Codacons attacca il Grande fratello vip: ”Ci faccia essere presenti in studio per tutelare i telespettatori”

Nella bufera. La quinta edizione del Grande fratello vip rischia di passare alla storia per il suo alto tasso di volgarità e di violenza verbale, tanto da scatenare critiche feroci di una parte del pubblico e non solo. «Chiediamo la chiusura del Grande fratello vip», dice a Nuovo Tv Carlo Rienzi, presidente del Codacons, associazione che si occupa della difesa dei consumatori.

«Abbiamo definito il programma una discarica televisiva, dove gli autori buttano dentro i personaggi più assurdi e improbabili e lo fanno apposta per generare il caos e dar vita a situazioni al limite della decenza ». Sono diversi gli episodi al centro delle polemiche.

Tra i più recenti, le parole del figlio della Panetti, Francesco Oppini, riferite a Dayane Mello. Il gieffino, pensando a quando lei uscirà dalla Casa, ha detto: «A Verona la violentano ». Come se non bastasse, il figlio di Alba Panetti si è espresso in modo ancora più aggressivo verso la ex coinquilina Flavia Vento: «Una donna così rischi di ammazzarla di botte. Guarda che quelle così, io credo che ad alcuni uomini facciano venire voglia di alzare le mani», ha detto Oppini.

Ma prima di lui era finito nella bufera Fausto Leali per le parole razziste verso Enock Barwuah e le parole in favore di Benito Mussolini e del fascismo: quanto basta per decretarne l’espulsione. E come non parlare della contessa Patrizia de Blanck. Che di nobile sembra avere solo il titolo, a giudicare dalle parolacce e dai modi che poco si addicono a una donna del suo rango. «Non dobbiamo, però, focalizzare l’attenzione solo sui singoli episodi, seppure gravissimi, ma ampliare il punto di vista», spiega il presidente del Codacons. «La televisione ha un ruolo potentissimo sull’opinione pubblica e sulla mente di chi trascorre tante ore davanti al piccolo schermo.

Non c’è più un limite netto tra i social network, dove accade davvero di tutto e dove vi si trova molta spazzatura, e la nostra Tv. I personaggi passano con disinvoltura da un mondo all’altro, spesso dimenticandosi dell’influenza che possono avere su chi li segue». Frasi e comportamenti che rischiano di avere gravi ripercussioni su chi guarda il programma. «Chiediamo alla produzione del Grande fratello vip di farci essere presenti in studio per poter intervenire tempestivamente quando si verificano situazioni di questo tipo», spiega Rienzi.

«Da anni siamo una presenza fissa ad Amici, dove oltre a tutelare i ragazzi e il pubblico siamo garanti della regolarità della gara e del rispetto del regolamento». Travolto dalle polemiche è stato anche il meccanismo del televoto al Grande fratello vip, prima per i voti arrivati dalla Spagna in favore di Adua Del Vesco, quando, secondo regolamento, si dovrebbe votare solo nel nostro Paese, e poi le presunte irregolarità che hanno portato all’eliminazione di Guenda Goria e al salvataggio di Elisabetta Gregoraci. «Vorrei lanciare un appello a Pier Silvio Berlusconi  (amministratore delegato di Mediaset, ndr), che ha il dovere di tutelare il pubblico che segue i programmi», conclude Rienzi. «Vorrei che ci facesse essere presenti per supervisionare i messaggi che arrivano ai giovani e per far rispettare le regole del televoto. La gente spende soldi e, se ci sono irregolarità, i telespettatori potrebbero anche chiederli indietro, provocando un grave danno all’azienda». Ma se Mediaset ascoltasse il Codacons vorrebbe dire che il Gf vip è un problema.