 componenti dello staff di Inzaghi). Non è chiaro chi sia positivo, ma nelle pieghe del comunicato è precisato che ieri è stato effettuato un nuovo giro di tamponi (dopo l’allenamento pomeridiano) «al fine di individuare i calciatori impiegabili nella gara tra Torino e Lazio». E’ possibile che tra i 5 assenti di ieri spuntino altri negativi oggi, è difficile però pensare che possano raggiungere in tempo Torino. Volendo, con il nuovo protocollo adottato venerdì, è possibile fare test anche prima delle gare, sono previsti quelli antigenici (non affidabilissimi). La Lazio, per avere certezze, preferisce rifare i tamponi molecolari 24 ore prima.
L’Asl. Il club, accertati i positivi, ha informato l’Asl 1. I positivi sono stati avviati all’isolamento domiciliare e il gruppo squadra è finito in “bolla”, è la quarantena cui si fa riferimento nella nota. E’ iniziata ieri, si completerà in sette giorni, scadono il 7 novembre, giorno di vigilia di Lazio-Juve (domenica 8 novembre alle 12,30). I biancocelesti, in pratica, vivranno in ritiro l’avvicinamento a Zenit-Lazio di mercoledì 4 novembre (ore 18,55), rimarranno sempre a Formello (è la sede scelta per la sorveglianza attiva) fino a domenica prossima.
MILANO – Le modalità per l’utilizzo dei tamponi tra la Serie A e la Uefa sono diverse sia a livello temporale sia a livello di parametri per accertare la presenza del virus. Ecco perché si possono verificare casi “debolmente positivi” alla vigilia di un match di Champions (Hakimi e Immobile) che però prima del successivo incontro di A si trasformano in “falsi positivi”.
REGOLAMENTO SERIE A. Il protocollo messo a punto la scorsa primavera per la ripresa del campionato ha subito un paio di “aggiornamenti”, l’ultimo venerdì. A giugno i controlli erano ogni 4 giorni, adesso vengono effettuati 48 ore prima di ogni sfida. In caso di positività di un membro del gruppo squadra al tampone pre gara, la negatività degli altri può essere accertata attraverso i test antigenici (quantitativi con immunofluorescenza; non quelli qualitativi immunocromografici, con il sì o no). Gli antigenici o test rapidi possono anche sostituire i tamponi fatti a due giorni dal match e i controlli, ogni 48 ore, che il gruppo squadra deve fare quando al proprio interno c’è un positivo. Se un test antigenico dà risultato anche “debolmente positivo”, il calciatore in questione può essere utilizzato solo se poi risulta negativo a un test molecolare classico, con risultato ottenuto 4 ore prima dalla partita. In Italia non c’è un ente centralizzato che fa i tamponi e ogni società si affida a un laboratorio di propria fiducia. La Lega, dunque, non esercita un controllo sui risultati.
REGOLAMENTO UEFA. La Uefa, invece, ha stipulato un contratto con SynLab, noto gruppo di diagnostica internazionale, che fa i tamponi a tutti i club impegnati nelle coppe. Attenzione: solo tamponi classici naso-faringei. I test antigenici, ammessi in Italia, non sono contemplati in Europa. Anche sulle tempistiche però ci sono differenze: i tamponi vengono fatti tra le 72 e le 48 ore prima della gara per le formazioni che giocano in trasferta. Ciò permette di avere i risultati il giorno della partenza e di non far salire sull’aereo coloro che sono positivi. SynLab per contratto ha 24 ore di tempo per comunicare i responsi. Le squadre che giocano in trasferta possono essere costrette a ripetere il tampone al momento del loro arrivo nel Paese dove si disputa la gara se le autorità locali lo richiedono. I risultati in questo caso devono essere comunicati al massimo a 6 ore dal fischio d’inizio. La formazione che gioca in casa, invece, deve sottoporsi ai tamponi tra le 48 e le 24 ore prima della sfida. Anche in questo caso risultati al massimo 6 ore prima del fischio d’inizio, cosa che non consente in caso di positività (anche debole) di ripetere il test per escludere un “falso positivo”. I parametri dei test Uefa sono più bassi rispetto a quelli della Serie A: basta cioè un livello di virus assai basso per risultare positivi. In Uefa un incontro si può rinviare solo se non si hanno 13 giocatori disponibili (tra i quali un portiere). Stesso regolamento in Italia con la possibilità di rinviare, una sola volta nella stagione, la sfida se ci sono 10 positività tra i giocatori nell’arco di una settimana.