Paola Perego, dopo il contagio torna in TV

Questo articolo in breve

 Dopo tanta paura sono tornata alla vita. E adesso ho ancora più voglia di ritornare anche in televisione». Paola Perego pronuncia queste parole con un filo di voce. È ancora debole. Affaticata. Non può fare grossi sforzi. Però il peggio, per fortuna, è passato: sta meglio, sta guarendo. Si sta lasciando alle spalle, a poco a poco, quell’incubo che ha stravolto la sua vita: il Coronavirus. Un incubo che l’ha colpita proprio quando stava per ritornare in televisione, dopo oltre un anno di assenza, con un programma tutto nuovo: Il filo rosso. Era già tutto pronto, deciso, fissato.

Poi Paola ha fatto un tampone di controllo, uno di quelli che chi lavora in televisione deve eseguire regolarmente, e le è crollato il mondo addosso: perché ha scoperto di essere positiva. «Quel momento, quello in cui ho scoperto di essere positiva, è stato il più duro in assoluto», mi dice oggi Paola. «Non ci credevo, è una cosa che pensi sempre possa accadere solo agli altri, anche se non è così».

Quello, per lei, è stato l’inizio di un periodo durissimo, a livello non solo fisico ma anche psicologico. «Quando ho scoperto di essere positiva ero totalmente asintomatica», continua la Perego. «Alcuni giorni dopo, invece, dei sintomi sono comparsi: dolori muscolari fortissimi, nausea devastante, debolezza. Ho avuto paura di avere un tracollo da un momento all’altro, di dovere essere ricoverata.

Ero in contatto costante con i medici, che mi hanno confortato e rassicurato sull’andamento della malattia,  dicendomi che sarebbe stata meno forte di quello che temevo potesse diventare. E per fortuna è andata così, lo sono stata fortunata. però non bisogna abbassare la guardia, perché ci sono ancora troppe persone in terapia intensiva. Per quanto mi riguarda, nei momenti più duri, ciò che mi ha dato più di tutto la forza di andare avanti, di lottare. è stato il pensiero di Pietro, il mio nipotino: ho sconfitto il Coronavirus anche pensando a lui».

Paola, infatti, ha un nipotino di quasi due anni, Pietro appunto: è figlio di Giulia, la sua primogenita, che ha avuto dal suo primo marito, l’ex calciatore Andrea Carnevale. «Pietro è arrivato nella mia vita come un dono meraviglioso, ma inaspettato: la gravidanza di Giulia ci ha colto tutti di sorpresa», continua la Perego.

«Adesso, però, sono letteralmente pazza di lui: non riesco a stare due giorni senza vederlo e ogni sera “pretendo” che Giulia mi faccia almeno una videochiamata. Con Pietro sto provando sensazioni totalmente nuove. Quando sono diventata mamma era tutto diverso: ero giovane, in carriera, piena di impegni e di responsabilità.

Anche perché io e il padre di Giulia e di suo fratello Riccardo ci siamo separati quando loro erano ancora molto piccoli. Pietro, invece, è pura gioia: posso godermelo quando voglio e posso anche viziarlo. Perché, in fondo, le nonne fanno questo».

«Non le fa effetto essere diventata nonna così giovane, a soli cinquantadue anni?».
«Al contrario: è una fortuna. Perché badare a un bambino, fisicamente, è molto impegnativo: io, alla mia età, ho ancora le energie sufficienti per farlo».

«Suo marito, l’agente delle stelle Lucio Presta, come se la cava come nonno “acquisito”?».
««Lucio è impazzito per Pietro, persino più di me. Lo porta sempre in giro, gli insegna tutto, è affettuoso e paziente. Un nonno bravissimo. Insomma: posso dire che l’arrivo di questo piccolo angelo ha sconvolto ditta la nostra vita, in senso positivo ovviamente. E mi ha fatto scoprire un nuovo tipo di amore. Un amore di cui parlerò anche nel mio nuovo programma: Il filo rosso».

Un programma che sarebbe già dovuto partire ma che poi, come dicevamo, è stato posticipato a causa della malattia di Paola. «Il filo rosso andrà in onda su Raidue dal 21 novembre, con due settimane di ritardo rispetto al previsto», annuncia la Perego. «E le dirò: dopo questo slittamento, dopo tutto quello che mi è successo, ho ancora più voglia di cominciare».

«Ma che cosa vedremo, dunque, in questa sua nuova trasmissione?», chiedo a Paola.
«tifilo rosso del titolo è quello che unisce, indissolubilmente, le persone che si vogliono bene davvero, che hanno un legame speciale: e non mi riferisco solo ai rapporti tra due innamorati, ma anche all’amore che lega, per esempio, i componenti di una famiglia, come nonni e nipoti.

In ogni puntata ci sarà una storia principale che sarà raccontata in studio dai protagonisti: persone unite, appunto, dal “filo rosso” dell’amore. Racconteremo anche storie “parallele”, legate al tema di quella principale, e ci saranno pure collegamenti e diverse rubriche. Ci stanno arrivando tantissime richieste per partecipare, e questo mi rende molto felice. Perché Il filo rosso, per me, non rappresenta solo un ritorno in TV: è anche un ritorno alla vita dopo una grande paura».