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Alcuni dubbi di formazione accompagnano Stefano Pioli in questa vigilia più che in altre. Da mesi, ormai, è abituato a fare i conti con un numero esagerato di indisponibili, ma l’importanza di questa partita fa sì che la decisione su chi mandare in campo dall’inizio, chi far accomodare in panchina per essere utilizzato a gara in corso e chi, infine, essere lasciato a riposo per gli impegni successivi, sia questa volta particolarmente delicata.

E infatti il tecnico, sull’argomento, prende tempo: «Ibrahimovic e Bennacer saranno disponibili, sono contento del loro recupero. Per Calabria, Rebic, Leao e Romagnoli saranno decisive le prossime ore e l’ultima seduta prima del match. Ci prendiamo ancora qualche ora prima di decidere. Vedremo le scelte che faremo. Zlatan non può avere ovviamente i 90’ nelle gambe, ma è un rientro importante per noi». Come sempre, Ibra è al centro della questione. E ancora una volta si sottolinea la sua importanza così come il fatto di sapersi districare anche in altri campi: «Il suo arrivo e quello di Kjaer hanno migliorato la squadra dal punto di vista della personalità. Con loro siamo cresciuti tanti. Zlatan è un grande campione, non so se sia stato bravo a Sanremo, ma sicuramente in campo resta un grande campione e mi aspetto tanto da lui da qui alla fine».

A Manchester il Milan ha disputato forse una delle migliori partite della stagione. E alla fine, proprio nell’ultimo minuto di recupero,è stato giustamente premiato con il gol del pareggio. A questo punto, l’1-1 porrebbe i rossoneri quasi nella condizione di esserei favoriti, anche se la forza dello United e le performance inglesi in trasferta, in realtà lasciano ancora tutto aperto il discorso qualificazione: «Tutte le partite che abbiamo giocato ci hanno fatto crescere, compresa quella dell’andata. Ora vogliamo il risultato importante, vogliamo la qualificazione. Abbiamo superato tanti step per arrivare fino a qui, vogliamo vincere. Ci saranno tante difficoltà, loro sono molto forti. Non perdono da tanto tempo, dovremo giocare con qualità, personalità e ritmo per avere la meglio». Messaggi importanti, anche se poi tutto dipenderà dal tipo di partita, da come si metterà l’andamento del match. E questo, anche Pioli, non può tanto immaginarselo: «Difficile fare le previsioni, a Manchester loro sono stati aggressivi e noi siamo usciti con un buon possesso palla. Il risultato dell’andata non può condizionare la nostra gara, non possiamo gestire, nulla ma essere sempre pericolosi».

Quest’anno l’Europa non ha dato grandi soddisfazioni alle squadre italiane, che almeno nella scorsa stagione erano riuscite ad arrivare in finale di Europa League con l’Inter e nei quarti di Champions con l’Atalanta. Ma Pioli non sa se ci sia una conseguenza diretta tra eliminazione e far bene in campionato: “Gli ultimi risultati dicono questo, anche se l’anno scorso Inter e Roma hanno fatto bene fine alla fine. In Europa si gioca con più ritmo e qualità, noi abbiamo giocato a Manchester con ritmo e qualità su un manto erboso perfetto, mentre in Italia è difficile trovare campi del genere. Siamo un po’ indietro su tutto, in Italia». Non p indietro, invece, il suo Milan, che sta disputando una stagione ben al di sopra delle sue possibilità: «Tutti a inizio anno avrebbero firmato per essere secondi in campionato e agli ottavi di Europa League a questo punto della stagione. Ma non dobbiamo accontentarci. Abbiamo alzato le aspettative, abbiamo dimostrato di poter ottenere certi risultati. Abbiamo fatto bene finora, ma se a fine anno non avremo nulla in mano». E allora, ecco il suo Milan è pronto ad affrontare una serata come quelle che si giocavano una vota,ai vertici del calcio europeo: «È chiaro che la nostra storia, la storia del club, ci fa respirare quella bellissima aria e sentire quei bellissimi sapori di un tempo. È una partita molto stimolante, la gara d’andata è stata molto equilibrata e combattuta, lascia aperta a entrambe le squadre la possibilità di passare: vogliamo cercare di essere noi a vincere,come al Milan in passato è capitato spezzo».

La notte di Stefano Pioli e del Milan è passata con un grande dubbio che si risolverà solamente dopo la rifinitura mattutina: chi giocherà questa sera come vertice offensivo del 4-2-3-1 contro il Manchester United? Il ritorno in gruppo di Zlatan Ibrahimovic è certamente un’ottima notizia, ma lo svedese non gioca una gara ufficiale dal 28 febbraio, giorno di Roma-Milan che è la partita nella quale si è fatto male all’adduttore della coscia sinistra. Il suo minutaggio sarebbe limitato, ma la sua gestione passa anche dall’eventuale recupero di Ante Rebic e Rafael Leao. Ieri i due attaccanti hanno svolto un lavoro parziale con la squadra per poi distaccarsi e proseguire nel programma personalizzato, che hanno svolto anche nel corso del pomeriggio, insieme a Davide Calabria. i tre stanno facendo di tutto per essere convocati per la partita di questa sera contro lo United, ma molto passerà dalle loro risposte fisiche. Il terzino, alle prese con i fastidi della pubalgia, starebbe cercando di stringere i denti per buttare il cuore oltre la soglia del dolore, ma nessuno vuole correre rischi. Discorso diverso per i due uomini offensivi. Rebic, che non sarà a disposizione contro la Fiorentina a seguito dell’espulsione rimediata contro il Napoli, ha avuto qualche fastidio sempre nella zona dell’anca destra ma potrebbe farcela, almeno per fare una staffetta con Ibrahimovic. Leao, uscito per anche lui per piccole noie muscolari, oggi farà il test decisivo per capire se sarà arruolabile o meno. Un bel grattacapo per Pioli, che non potrà ancora contare su Mario Mandzukic, che ha svolto nuovamente un lavoro personalizzato e sarà pronto dopo la pausa per le nazionali. Dunque la titolarità di Ibrahimovic verrà decisa dopo l’ultimo allenamento, con lo svedese che potrà settare il suo sforzo in base ai minuti che avrà a disposizione.

Rispetto alla formazione di una settimana fa ad Old Trafford, ci saranno alcuni cambi. In difesa ci sarà il rientro di Theo Hernandez a sinistra mentre se Calabria sarà ko, toccherà a Dalot giocare sulla corsia di destra mentre la coppia di difensori centrali sarà composta da Simon Kjaer e Fikayo Tomori. Alessio Romagnoli, che ha ripreso ad allenarsi in gruppo dopo il pestone contro l’Udinese, sarà oggetto di valutazione nel corso della rifinitura, ma dovrebbe essere a disposizione almeno per la panchina. In mezzo al campo Pioli si affiderà alla coppia di mediani composta da Meite e Kessie, che tanto bene aveva fatto nella gara d’andata. Andranno in panchina Sandro Tonali e Ismael Bennacer, con quest’ultimo che ha finalmente terminato il suo periodo di riatletizzazione dei muscoli che lo ha tenuto fuori a lungo. Cambia fisionomia la trequarti. Torneranno titolari Alexis Saelemaekers a destra e Calhanoglu nel ruolo di fantasista. A sinistra verrà confermato Krunic con Castillejo e Brahim Diaz opzioni dalla panchina a gara in corso. Le certezze su chi sarà il terminale offensivo, però, le si avranno solamente questa mattina. Pioli non vorrebbe rischiare Ibrahimovic e spera di recuperare almeno uno tra Rebic e Leao, ma Zlatan sa bene che se dovesse toccare a lui dall’inizio, dovrà fare la differenza.