Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata.
Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento». Queste le parole commosse con cui Asia Argento ha detto addio, su Instagram, alla madre Daria Nicolodi, scomparsa improvvisamente la settimana scorsa a soli 70 anni.
La Nicolodi è stata un’attrice importante del cinema e del teatro italiano. Nata a Firenze, si era trasferita a Roma dove aveva recitato in teatro con Carmelo Bene e al cinema in un importante film di Elio Petri, La proprietà non è più un furto e in vari sceneggiati televisivi, tra cui il celebre Ritratto di donna velata. Poi rincontro della vita, quello con il regista Dario Argento, a cui resterà legata per molti anni.
Ed è a lui che la Nicolodi deve la sua parte più celebre, quello della giornalista Gianna Brezzi in Profondo rosso. Per diversi anni è rimasta la “musa” di Argento in altre pellicole famose, come Suspiria, Inferno, Phenomena, Opera, senza rinunciare a lavorare con latri registi famosi come Ettore Scola, Cristina Comencini e Mimmo Calopresti. Negli ultimi anni aveva diradato, ma mai interrotto, la sua attività, e aveva lavorato anche sotto la regia della figlia Asia, nel film Scarlet Diva.
Daria Nicolodi aveva anche dovuto affrontare un doloroso dramma privato: ha perso nel 1994 in un incidente stradale la prima figlia, Anna, nata 22 anni prima dall’amore con lo scultore Mario Ceroli.