Margot Sikabonyi: chi è, marito, fidanzato, figli e vita privata

Questo articolo in breve

VITA E CARRIERA

Nata a Roma da padre ungherese e madre canadese, la vita artistica di Margot è sempre stata molto sfaccettata fin dalla tenera età, alternata dagli studi (anche esteri) e dalla recitazione. Nel 2000 ha studiato recitazione a Parigi presso la scuola Cours Simon e anche archeologia e storia dell’arte greca alla Sorbona come uditrice. Nel 2001 ottiene la maturità all’American Overseas School of Rome e comincia a studiare danza e canto. Nel 2005 ha frequentato per un semestre il corso di biologia marina, indirizzo oceanologia, presso la University of Hawaii at Manoa di Honolulu, dilettandosi anche con la pratica del surf.

Attrice, insegnante di yoga, health coach. Ora Margot ha deciso di dedicarsi al benessere delle persone insegnando loro come vivere al meglio e di sintetizzare la sua esperienza nel libro Respira! Alla ricerca della calma nel caos (Santelli Editore, 2021).

Quando nasce l’idea di questo libro?

“Il percorso che mi ha spinto a scriverlo è iniziato tanto tempo fa. A 15 anni mi ero ritrovata ad affrontare la morte di mio padre, in concomitanza con l’uscita della prima serie di Un medico in famiglia. Ero giovanissima, stavo crescendo, questa serie di eventi mi aveva destabilizzata facendo nascere in me tante domande. E intanto sul set vedevo persone che avevano tanto successo ma non sembravano felici. Così ho iniziato un percorso, per cercare di capire quale fosse la verità, cosa fossero l’autentica gioia e il vero successo, per trovare il mio ‘centro’.”

E intanto conviveva con Maria Martini, il personaggio che l’ha fatta conoscere al grande pubblico.

“Sì. Ho convissuto con Maria per la maggior parte della mia esistenza: l’ho interpretata dai 15 ai 33 anni. All’inizio c’era molta voglia di esserle amica, ma all’improvviso lei ha iniziato ad essere più ‘forte’ di me: le persone non riuscivano a distinguere tra persona e personaggio mentre io, adolescente, andavo alla ricerca della mia identità. Così era iniziato un periodo di rifiuto in cui ho finto che lei non esistesse. Quando mi fermavano in strada dicendo ‘Ciao, Maria’, la mia risposta era: ‘No, non sono io’. Poi, man mano, le cose sono cambiate: oggi sono estremamente grata a Maria, consapevole di tutto quello che mi ha donato.”

Com’è avvenuto il cambiamento?

“Grazie ad un percorso di ricerca spirituale. Ero giovanissima e insicura, inconsapevole di me stessa. Davanti allo sguardo altrui mi chiedevo cosa avessi di sbagliato. Per tanto tempo ho vissuto come un pesce fuor d’acqua rispetto ai miei coetanei: avevo bisogno di trovare il mio posto. Alla fine ci sono riuscita.”

Ci racconti.

″Nel 2009 ho fatto le valigie per Hong Kong. Lì ho studiato come insegnante di yoga, che è diventato rifugio e cura insegnandomi ad ascoltare il mio respiro e me stessa. È stato uno dei viaggi che mi hanno ‘guarita’. Prima ancora c’erano state le isole Hawaii, un luogo dall’energia incredibile dove ero andata a studiare Biologia marina. Ho ripreso la mia vita in mano, un passo alla volta, un’accettazione alla volta, un respiro alla volta. Oggi, alla soglia dei quarant’anni, posso affermare di essere nel periodo più florido della mia esistenza. Tutte le paure sono svanite. L’anno scorso mi sono anche riscritta all’università. Non vedo più ostacoli.”

Oggi, accanto alla recitazione, svolge l’attività di health coach e insegnante di yoga. Che esperienza è?

“Bellissima e intensa. Quando vedo gli altri trovare il respiro, rivedo me stessa. Per molto tempo ho studiato e cercato la strada per mio conto, ora non mi sento più sola. I social network sono stati una grande scoperta: a lungo sono stata restia ad usarli, invece ho capito che ‘condivisione’ può voler dire molto di più. L’augurio è che, anche attraverso il mio libro, le persone possano riconoscersi nelle parole e nei racconti e che, attraverso di essi, trovino la forza per riconnettersi con se stesse e per riprendere in mano la loro esistenza.”

Poi è arrivata maternità.

“Quella è stata il big bang, la meraviglia più grande. Con la nascita dei miei bambini, tutto quello che avevo imparato si è radicato ancora di più. La maternità ti mette in gioco tutto il giorno tutti i giorni, richiede responsabilità e amore costanti. Credo che, nella società in cui viviamo, essere genitori consapevoli sia un atto eroico.”

La televisione le manca?

“Moltissimo. Oggi, grazie alle consapevolezze che ho raggiunto, so che potrebbe costituire un mezzo attraverso cui espandere ancora di più me stessa. Sia come artista che come essere umano.”